Aggressione fascista a La Sapienza: AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

Roma, scontri all’Università
Il ministro Gelmini scrive al rettore

Tensioni nate dall’autorizzazione, poi revocata, di un convegno sulle foibe
organizzato da Fn a Lettere. Alemanno condanna le violenze. Sei arresti

[Roma] Aggressione fascista a La Sapienza: tre compagni feriti e due arrestati! L’università reagisce all’ennesima violenza (intervista)


AGGIORNAMENTO_ORE 21

I fermi dei due compagni portati in questura, Emiliano e Giuseppe, sono stati tramutati in arresti con l’accusa di rissa aggravato, domattina si svolgerà il processo per direttissima. Stessa sorte per i quattro fascisti arrestati anch’essi. Domattina, alle 9, in piazza Clodio, di fronte al Tribunale di Roma, si svolgerà un presidio di solidarietà indetto dalla Rete per l’Autoformazione.

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|Roma, 27 maggio 2008|
Ennesima aggressione fascista nella città di Roma, a nemmeno una settimana dal raid nel quartiere Pigneto. Questa volta il luogo dove si è consumata la violenza è stata l’università de La Sapienza. In mattinata una decina di compagni de La Rete per l’Autoformazione stava attacchinando per l’università, coprendo i manifesti fascisti attaccati nella notte, i quali indicevano l’incontro sulle foibe organizzato (e poi annullato dal rettore) da Forza Nuova per giovedì mattina. Sono stati aggrediti da una ventina di fascisti, scesi di corsa da quattro automobili, con cinghie uncinate, spranghe e bastoni. I compagni hanno tentato di respingerli, nonostante le mani nude: ne è nato uno scontro durato dieci minuti. L’aggressione è avvenuta, ancora una volta, confermando la tendenza, in pieno giorno e davanti centinaia di persone: "a testimonianza del clima di impunità assoluta di cui i neofascisti godono in questa città" dice la Rete per l’Autoformazione.

Il bilancio dei feriti e degli arrestati

Diversi compagni sono stati colpiti, tre di loro sono stati costretti ad andare al Policlinico Umberto I: uno ha una spalla rotta, gli altri due presentano ferite alla testa, contusioni alle braccia. Ci sono feriti e contusi anche fra i forzanuovisti. Quattro persone sono state portate in questura, di cui due compagni attualmente ancora in stato di fermo, il che fa assumere alla vicenda toni grotteschi..

Annullato il convegno sulle foibe

L’origine di tutto è stato dato dalle proteste che la Rete per l’Autoformazione ha palesato alla dirigenza universitaria per la concessione di un’aula della facoltà di Lettere e Filosofia in occasione del convegno, organizzato camuffatamente da Forza Nuova sotto il nome di Lotta Universitaria, sulle foibe: ieri, occupando la presidenza, hanno ottenuto la revoca dell’iniziativa, alla quale avrebbe dovuto intervenire anche il segretario nazionale del movimento, Roberto Fiore. Ex membro di Terza Posizione che ha anche avuto il "coraggio" di lamentarsi, tentando di far apparire una realtà all’inverso: "abbiamo subito un’aggessione, abbiamo due feriti, due fermati e un’auto distrutta".

Media, professori di mistificazione
La pressocchè totalità dei media mainstream ha parlato di rissa, di botte tra opposti estremismi, anticipando il lavoro (sporco) che di solito viene lasciato a questura e politica. Viene omessa la realtà, con l’intento di mascherare la chiara matrice fascista dell’aggressione. Pratica non nuova, basti pensare, per rimanere in tempi recenti ed a Roma, al raid di Pigneto o all’uccisione di Renato Biagetti.

La Sapienza risponde

L’università de La Sapienza ha risposto a quest’ennesima violenza nella città di Roma: in centinaia hanno assistito all’aggressione ed in centinaia hanno partecipato al corteo interno organizzato nel pomeriggio da la Rete per l’Autoformazione. Domani mattina è prevista un’assemblea a Lettere, a cui parteciperanno i tanti docenti e studenti che hanno firmato l’appello contro Forza Nuova. Dopodichè vi sarà a Scienze Politiche un’incontro seminariale sulla crisi della sinistra, in programma da tempo e che viene mantenuto, che si concluderà poi con una serata musicale ed informativa all’università. E’ inoltre confermato il presidio antifascista di giovedì mattina davanti La Sapienza: "nessuna cittadinanza agli squadristi!".

