Torino – Abbattuta la numero Uno

Questo pomeriggio è stata abbattuta la numero uno. in corso vercelli angolo corso emilia.
Prima di una lunga serie di occupazioni nel lontano 11 febbraio 2005, in cerca di uno spazio da far vivere in piena autogestione.
Sgomberata dopo 2 mesi e mezzo perchè faceva paura, donava uno stile di vita che non piaceva ai potenti.
Con la scusa di "essere pericolante" venivano così sgomberati gli occupanti e tolte le tegole dal tetto, per lasciarla marcire a se stessa.
Ma la numero uno, vecchio casello ferroviario di proprietà della Satti ora Gtt, in disuso da anni in un tratto di ferrovia dismesso, era una struttura solida. Ed è per questo che oggi l’han dovuta abbattere, dopo lunghe discussioni in consiglio di circoscrizione, che immaginiamo più sul fattore storico, vertevano sul possibile uso: o parcheggio per due mezzi o per quattro motorini.

Contenti voi, non proprio contenti tutti… anzi…

Solidali con chi occupa


 

A seguire il comunicato di allora, un po’ difficile da reperire in rete:

Occupazione dell’Osservatorio Ecologico 2006 e Oltre

13.02.2005
Nasce l’Osservatorio Ecologico 2006 e oltre, che intende diventare punto di aggregazione e informazione contro TAV, Olimpiadi, inceneritori e abomini vari.
E’ una casa molto carina, in Corso Emilia 13, (dietro il balon, oltre il ponte sulla Dora).

domenica 13 febbraio, dalle ore 11.00 colazione BellaVitA, porta quello che vorresti trovare e la tua solidarietà.

! contro sprechi inganni e devastazioni altre 1000 occupazioni !


 

Torino 12 febbraio

Ieri pomeriggio verso le due un arrembaggio in piena regola, con scale e
trabattelli e’ stata liberata da piu’ di vent’anni di abbandono la casetta numero uno, in Corso Emilia, nel quartiere di porta palazzo, proprio di fronte alla circoscrizione del quartiere 7.
La digos che presidiava dal mattino al Balon e’ arrivata in ritardo
rispetto a quando i baldi occupanti hanno preso possesso del tetto.
Nonostante cio’ gli agenti sono stati di guardia tutta la giornata,
scattando foto e cercando di identificare il piu’ possibile i presenti,
una cinquantina.
Nel corso del pomeriggio e’ stata data una prima mano di colore
all’edificio, aperto un ingresso sulla strada e barricata la porta.
Installato il riscaldamento sono previsti per i prossimi giorni i lavori
di allaccio per acqua e luce.
Oggi, domenica, il primo appuntamento previsto per le ore 12, aperitivo,
discussione e volantinaggio al gran balon, poi verso le 14 in massa ci
sposteremo alla Delta House dove e’ prevista una grigliata/presidio (la
Delta House e’ stata vittima la scorsa domenica di un incendio appiccato
da ignoti). E’ prevista una riunione aperta di gestione del nuovo
osservatorio nella giornata di lunedi’, anche se non si e’ ancora
stabilito l’orario.
Vi invitiamo a passare numerosi per dare la vostra solidarieta’ al neonato osservatorio ecologico su Torino 2006 ed oltre.

Posted in movimento e manifestazioni | Comments Off on Torino – Abbattuta la numero Uno

FATE PURE. SUPPORTO LEGALE SU BOLZANETO( news e aggiornamenti)

