L’onorevole Francesco Caruso, al centro, davanti al palazzo di giustizia di Cosenza
COSENZA
– Sei anni per Francesco Caruso, parlamentare di Rifondazione
comunista, e per Luca Casarini e Francesco Cirillo. Sono le richieste
di condanna presentate dal pm Domenico Fiordalisi, nel processo contro
13 militanti no global imputati a Cosenza, in Corte d’assise, di
associazione sovversiva.
Secondo il pm, i rappresentanti della Rete meridionale del sud ribelle
sono colpevoli di aver preparato con scientificità gli incidenti
durante il Global forum a Napoli e i G8 di Genova del 2001. "Volevano
bloccare i vertici politici ma anche costituire un gruppo sovversivo",
ha detto il procuratore nella requisitioria durata sette ore. Condanne
comprese tra tre anni e sei mesi e due anni e mezzo sono state chieste
per gli altri imputati.
Se la prende con internet e i siti della contestazione il magistrato
che punta l’indice contro "gli strumenti informatici che, in questa
vicenda, sono stati fondamentali per diffondere idee di violenza.
Alcune intercettazioni – ha ribadito il pm – sono insistenti
sollecitazioni pubbliche a far veicolare un messaggio di violenza. Il
programma dell’organizzazione era tale da creare lo scontro e queste
forme di resistenza a pubblico ufficiale costituiscono reato".
Le repliche di Luca Casarini e Francesco Caruso non si sono fatte
attendere. "E’ una requsitoria vergognosa", ha contestato Casarini. "E’
basata su un teorema tutto politico che vuole sostanzialmente rendere
criminale ciò che ha coinvolto milioni di persone, da Seattle a
Genova". Pesanti anche le parole usate da Francesco Caruso "orgoglioso"
di essere accusato di "cospirazione politica": "Fu la stessa accusa
rivolta a Pertini e Mazzini. Per questo entriamo in tribunale a testa
alta convinti che le nostre battaglie contro le ingiustizie non possono
essere fermate da un pm".
Cosenza – sei anni per Francesco Caruso, parlamentare di Rifondazione
comunista, e per Luca Casarini e Francesco Cirillo. Sono queste le richieste di condanna più
alte fatte dal pm, Domenico Fiordalisi, nel processo ai 13 militanti no global imputati a Cosenza,
in Corte d’assise, di associazione sovversiva per gli incidenti accaduti nel 2001 nel corso delle
manifestazioni a Genova e Napoli.
Per Caruso, Casarini e Cirillo Fiordalisi ha chiesto anche tre anni di libertà vigilata.
Il pm ha chiesto inoltre la condanna a tre anni e sei mesi per Lidia Azzarita,
Alfonso De Vito, Michele Santagata, Anna Curcio, Antonino Campennì, Salvatore Stasi e Peppe
Fonzino e due anni e sei mesi per Vittoria Oliva, Claudio Dionesalvi ed Emiliano Cirillo.
La Corte d’assise, prima della requisitoria del pm, ha rigettato tutte le eccezioni sollevate dai
difensori nella precedente udienza per l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche
ambientali e telematiche.