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[da Repubblica.it]
guarda le foto del luogo dell’aggressioneguarda il video delle testimonianze
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Sito Internet: www.uniriot.org

Martedì 27 maggio 2008 14:30 Roma, La Sapienza – Aggressione neonazista

Emiliano e Giuseppe liberi subito! | Presidio ore 9.00 P.le Clodio

Verso le 13.00 di questo pomeriggio è avvenuta, all’entrata dell’Università La Sapienza, un’aggressione da parte di un gruppo di neonazisti nei confronti di alcuni studenti che stavano attaccando dei manifesti per promuovere un’assemblea, prevista per oggi pomeriggio, in risposta all’annunciata presenza di Roberto Fiore alla Facoltà di Lettere.

A seguito dell’aggressione, compiuta con spranghe e catene, sono state interrotte le lezioni e si è istituito un presidio composto da molti studenti e docenti della Sapienza per denunciare pubblicamente l’accaduto. In questo momento sono tre i giovani, appartenenti ai collettivi antifascisti, ricoverati in ospedale.

Nel pomeriggio si è svolto all’interno della cittadella universitaria un corteo che ha visto la partecipazione di migliaia di studenti al grido di "Roma Libera!".

Gli studenti che, dopo l’aggressione, si erano recati in ospedale perchè feriti, sono stati prelevati dalle forze dell’ordine e si trovano tutt’ora in stato d’arresto con l’accusa di "rissa aggravata".
E’ previsto per domani mattina il processo per direttissima ed è stato indetto un presidio alle ore 9.00 P.le Clodio ( di fronte al Tribunale).

Gli studenti dei collettivi antifascisti nei giorni scorsi si sono mobilitati contro la concessione del preside di Lettere allo svolgimento di un’iniziativa organizzata da una sigla universitaria legata a Forza Nuova riuscendo, attraverso l’occupazione della presidenza, a farne ritirare il permesso.

Di fronte ai fatti di oggi gli studenti chiedono le dimissioni del preside di Lettere Guido Pescosolido colpevole di aver dato agibilità politica a chi fa del razzismo, della violenza e delle aggressioni ai danni del diverso, del migrante, degli omosessuali la propria pratica politica.

Ore 13.00
La prima corrispondenza con Alioscia
-  [ audio 01 ]

La conferenza stampa dal presidio in università
-  [ audio 02 ]
"Siamo qui per denunciare l’aggressione premeditata e di stampo squadristico compiuta da Forza Nuova nei confronti degli studenti di questa facoltà. Giovedì mattina è importante dare una risposta collettiva dell’università nei confronti di questa gente. Ribadiamo gli appuntamenti politici già lanciati e riteniamo gravissima la responsabilità del Preside di Lettere di cui chiediamo le dimissioni…"

Prossimi appuntamenti:
Assemblea pubblica – mercoledì 28, ore 11, presso la Facoltà di Lettere
Presidio – giovedì 29, dalle ore 8:30, Università La Sapienza

La cronaca dei giorni scorsi:
Roma – Occupata la Presidenza della Facoltà di Lettere (La Sapienza)
Sapienza libera dai nuovi fascismi!
Comunicato degli studenti di Lettere

Comunicati di solidarietà
Galleria d’immagini da “Repubblica.it”

 

Fonte: RaiNews24

Studenti aggrediti all’Universita’: tre feriti all’Umberto I

Sono tre i feriti dell’aggressione avvenuta questa mattina in via De Lollis a Roma, a pochi metri dall’Universita’ La Sapienza. In base a quanto si apprende i tre, che si trovano attualmente presso il Pronto Soccorso del Policlinico Umbero I, hanno riportato ferite e lesioni "non gravi" valutati dai medici del nosocomio romano come codici gialli. Uno ha una spalla rotta, mentre gli altri due presentano ferite alla testa.

