Cariche inaudite contro i No dal Molin

Mattinata di tensione a Vicenza: le forze dell’ordine caricano senza motivo i manifestanti
Sabato mattina, appuntamento alle 11.00 per la seconda iniziativa nelle giornate del Festival no Dal Molin

L’appuntamento era questa mattina alla rotatoria
tra via Dal Verme e via Ferrarin, per la costruzione di una torretta di
controllo nei pressi dell’area dell’aereoporto.

Con i manifestanti anche due spaventapasseri bardati
con magliette col logo del No dal Molin e una grossa radice di albero
secolare: l’iniziativa di oggi, (la seconda
dall’inizio del Festival – edizione 2008), è stata attuata
allo scopo di monitorare l’area all’interno del Dal Molin
per controllare che i lavori non inizino prima della consultazione
popolare del 5 ottobre.
I No dal Molin hanno quindi deciso di
costruire un punto di controllo per poi presidiarlo durante le giornate
del Festival, in vista della manifestazione del 13 settembre che
arriverà proprio nell’area dell’aereoporto per
verificare che nulla si sia mosso al suo interno.
L’idea
della radice e dell’albero invece serve a ricordare che il
progetto sostenuto dalla città di Vicenza per l’area del
dal Molin è quello di costruire un parco pubblico, come si era
già sottolineato nelle iniziative dello scorso anno.

In tanti hanno realizzato la torretta all’esterno
dell’aereoporto, su un terreno privato. In tanti hanno
organizzato un presidio per difenderla. Poi la carica delle forze
dell’ordine e il fermo posto ad alcuni dei presenti.

Nella giornata di domani continueranno le iniziative
davanti al sito Pluto, a Longare sotto i colli berici: un sito che ha
ospitato per anni armamenti nucleari e che si inserisce ora nel
progetto di fare di Vicenza una grande base militare. Infatti, si
sostiene che oggi sia solo un deposito per proiettili esausti, ma in
realtà è certo che si stiano svolgendo dei lavori.

ore 19.30 – Arriva la notizia del
rilascio delle sei persone fermate. Al Festival No dal Molin è
stato promosso un incontro dibattito in cui si susseguono le
testimonianze su quanto successo nel corso della mattinata.
Le
considerazioni di Francesco Pavin e della signora Pina, che dice "Ho
avuto paura questa mattina e non mi sono seduta con gli altri
manofestanti…sono stata in ospedale con le persone che si sono fatte
male…Sono qui. E ci sarò anche domano…la base non si
farà".
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ore 16.00 – I No Dal Molin hanno
promosso nel pomeriggio un presidio davanti alla Questura per
protestare contro i fermi ai danni di sei persone, in seguito alle
cariche di questa mattina.
Inoltre, una quindicina tra feriti e
contusi sono stati accompagnati in ospedale per farsi medicare in
seguito alla brutalità delle manganellate della polizia.

15.15 – Con Francesco Pavin il
commento a conclusione della giornata. "Alcune considerazioni da
fare…di fronte ad una cosa annunciata, pubblica, abbiamo addirittura
presentato ufficiale richiesta in questura… ci siamo trovati prima
uno sbarramento della polizia che abbiamo superato e poi le cariche.
Una allucinante gestione dell’ordine pubblico…
All’interno dell’aereoporto stanno entrando dei mezzi nel
segreto più assoluto, da qui la necessità di avere un
punto di avvistamento, di monitoraggio. Questo non era accettabile per
la polizia… Noi vogliamo trasparenza! E in questo senso sabato 13
sarà una giornata di grande mobilitazione…"
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ore 15.00 – Si sta sciogliendo il
presidio davanti alla torretta: le persone, circa un centinaio, che si
trovavano all’interno del giardino privato, hanno deciso di
uscire. Un cordone di donne e uomini sta aprendo un varco per
consentire ai manifetsanti di raggiungere l’ingresso della
strada. "Si sta concludendo, quindi questa mattinata così
difficile…I vicentini non avevano mai visto cariche così
pesnati da parte delle polizia…Per noi questo non deve e non
può più accadere. Questa è la forza che cio
accompagna verso la manifestazione di sabato 13 sempre qui davanti ai
cancelli dell’aereoporto Dal Molin"
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ore 14.15 – Le forze
dell’ordine hanno accerchiato di nuovo il presidio dei No Dal
Molin attorno alla torretta. Stanno partendo delle cariche in questo
momento, molto violente contro i No Dal Molin seduti e inermi. La
polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa stanno spingendo e
colpendo con calci e pugni e coi manganelli i manifestanti. "Siamo
riusciti ad aprire un varco nel cordone della polizia…il questore ha
ordinato le cariche da un lato e dall’altro…fortissime. Questo
sta accadendo in questo momento… Mai si era visto a Vicenza un
questore che ordina ai suoi poliziotti, colpite colpite… E’ una
scena che non si può accettare. Non c’era nessun motivo
per queste cariche…".
I manifestanti sono chiusi nel giardino attorno alla torretta circondati dalla polizia in tenuta antisommossa.

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ore 14.00 – I manifestanti
continuano il presidio attorno alla torretta. Le prime due file sono
sedute a terra, come nel corso di tutta la mattinata. Questo rende
ancora più assurde le cariche delle forze dell’ordine
contro uomini e donne sedute per terra: "Una signora è stata
trascinata per i capelli… inaudita e inaccettabile la violenza della
polizia di questa mattina…"
Stanno arrivando molte persone a sostegno dei No dal Molin, i quali si trovano in questo momento a presidiare la torretta.
L’appello di Teo a raggiungere il presidio.
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ore 13.50 – La prima corrispondenza è con Giulia, che racconta le cariche iniziali.
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Questo non è il primo episodio di violenza delle forze dell’ordine a Vicenza: anche il 29 luglio
in occasione della occupazione della stazione dei treni (una protesta
dei No Dal Molin contro la revisione del consiglio di stato) le forze
dell’ordine avevano caricato i manifestanti.

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