Fate pure.
 Torturare, minacciare, pestare e calpestare i diritti delle persone, specie se voi appartenete alle forze dell’ordine e loro sono manifestanti, in questo paese e’ un reato da niente. Al contrario spaccare una vetrina e’ una delle cose piu’ gravi che possa capitarvi di fare. Le persone sono niente, la "roba" e’ tutto. Ecco la morale che esce fuori dai processi di Genova. Nonostante l’impianto accusatorio dei PM che denunciavano le violenze e le torture accadute all’interno della Caserma di Bolzaneto durante le giornate del G8 del 2001, le pene per 15 su 45 inquisiti sono state lievi. Lievi erano state le richieste, ancora piu’ lievi sono state le condanne. Non potevamo aspettarci di piu’, non potevamo aspettarci di meglio, dai tribunali di un paese in cui non e’ previsto il reato di tortura; che c’e’ stata, se’, ma non accompagnata dall’abuso di ufficio su cui si era retto, da un punto di vista giuridico, l’impianto processuale. Quindi, a Bolzaneto, non e’ successo nulla o quasi. Nessuna violenza gratuita e nessuna violazione della Convenzione internazionale per i diritti dell’uomo. Contentino necessario ma non sufficiente per le 209 parti civili saranno i risarcimenti. Contentino altrettanto pietoso per avvalorare la triste tesi delle mele marce le poche e lievi pene inflitte ai 15 ritenuti colpevoli, tra cui spiccano il gia’ condannato Perugini e Gugliotta, responsabile per la penitenziaria della caserma. I reati rimasti in piedi e comminati sono un generico abuso d’autorita’ e fatti specifici e individuali, il che spiega la ragione delle "moderate condanne". Cosi’ cala il sipario, per ora, su questo processo che andra’ in prescrizione nel 2009. La verita’ emersa dalle testimonianze delle vittime di Bolzaneto e’ stata solo parzialmente riconosciuta: difficile negare del tutto un’evidenza cosi’luminosa a pochi mesi dalla sentenza per l’altro grande processo alle forze dell’ordine, quello per il raid alla diaz. Ma certo quello che racconta questa sentenza e che la tortura e’ un abuso d’autorita’ e allora perche’ la Diaz non potrebbe essere letta come una tranquilla e dovuta perquisizione? C’e’ da essere pessimisti ma questo si era gia’capito.
 Supportolegale
 — contatti: info a supportolegale.org
Supporto Legale e’ una rete di persone che seguono i processi di Genova, Cosenza, Napoli e Milano: quelli a manifestanti, quelli a pubblici ufficiali accusati di violenza, torture, abuso di potere. Supporto Legale trascrive le udienze, le trasforma in sintesi comprensibili, le pubblica e le diffonde; inventa progetti, campagne e iniziative di informazione e raccolta fondi. Supporto Legale, nato per iniziativa di alcuni mediattivisti che partecipano alla rete di Indymedia, fa un lavoro di informazione e comunicazione, di supporto tecnico e di finanziamento, con una serie di campagne di raccolta fondi, versando integralmente il ricavato per il lavoro delle segreterie e per le spese processuali. Perche’ la memoria e’ un ingranaggio collettivo.
Posted in NO G8 | Comments Off on FATE PURE. SUPPORTO LEGALE SU BOLZANETO( news e aggiornamenti)

QUASI COME SE NON FOSSE SUCCESSO NULLA….BOLZANETO!news e aggiornamenti

…a Bolzaneto.

Su 45 imputati, 30 sono stati assolti, su 80 anni di carcere chiesti ne sono stati comminati 24. Due anni e 4 mesi (con l’indulto) al numero 2 della Digos Perugini, cinque all’ ispettore della polizia penitenziaria Gugliotta, un anno e 2 mesi al medico Toccafondi. Sostanzialmente condannati i vertici delle forze dell’ordine nell’inchiesta e assolti i semplici carabinieri.

 Da qui http://italy.indymedia.org/ si possono raggiungere diversi contributi.

Buona giornata….

Posted in NO G8 | Comments Off on QUASI COME SE NON FOSSE SUCCESSO NULLA….BOLZANETO!news e aggiornamenti

SGOMBERATA LA CASA DI VIA PISA E ARRESTO DI FABIO(aggiornamenti)