Questa mattina una decina di studenti dei collettivi di sinistra dell’Universita’ La Sapienza di Roma sono stati aggrediti da una ventina di persone appartenenti, a quanto riferiscono gli stessi collettivi, a organizzazioni politiche di estrema destra: numerosi, a quanto riferito, i feriti, tutti tra i collettivi.

Esponenti del collettivi hanno detto nel corso di una conferenza stampa improvvisata nella facolta’ di Lettere che si e’ trattato di "un’aggressione premeditata da parte dei fascisti di Forza Nuova". I feriti dei collettivi ricoverati in ospedale "sono in tutto 3, Emiliano, Giuseppe e Giacomo, ma in tutto i feriti sono 7".

E’ Carlo F., coinvolto nell’aggressione a raccontare: "Stavamo facendo attacchinaggio per coprire i manifesti sul convegno sulle foibe affissi da Forza Nuova questa notte intorno all’università, quando sono arrivate 3 o 4 macchine: hanno aperto gli sportelli e preso cinghie uncinate, spranghe e bastoni per aggredirci. Abbiamo cercato di respingerli ma eravamo a mani nude". Uno degli aggressori è stato prelevato dalla Polizia "ma gli altri sono scappati" dice ancora Carlo.

"Si tratta di un episodio da condannare senza nessuna attenuante. Ci sono in giro degli imbecilli pericolosi che vanno isolati. La Sapienza non puo’ essere luogo di scontro: I responsabili di questa aggressione devono essere assicurati alla giustizia e messi in condizione di non nuocere". Cosi’ il sindaco di Roma Gianni Alemanno, oggi a Palermo, ha commentato l’episodio di violenza. "L’universita’ -ha aggiunto- deve essere esclusivo luogo di cultura, di confronto pacifico tra le idee e di crescita educativa. A Roma -secondo Alemanno- non c’e’ un clima che indica una spinta verso la violenza: bisogna rifiutare ogni forma di intolleranza e xenofobia".


 

fonte ansa

Raid Sapienza: Fiore, due i fermati
‘Uno e’ Martin Avaro, responsabile Fn sezione Vescovio’

(ANSA) – ROMA, 27 MAG – ‘Abbiamo due feriti, due fermati e un’auto distrutta’. Lo sostiene il segretario di Forza Nuova, nonche’ deputato europeo, Roberto Fiore. ‘Dei due fermati – ha spiegato Fiore – so che uno e’ Martin Avaro, responsabile della sezione Vescovio di Forza Nuova. Dei tre feriti, due sono nostri ed uno e’ di sinistra’.

 

 

Aggressione fascista a La Sapienza: l’università reagisce all’ennesima violenza Roma, 27 maggio 2008|

