Lettera aperta alla città di Chieti
COSTRUIAMO LA SOLIDARIETA’
Il 12 Febbraio 2007 una vasta operazione combinata tra Sisde e Digos ha portato all’arresto di 15 persone e quasi 100 perquisizioni. L’obiettivo sbandierato: l’arresto delle “nuove Br”, pronte a colpire. In realtà il vero obiettivo è stato quello di criminalizzare quelle forze che stando all’interno del tessuto sociale rappresentano una contraddizione antagonista e incompatibile con le scelte politico-economiche del quadro istituzionale. Il vero obiettivo è stato sia quello di disorientare gli ambiti dove gli arrestati erano presenti, sia quello di disgregare il lavoro dei collettivi all’interno dei quali essi si muovevano. Si è voluto e si vuole tutt’ora incrinare il rapporto che questi collettivi hanno con i movimenti che si esprimono contro lo stato di cose presenti.
La verità è ben diversa da quella che le forze dell’ordine e lo Stato vuole far credere.
L’Italia, secondo il rapporto del SIPRI, è al 7° posto mondiale per la spesa militare:
Programma in Milioni di €euro nell’ultima finanziaria del governo Prodi
Mezzi aerei 1.359,9
Mezzi navali 533,5
Sistemi missilistici 435,5
Sistemi d’arma e materiali d’armamento 209,9
Infrastrutture 194,2
Mezzi terrestri 151,5
Sistemi C4I 143,9
Ammodernamenti minori, supporti operativi/addestrativi, logistica 106,8
Ricerca scientifica 71,6
Sistemi satellitari 50,2
Totale 3.257,0 milioni di euro
Sempre l’Italia è il Paese in cui migliaia sono i precari senza dignità lavorativa, senza diritti, senza una casa, costretti ogni giorno a combattere in una società becera e costrittiva. L’Italia è il paese del TAV, del Mose, del Ponte sullo Stretto, opere faraoniche che interessano il 18 % della spesa pubblica, soldi che potrebbero essere investiti nelle famiglie, nel lavoro, nelle pensioni, nell’istruzione, nell’ambiente. L’Italia è il Paese del servilismo militare, e sul nostro suolo tra caserme, basi, centri di addestramento NATO e USA sono più di cento gli impianti di guerre. L’Italia è il paese in cui la cultura e l’istruzione sono ai livelli minimi in confronto alle medie europee e mondiali, sempre intesi come fabbriche del sapere e non come autoformative per le persone. L’Italia è il Paese dei senza diritto, dei senza volto, degli immigrati sfruttati, delle esequie nazionali per un morto poliziotto caduto per adempiere il suo lavoro e le mille morti all’anno tra operai e gente comune che invece vengono sempre dimenticate dalle istituzioni nazionali, il Paese degli inciuci, dove la politica abbraccia la mafia e le cosche locali per accaparrarsi le poltrone e il potere. L’Italia è il paese dei fascisti, sempre pronti a colpire con lame e spranghe tutti coloro che si sentono fortemente democratici e antifascisti, collezionando morti e ferito ogni anno. L’Italia è il Paese che non ha memoria, dove Piazza Fontana, Bologna, Piazza della Loggia, sono state dimenticate all’oblio e tutte quelle morti sono annualmente infangate da politicanti senza futuro, ma che invece sono sempre pronti ad onorare Moro, come se le vittime di stragi avessero un colore politico. L’ Italia è il Paese dove un pensionato non riesce a tirare su più di 400/500 euro al mese, dopo una vita di fatiche e lavoro, mentre i nostri politici arraffano più di 20000 euro al mese.
Allora dove è la giustizia? Cosa è giusto e cosa è sbagliato?
È giusto adeguarsi a questo scempio, mettere giù la testa e continuare a subire, o è giusto ribellarsi e provare a cambiare lo stato attuale delle cose?
Tutti i ragazzi arrestati si battevano contro queste infamie dello Stato e cercavano dal basso di costruire un futuro migliore.
Facciamo sentire la nostra solidarietà a chi dopo mesi è ancora dentro il carcere con la sola colpa di essersi battuto contro ingiustizie e privilegi.
TERRORISTA E’ CHI CI AFFAMA E FA LE GUERRE NON CHI LOTTA AL FIANCO DEI POPOLI!
Per solidarietà amicieparenti@libero.it
INDIVIDUALITA’ IN LOTTA