arrestato Fabio il rosso! http://tuttosquat.net/news/torino-sgombero-ed-un-fermoTorino confermato conferma da una telefonata dell’avvocato Questo pomeriggio l’avvocato gli ha fatto visita in carcere questa mattina Fabio era andato a dare solidarietà ai Romeni che stavano subendo lo sgombero. Si era avvicinato alla polizia perchè voleva aiutare a caricare i mobili materassi ecc che erano ancora dentro alla casa. Ma la polizia l’ha fermato, picchiato e trasporatto prima in questura e poi in carcere Domani mattina ci sarà la convalida degli arresti presso il palazzo di giustizia di Torino Per dare solidarietà a Fabio Milan Nuovi giunti telegrammi da inviare al carcere Lorusso Cutugno, via Pianezza,300-Torino Liberi Tutti!!! Related Link: http://tuttosquat.net/ [1] \
Torino: sgomberata la casa di via Pisa.
Assemblea all’Asilo
Sono arrivati all’alba. Decine di mezzi di polizia e carabinieri in assetto antisommossa con i vigili del fuoco armati di scale per l’assalto alla casa di via Pisa, dove da 10 giorni abitano quattro famiglie di rumeni. Hanno scardinato la porta e sono entrati in armi nelle stanze dove dormiva la gente. I bambini hanno cominciato a gridare spaventati, una signora più anziana si è sentita male. Una scena di quelle che abbiamo visto nei film, che abbiamo sentito raccontare dai nostri vecchi, una scena da città occupata dai nazisti, con la gente braccata nelle case. Gli occupanti sono stati caricati su un pullman già pronto e portati nelle baracche dalle quali erano fuggiti, decidendo di occupare. Baracche in via Germagnano tra il canile e il fiume, che, dopo l’alluvione, si sono riempite di fango, un fango che non se ne è più andato. Una fogna a cielo aperto per uomini, donne e bambini. Uno dei compagni subito accorsi in via Pisa è stato pestato e portato in questura: aveva provato a chiedere di entrare nella casa sgomberata per prendere le poche cose degli immigrati. Solo più tardi, dopo estenuanti trattative, si è riusciti a recuperare materassi, coperte, abiti, giocattoli rimasti nella casa. Occupanti e solidali si sono ritrovati all’Asilo Squat, dove, oggi alle 14,30 è stata convocata un’assemblea tra sgomberati e solidali. Accorrete numerosi. La lotta di questo gruppo di famiglie, la loro volontà di resistenza è una barricata contro la barbarie che avanza nelle nostre città
Posted in movimento e manifestazioni | Comments Off on SGOMBERATA LA CASA DI VIA PISA E ARRESTO DI FABIO(aggiornamenti)

E’ nato TerritoRioT!

TerritoRiot è l’acronimo tra Territorio e Riot (dall’inglese rivolta). Questa vuole essere un’occasione per conoscere e ragionare sulle tante lotte per la difesa dei territori che in questi ultimi anni stanno attraversando l’Italia tutta. Lotte che hanno un unico denominatore: il rifiuto di un modello di "sviluppo" fatto di imposizioni e devastazioni. Lotte e vertenze che non mancano in questa Calabria, perenne terra di conquista, oggi più che mai oggetto di interventi che se non efficacemente contrastati, comprometteranno definitivamente ogni equilibrio ecologico e sociale, rendendo del tutto invivibili le condizioni delle popolazioni che vi risiedono.

Come MDT-Calabria siamo nati cercando di opporci a quella che ci sembrava una follia: il raddoppio dell’inceneritore di Gioia Tauro. Abbiamo iniziato ad informarci e a guardarci intorno per apprendere dalle altre esperienze. Abbiamo cominciato a sentire parlare di emergenza ambientale, a capire quanto fosse funzionale alla costruzione di inceneritori ed al proliferare di discariche, legali e abusive. Seguendo il filo di questi interessi, e di chi continua a sostenere che gli inceneritori valorizzano e che i rifiuti sono fonte energetica rinnovabile, ci siamo imbattuti nei grossi appetiti del capitalismo energetico che vuole imporci il più grande rigassificatore tra quelli previsti in Italia, insieme ad una miriade di centrali, tra biomasse, turbogas e carbone, in una regione che già esporta più del 30% dell’energia prodotta. E poi i singolari intrecci che mischiano l’elettricità con i rifiuti e l’acqua, nell’unico grande business dei servizi pubblici locali – sempre meno pubblici e ancor meno servizi – dove a farla da padrona c’è la francese Veolia, la più grande multinazionale del ramo, cui sono state svendute le nostre risorse idriche, come già altrove in Italia, aumentando tariffe e disservizi, ma in un contesto, qui, dove spesso farsi una doccia è un lusso.

Ed ancora il solito, tremendo, business del cemento armato e delle piccole, grandi e grandissime opere: per inseguire un allucinante miraggio, ci vogliono seppellire vivi tra i piloni del Ponte sullo Stretto, ma prima ancora prospettarci un futuro prossimo d’interminabili cantieri, come quelli della famigerata A3, senza risolvere e anzi aggravando il problema di come spostarci da paese a paese, da costa a costa, o di partire e ritornare in condizioni di viaggio dignitose e umane.

Per non parlare infine di porti e zone franche, ovvero di Gioia Tauro "volano dello sviluppo regionale", tanto magnificato da istituzioni e grandi imprese quanto terribile nelle condizioni neoschiavistiche che vi s’impongono ai lavoratori, ostaggi di una terra che paga caramente la propria fame di occupazione e benessere…

Ma anche se lo scenario è assolutamente sconfortante, proprio quelle comunità che hanno deciso di non svendere la loro terra, le loro radici, il loro futuro, ci hanno trasmesso la voglia di resistere e continuare a lottare. Perché il futuro è solo nelle nostre mani.

