Da qualche tempo a Torino compaiono scritte contro gli alpini che
presidiano le strade, distinguendosi in operazioni quali la multa ad un
anziano suonatore di fisarmonica, il fermo di qualche tossico male in
arnese, il controllo delle carte degli immigrati. I poveri, gli
stranieri, i fuori regola sono costantemente nel mirino. La chiamano
sicurezza, dimentichi che la sicurezza, quella vera, quella fatta di
una vita decorosa per tutti, viene ogni giorno negata a tanti, troppi.
Se la questione sociale diviene questione di ordine pubblico, i
militari, specialisti di ordine pubblico nelle feroci “operazioni
di polizia internazionale” diventano una leva ben più che
propagandistica per assediare sempre di più i nostri quartieri,
le nostre vite.
Qualcuno non ci sta e negli ultimi tempi si sono moltiplicati di segnali di resistenza alla presenza dei militari nelle strade.
Leghisti e fascisti, fomentatori dell’orrore quotidiano, hanno
invocato provvedimenti contro i writers antimilitaristi ed
antirazzisti, annunciando una interpellanza al consiglio della
circoscrizione 7.
Giovedì 2 ottobre era in programma la riunione del Consiglio
della settima Circoscrizione. Gli antirazzisti ed antimilitaristi non
potevano mancare.
Un gruppetto molto ordinato si è presentato nella sala del
consiglio in corso Vercelli 15 sedendosi in prima fila. Quando il leghista Zenga
ha preso la parola è parso il momento opportuno per segnalare la
propria presenza: tutti in piedi hanno aperto giubbotti e giacche
mostrando magliette bianche con ciascuno una lettera
dell’alfabeto che componeva la scritta “Alpini via!”.
Un antirazzista che sulla propria aveva tracciato il solito dito medio
offerto al ministro Maroni ha fatto un defilé tra i banchi. I
consiglieri hanno tentato di far finta di nulla, anche se un socialista
non ha resistito alla tentazione di fare una foto ricordo. Alla fine
uno di AN non è più riuscito a trattenersi ed è
filato fuori agitando il telefonino. Inutile chiedere chi stesse
chiamando. Gli antirazzisti hanno pensato che fosse venuto il momento
di abbandonare la trista compagnia e, dopo un defilé collettivo,
si sono allontanati indisturbati.
Quello di AN era ancora fuori con il suo telefonino. Nel frattempo
alcuni anonimi hanno tracciato sul marciapiede di fronte
all’ingresso della circoscrizione una scritta a lettere cubitali
“ALPINI MERDE!”.
Alla prossima.
L’iniziativa è stata discussa e condivisa all’interno dell’Assemblea Antirazzista di Torino.
La prossima riunione, aperta a tutti gli interessati, si
svolgerà martedì 7 ottobre alle 21 a Radio Blackout, in
via Cecchi 21.
Per info e contatti:
Per info:
assembleaantirazzistatorino@autistici.org