Ennesima aggressione fascista nella città di Roma, a nemmeno una settimana dal raid nel quartiere Pigneto. Questa volta il luogo dove si è consumata la violenza è stata l’università de La Sapienza. In mattinata una decina di compagni de La Rete per l’Autoformazione stava attacchinando per l’università, coprendo i manifesti fascisti attaccati nella notte, i quali indicevano l’incontro sulle foibe organizzato (e poi annullato dal rettore) da Forza Nuova per giovedì mattina. Sono stati aggrediti da una ventina di fascisti, scesi di corsa da quattro automobili, con cinghie uncinate, spranghe e bastoni. I compagni hanno tentato di respingerli, nonostante le mani nude: ne è nato uno scontro durato dieci minuti. L’aggressione è avvenuta, ancora una volta, confermando la tendenza, in pieno giorno e davanti centinaia di persone: "a testimonianza del clima di impunità assoluta di cui i neofascisti godono in questa città" dice la Rete per l’Autoformazione. Il bilancio dei feriti e degli arrestati Diversi compagni sono stati colpiti, tre di loro sono stati costretti ad andare al Policlinico Umberto I: uno ha una spalla rotta, gli altri due presentano ferite alla testa, contusioni alle braccia. Ci sono feriti e contusi anche fra i forzanuovisti. Quattro persone sono state portate in questura, di cui due compagni attualmente ancora in stato di fermo, il che fa assumere alla vicenda toni grotteschi.. Annullato il convegno sulle foibe L’origine di tutto è stato dato dalle proteste che la Rete per l’Autoformazione ha palesato alla dirigenza universitaria per la concessione di un’aula della facoltà di Lettere e Filosofia in occasione del convegno, organizzato camuffatamente da Forza Nuova sotto il nome di Lotta Universitaria, sulle foibe: ieri, occupando la presidenza, hanno ottenuto la revoca dell’iniziativa, alla quale avrebbe dovuto intervenire anche il segretario nazionale del movimento, Roberto Fiore. Ex membro di Terza Posizione che ha anche avuto il "coraggio" di lamentarsi, tentando di far apparire una realtà all’inverso: "abbiamo subito un’aggessione, abbiamo due feriti, due fermati e un’auto distrutta". Media, professori di mistificazione La pressocchè totalità dei media mainstream ha parlato di rissa, di botte tra opposti estremismi, anticipando il lavoro (sporco) che di solito viene lasciato a questura e politica. Viene omessa la realtà, con l’intento di mascherare la chiara matrice fascista dell’aggressione. Pratica non nuova, basti pensare, per rimanere in tempi recenti ed a Roma, al raid di Pigneto o all’uccisione di Renato Biagetti. La Sapienza risponde L’università de La Sapienza ha risposto a quest’ennesima violenza nella città di Roma: in centinaia hanno assistito all’aggressione ed in centinaia hanno partecipato al corteo interno organizzato nel pomeriggio da la Rete per l’Autoformazione. Domani mattina è prevista un’assemblea a Lettere, a cui parteciperanno i tanti docenti e studenti che hanno firmato l’appello contro Forza Nuova. Dopodichè vi sarà a Scienze Politiche un’incontro seminariale sulla crisi della sinistra, in programma da tempo e che viene mantenuto, che si concluderà poi con una serata musicale ed informativa all’università. E’ inoltre confermato il presidio antifascista di giovedì mattina davanti La Sapienza: "nessuna cittadinanza agli squadristi!".
da senzasoste
<B>Roma, scontri all'Università<br>Il ministro Gelmini scrive al rettore</B>

Gli scontri davanti alla
Casa dello Studente
di via de’ Lollis

ROMA – Nuove tensioni politiche a Roma. Botte, spranghe e catene in pieno giorno. Paura in strada, una macchina distrutta. Sei persone prima fermate e poi arrestate. E alla fine l”intervento, con una lettera al rettore dell’Università la Sapienza, del ministro della Pubblica Istruzione.

Dopo i fatti del Pigneto, la capitale vive un’altra giornata tesa. Gli scontri sono scoppiati in via Cesare De Lollis, davanti all’università La Sapienza. "Stavamo attaccando i nostri manifesti dopo che per tutta la notte Forza Nuova ha attaccato i suoi davanti all’università, e all’improvviso sono arrivati i fascisti. Un nostro compagno è stato accoltellato e altri si sono ritrovati con la testa spaccata", hanno raccontato gli appartenenti ai Collettivi di sinistra.

Ma secondo le ricostruzioni degli investigatori le cose sarebbero andate diversamente: il gruppo dei giovani di sinistra stava strappando i manifesti di protesta appesi all’università da Fn contro l’annullamento del convegno sulle foibe. I militanti di destra non avrebbero risposto subito alla provocazione. La rissa è scoppiata all’arrivo di una macchina carica di altri militanti di Fn armati di spranghe e coltelli. Il tutto si è consumato in una decina di minuti, coinvolgendo una ventina di militanti antifascisti e un gruppo di cinque ragazzi di estrema destra.