In questo numero 0:

  • Il rigassificatore a Gioia Tauro. Ma è un rischio necessario?
  • I campeggi dei NO
  • La Calabria nelle mani della Veolia
  • Bonifichiamo i 44 ettari della mega discarica dello Zimbario?
  • Due anni di rete nazionale permanente

 

per scaricarlo gratis..

http://www.mdtcalabria.org/documenti/territoriot/TERRITORIOT_0.pdf

 www.csoacartella.org

 www.mdtcalabria.org

Posted in movimento e manifestazioni | Comments Off on E’ nato TerritoRioT!

Torino: 5.000 lavoratori contro il decreto Brunetta



|Torino, 11 luglio 208| Il governo Berlusconi continua con il suo operato a creare rabbia e conflitto sociale. L’11 luglio circa 5000 lavoratori e lavoratrici del Pubblico Impiego di Torino hanno manifestato contro il Decreto Legge 112 Tremonti-Brunetta del 25 giugno scorso, che tra i tanti attacchi al mondo del lavoro (reintroduce il lavoro a chiamata, rende ancora più flessibile l’orario di lavoro, peggiora l’utilizzo del tempo determinato e modifica la normativa sull’apprendistato, cancella la procedura telematica delle dimissioni volontarie…) dedica una parte specifica al pubblico impiego.

La manifestazione era stata indetta dalle RSU e dagli RLS di Cgil-Cisl-Uil di fronte alla Prefettura in P.zza Castello. I lavoratori, al grido di "sciopero, sciopero!", hanno bloccato la piazza e la via adiacente i Giardini Reali per poi, spontaneamente, recarsi in corteo in Via Po fin sotto la sede RAI di Via Verdi e  ritornare in Piazza Castello. Una partecipazione massiccia ed arrabbiata, al di là di ogni ottimistica previsione, per un settore lavorativo sempre utilizzato come "cavia" per altre ristrutturazioni ed attacchi ai diritti dei lavoratori.

Era già successo l’anno scorso con il rinnovo del contratto di categoria, in particolare sulla questione della triennalizzazione, succede ora col decreto Brunetta; grazie a campagne mediatiche orchestrate ad arte e l’alibi squallido della caccia ai "fannulloni", i veri fannulloni del ceto politico al potere fanno passare provvedimenti che attaccano diritti sacrosanti come quello della malattia ampliando le fasce di controllo per la visita fiscale da 4 a 11 ore al giorno (dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20), decurtando lo stipendio nei periodi di mutua che verrà pagato unicamente per la retribuzione fondamentale con l’esclusione di tutte le altre voci, introducendo l’obbligo di certificare in ospedale la malattia quando la lavoratrice o il lavoratore si ammala più volte in un anno o per periodi superiori ai 10 giorni.

Da questo sono esplicitamente escluse le donne in gravidanza, con la curiosa quanto sgradevole equiparazione della gravidanza alla malattia. Inoltre lo stesso decreto prevede che a partire dal 2009 i fondi per la contrattazione decentrata non potranno superare quelli previsti per il 2004 diminuiti del 10%, (in molti Enti non verrà più corrisposto il salario di produttività). Il governo ha disposto anche il blocco delle assunzioni e delle stabilizzazioni, rimandando a casa tutti i precari che fino ad oggi hanno permesso ai servizi pubblici di funzionare: questo significa dequalificare ulteriormente il servizio pubblico, ampliando a dismisura i carichi di lavoro per chi rimane e concludendo l’opera di  esternalizzazione.

Questi provvedimenti  shock, a carattere strettamente punitivo, fanno il paio con la notizia di questi giorni dei 1700 esuberi al Comune di Torino contenuta nel piano di Giacomo Vaciago, tristemente famoso come "tagliatore di teste", già sperimentato dai lavoratori di Ferrovie e Poste. Quella di ieri è stata quindi una significativa risposta dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto perchè emersa autonomamente dalla base delle organizzazioni sindacali concertative.

vedi anche

________________________________________

MATERIALI

Posted in movimento e manifestazioni | Comments Off on Torino: 5.000 lavoratori contro il decreto Brunetta

IL TRIBUNALE SANGUINA, EDO E SOLE NON DIMENTICANO!

