Caricare le manifestazioni pacifiche? COMUNICATO NO DAL MOLIN

Finisce con 5 fermi e una trentina di feriti la manifestazione pacifica
organizzata e dichiarata per oggi. Evidentemente in Italia non è
possibile manifestare, nemmeno pacificamente.
Una manifestazione pubblica, dichiarata e stampata sui giornali. Alla
luce del sole, dichiarati gli intenti e quello che si sarebbe andato a
fare. Costruire una torretta per monitorare la situazione dei lavori
all’interno dell’aeroporto. Su luogo privato per cui avevamo il
beneplacito del proprietario, e la richiesta di autorizzazione per
occupazione suolo pubblico.
Questo probabilmente non è bastato per dissuadere le forze
dell’ordine (del disordine?) dal caricare, trascinare, manganellare,
prendere a calci questa manifestazione pacifica di vicentini. Donne,
vecchi, ragazzi. Indiscriminatamente maltrattati, con pretesti
ridicoli. "Quella torretta è troppo alta". Già duecento
metri prima del punto concordato per la posa della torretta il corteo
era stato improvvisamente bloccato. Un blocco imotivato e futile,
aggirato dai cittadini passando per il fosso laterale. Poi la
costruzione. Finché l’ordine è arrivato. I cittadini si
siedono e difendono la costruenda torretta con un sit-in. A nulla
valgono i discorsi per cercare di essere ragionevoli.
La prima carica ha fatto vari feriti e cinque fermi. Nella seconda
alcune ragazze sono state prese a calci, altri ricevevano colpi di
scudo, qualcuno è stato trascinato per i capelli. Gli occhi
sfigurati di poliziotti, carabinieri e guardie di finanza e gli
insulti: "Ti uccido! Sporco pacifista! Ti spacco la testa". Il corteo
quindi si rifugia nel giardino di una casa adiacente, ospitati dagli
abitanti solidali.

 

NO DAL MOLIN- VICENZA 

 

 

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