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Gli studenti dei Collettivi, che nel pomeriggio hanno organizzato una conferenza stampa, insistono: "E’ stata un’aggressione a freddo, non erano studenti perché avevano sicuramente più di trent’anni". Intanto chiedono le dimissioni immediate del preside Guido Pescosolido, che aveva autorizzato il convegno sulle foibe, e danno appuntamento a domani per un’assemblea sulla sicurezza, mentre per giovedì hanno indetto un presidio davanti alla facoltà di Lettere. "Sono fatti di una enorme inciviltà. Uno la può pensare come vuole politicamente, ma non si può aggredire qualcuno solo perché attacca dei manifesti". E’ il primo commento del prorettore dell’ateneo Luigi Frati che aggiunge: "A questo punto, ritengo di aver fatto bene a revocare la manifestazione".I feriti. Sarebbero almeno i 7 feriti, di cui quattro sono stati portati al Policlinico Umberto I. "Si tratta di codici gialli – fanno sapere dall’ufficio stampa dell’ospedale – Uno ha una spalla lussata, altri hanno ferite alla testa, non profonde. Sembra che abbiano subito delle sprangate". Tra i ragazzi soccorsi due appartengono alla fazione di destra e due ai Collettivi di sinistra. Sono stati dimessi alle 16.00 con prognosi da 5 a 20 giorni.

Gli arrestati. Sono in tutto sei le persone arrestate dopo i fermi della Digos. Di questi, due fanno parte dei collettivi universitari di sinistra e sono Emiliano Marini e Giuseppe Mercuri. Gli altri quattro appartengono a movimenti di estrema destra: tra loro c’è anche Martin Avaro, responsabile della sezione piazza Vescovio e coordinatore provinciale di Forza Nuova. Avaro, tra i protagonisti del film di Claudio Lazzaro "Nazirock", era già stato coinvolto nell’inchiesta sul raid avvenuto nel parco di Villa Ada l’estate scorsa. Sono tutti già noti alle forze dell’ordine. Saranno processati domani.

La tensione dei giorni scorsi. A scaldare gli animi era stata ieri un’iniziativa del prorettore vicario Luigi Frati, che aveva revocato l’autorizzazione concessa dal preside della facoltà di Lettere e Filosofia a una conferenza sulle Foibe, alla quale avrebbe partecipato Roberto Fiore, segretario nazionale del movimento di destra Forza Nuova.

Il ministro. Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini ha chiesto al rettore de La Sapienza di Roma una "relazione" sui fatti accaduti oggi nell’ateneo.

Il sindaco di Roma.
Da Palermo interviene Alemanno: "Le violenze a Roma sono da condannare senza alcun attenuante. L’università La Sapienza non può essere luogo di scontro e di violenza politica". Secondo Alemanno sono false le voci di un clima di violenza e intolleranza diffuso nella capitale. "Ci sono in giro degli imbecilli pericolosi che vanno isolati – dice il sindaco – i responsabili di questa aggressione devono essere assicurati alla giustizia e messi in condizione di non nuocere".

IL SERVIZIO DI REPUBBLICA TV

Le reazioni. "Il governo riferisca al Parlamento sull’aggressione avvenuta questa mattina in via De Lollis". Lo chiede nell’Aula della Camera Roberto Giachetti del Pd. "C’è una crescente tensione in un clima di violenza e intimidazioni che richiede una risposta decisa", aggiunge Marco Minniti del Pd. Preoccupato il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "Abbiamo assistito a un’escalation di violenza che la città non può sopportare – fa sapere – non possiamo permettere passi indietro per recuperare odiose ideologie". Arriva la condanna del presidente della Regione, Marrazzo: "C’è un grave clima di intolleranza".

Paolo Ferrero, esponente del Prc, rincara la dose: "Siamo in piena emergenza sicurezza – ha commentato – i fascisti e le loro squadracce devono essere subito isolati". Si scaglia contro il sindaco il Pdci, che sostiene: "Dopo la vittoria di Alemanno, fatti del genere si susseguono e hanno come obiettivo immigrati, gay e giovani di sinistra".
Toni più cauti arrivano dal centrodestra. "Alcune frange isolate di estremisti, di destra e sinistra, vivono fuori dal tempo e pensano di contendersi il consenso studentesco attraverso la violenza", commenta Azione universitaria. "Esistono tensioni", ammette Marco Pomarici, presidente del Consiglio comunale di Roma, che ammonisce: "La politica ne deve prendere atto contribuendo ad abbassare i toni e a stemperare le polemiche".

 

 

 

 

da repubblica.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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