Oggi 11 luglio 2008 a 10 anni dalla morte di Maria Soledad Rosas il tribunale di via Corte d’Appello (complice della morte degli anarchici assieme ai pm Laudi e Tatangelo, ed a molti altri sbirri giornalisti e infami leccaculo) ha deciso ben ben di sanguinare proprio nel centro di Torino, e lo fa con tutta la vergogna che gli compete proprio durante questo triste anniversario, quasi non riesce a trattenersi e rosso di sangue e di vergogna si confessa. GLI ANARCHICI NON DIMENTICANO ! Qui l’articolo di Torino Cronaca TORINO – IMBRATTATA LA CURIA MAXIMA E STRISCIONI CONTRO MARONI Un giorno da squatter – Disordini nel decimo anniversario del suicidio di Maria “Sole” Rosas [1] TORINO 12/07/2008 – A 10 anni esatti dalla morte di Maria Soledad Rosas, detta “Sole”, la “mitica” compagna di Edoardo Massari (Baleno), gli anarchici insurrezionalisti sono tornati a farsi vivi. Molotov colorate Ieri, alle prime luci dell’alba, hanno lanciato alcune molotov in via Corte d’Appello 16, contro il vecchio tribunale. Gli ordigni contenevano anche vernici colorate che hanno imbrattato i muri maestri dell’edificio. Gli anarchici hanno avuto anche tutto il tempo per “firmare” l’attacco. Due scritte a caratteri cubitali: “Questo tribunale gronda sangue” e un’altra in ricordo di “Sole” e di Baleno, entrambi morti suicidi. L’attentato è stato scoperto solo attorno alle 7.30 quando il custode dello stabile ha aperto i cancelli. Subito è stata avvertita la Digos e una ditta specializzata che ha impiegato l’intera mattinata a ripulire i muri del palazzo. Manifestazione Nel pomeriggio [2], invece, si sono fatti vivi gruppi di autonomi e di anarchici con una manifestazione organizzata in San Salvario, in largo Saluzzo. Un “happening” proposto con diverse finalità, almeno a leggere gli striscioni esposti nella piazza. Una forte protesta contro il ministro Maroni (Non a caso è stato scelto largo Saluzzo, luogo dove la Lega Nord ha la sede) per il decreto sicurezza e la proposta di censire con le impronte digitali i giovani Rom. Non solo, i manifestanti hanno anche voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione Cpt e ricordare le angherie naziste. Perciò gli autonomi hanno proiettato un documentario sui lager del “Terzo Reich”.[…] Nuovo sito TuttoSquat http://tuttosquat.net/ Tutti i Venerdì Dopo le 17:00 Ascolta TUTTOSQUAT Il Giornale Malandrino degli Squatters di Torino in radio & on web http://www.radioblackout.org/streaming/ Per Torino & Provincia 105.250 fm Osservatorio Astronomico Contro la Repressione – FENIX! http://www.inventati.org/fenix/links.php

Posted in movimento e manifestazioni | Comments Off on IL TRIBUNALE SANGUINA, EDO E SOLE NON DIMENTICANO!

Reggio Emilia Arriva la band nazi-rock e l’Anpi insorge

POLIZIA IN ALLERTA PER IL CONCERTO
Arriva la band nazi-rock e l’Anpi insorge
(l.s.)
I ragazzi di Aq16 smascherano la kermesse e i partigiani protestano

