Come sapete, giovedì 29 novembre il Panico Anarchico e l’Asilo Occupato di
Firenze sono stati perquisiti e sgomberati in un’operazione diretta dalla
digos.
Il Panico viene sgomberato senza uno straccio di ordinanza di sequestro
dell’immobile e perquisito per associazione sovversiva in relazione alla
rapina in Versilia per cui, a giugno, furono arrestati Daniele e Francesco.
Gli sbirri, ,essi stessi senza molta persuasione, cercavano armi da fuoco,
entrando pure nelle case dei genitori ( non sempre in modo "gentile") e
portando come pretesto l’aver udito fantomatici spari nei pressi del
Panico. Nei verbali, mettevano sotto accusa i rapporti di solidarietà tra
l’ambiente anarchico pisano e fiorentino. I compagni resistono dodici ore
sul tetto, ottengono la liberazione dei vari fermati nella giornata e
riescono quasi tutti ad evitare la questura.
Gli occupanti dell’Asilo, già sotto sgombero per la solita speculazione
edilizia dell’amministrazione comunale, vengono purtroppo colti nel sonno,
perquisiti in relazione al Panico e portati in questura.
Il giorno dopo la canea mediatica si scatena, ed alcuni chiodi da cemento,
ritrovati dagli sbirri al Panico, vengono spacciati per bossoli calibro 25
(più o meno a salve secondo la fantasia del giornalista di turno). Il
ritrovamento di alcune mascherine-stencil, che proverebbe il coinvolgimento
dei "Panici" in una serie di graffitaggi, viene sbandierato come
testimonianza di chissà quali disegni eversivi.
Ancora una volta rapporti di amicizia, solidarietà e lotta vengono colpiti
dal reato associativo e coperti dai fantasmi mediatici del "terrorismo". La
procura di Firenze, nella persona della PM Angela Pietroiusti che firma le
indagini, già bocciata dalla sentenza d’appello del processo COR,
"rimandata a settembre" dalla revoca della competenza sulla seconda
inchiesta pisana detta "Gruppi d’affinità", ci riprova e si rilancia con
una montaturina fragile fragile. Che sia tutta qui la "terza fase" a suo
tempo promessa dal generale dei ROS Giampaolo Ganzer all’indomani degli
arresti pisani dell’anno scorso? O forse si preparano altre sorprese?
In una delle città-laboratorio del delirio securitario, lo spettro
dell’eversione viene calato in un’operazione repressiva in grande stile che
mira a stroncare il fermento libertario che serpeggia a Firenze da qualche
anno a questa parte:le occupazioni, le riappropriazioni delle piazze, le
derive non autorizzate per le strade , l’opposizione ai deliri securitari,
l’autonomia dai sinistri partiti e lo sbeffeggiamento di qualche tirannello
di provincia. Più in generale, insomma, le manifestazioni di una vita che
non si lascia contrattare, di una insofferenza che non chiede il permesso.
Farci abbassare la testa fino a nasconderla nella sabbia della paranoia,
dividere il fronte della lotta, lacerare amicizie e complicità era
l’obbiettivo reale dei repressori.
Gli è andata male, visto che
solidarietà e reciprocità si sono manifestate fin dal giorno degli
sgomberi, senza venire meno dopo.
Con i compagni dell’Asilo e svariati altri complici abbiamo preparato un
CORTEO PER SABATO 8 DICEMBRE A FIRENZE con concentramento in PIAZZA DELLA
REPUBBLICA alle ORE 14.30.
Presto su www.informa-azione.info il manifesto dell’iniziativa
Portate rabbia e fantasia, non cerchiamo adesioni formali ma coinvolgimento
reale.
il PANICO ANARCHICO
4/12/2007