Si preannuncia davvero calda la notte di domani. Meteorologia a parte, sarà un gruppo rock nazi-skin ad arroventarla con un concerto che attirerà a Villa Cella centinaia di giovani dell’estrema destra e che sta già provocando, come risposta, la contromobilitazione antifascista dei centri sociali e dell’associazione dei partigiani Anpi. La kermesse è organizzata dagli Skinheads Nazionalisti Bolognesi per festeggiare il decennale del loro complesso musicale, i Legittima Offesa, sorto nel maggio 1998 allo scopo di dare espressione artistica alle loro idee politiche. L’iniziativa, forse, sarebbe passata quasi inosservata se il centro sociale Laboratorio Aq 16 non avesse lanciato l’allarme. E l’Anpi condanna e invita a vigilare.
I promotori, infatti, ne avevano dato notizia solo su internet, invitando nella nostra città i camerati di tutta Italia, senza precisare il nome del locale che li avrebbe ospitati. Ha provveduto Aq 16 a indagare e, quindi, a far sapere che il gruppo si sarebbe esibito all’Extrème Club di Cella, al numero 9 di via Garonna. Il centro sociale spiega: «Per non rivelare il luogo nel quale si sarebbe tenuta la festa, i gruppi neofascisti legati a Forza Nuova hanno lanciato su Internet l’appuntamento al casello autostradale di Reggio dalle 20 alle 21,30 circa di sabato, prevedendo l’arrivo di pullman da fuori città. I Legittima Offesa – ipotizza Aq 16 – organizzano la loro festa a Reggio perché a Bologna, in questi giorni, si tengono i Mondiali Antirazzisti. Di quel gruppo, inoltre, fa parte un giovane batterista che risiede a Reggio, a Pieve Modolena».
Ieri sera i responsabili del centro sociale si sono incontrati con il presidente provinciale dell’Anpi, Giacomo Notari, per concordare le modalità della protesta. «La posizione dell’Anpi è di ferma condanna. I partigiani reggiani invitano le istituzioni a vigilare affinché non venga recato oltraggio alla Città del Tricolore e dei Fratelli Cervi» è il commento dell’Anpi provinciale. E’ esclusa, in ogni caso, una contromanifestazione a Cella, che rischierebbe di provocare lo scontro fisico. Tuttavia le forze dell’ordine sono in allerta ed è prevedibile che presidieranno i dintorni della discoteca per scongiurare possibili intemperanze.
Il testo più noto dei Legittima Offesa è molto esplicito: «La violenza è il risultato di un sistema che ha fallito. La violenza è legittima offesa contro la vostra ipocrisia… Moschettoni pettini e mattoni, pugni e calci contro di voi… Il vostro sangue ci disseta… La rivolta è la speranza. Non c’è pace senza guerra, non c’è amore senza odio… Per essere liberi bisogna lottare».

Posted in antifascismo, antisessismo, antirazzismo | Comments Off on Reggio Emilia Arriva la band nazi-rock e l’Anpi insorge

Bologna: 14 attivisti dei centri sociali denunciati per il presidio antifascista ·

Da zic.it

Sono attivisti di Xm24, Tpo, Crash e Cua
14 attivisti dei centri sociali bolognesi denunciati per il presidio antifascista all’XM24
A loro carico l’accusa di manifestazione non autorizzata, lancio di oggetti e ingiurie.

10 luglio 2008

Quattordici attivisti dei centri sociali bolognesi sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata, lancio di oggetti e ingiurie, per il presidio antifascista che si è tenuto sabato 5 luglio , dalle 8 alle 13, davanti al centro sociale XM24 di via Fioravanti a Bologna.
La manifestazione era stata indetta contro la provocazione del consigliere comunale di Alleanza Nazionale Galeazzo Bignami che aveva deciso, insieme a un manipolo di suoi accoliti, di tenere un banchetto per una raccolta di firme contro XM24, davanti al portone di ingersso del centro sociale stesso.
La Questura di Bologna ha dunque denunciato 14 membri XM24, Tpo, Crash e Collettivo universitario autonomo per manifestazione autorizzata. Dodici di loro dovranno rispondere anche di violenza privata e lancio pericoloso di oggetti, mentre 3 anche del reato di ingiuria.

Posted in antifascismo, antisessismo, antirazzismo | Comments Off on Bologna: 14 attivisti dei centri sociali denunciati per il presidio antifascista ·

Torino – Inaugurata l’Alcova. Due Volte.

Riceviamo e pubblichiamo

La LORO inaugurazione delle attività.

Ieri pomeriggio l’Alcova Occupata, sgomberata in vista delle olimpiadi della speculazione 2006, è stata inaugurata nella sua corrente veste di "scusa ufficiale per motivare uno sgombero", diventando un nuovo polo cittadino della salute aperto ai cittadini di Torino.

Atti di insensata bellezza

Abbiamo voluto contribuire a modo nostro al momento di gioia comunale, finalmente ogni forma di autogestione/autoproduzione è stata scacciata dai giardini reali, restituendoli alla noia e alle rigide regole istituzionali.

Ed è per questo che sono state vergate sui muri lato giardino le parole: "Più occupazioni" "Non dimentichiamo" mentre sul lato in corso san maurizio: "Alcova Vive". Le serrature delle porte lato giardino sono state otturate con acciaio liquido.

Un unico rimpianto: "Dove diavolo abbiamo messo l’olio bruciato?"

Solidali con le okupa

Posted in repressione e carcere | Comments Off on Torino – Inaugurata l’Alcova. Due Volte.