Nella maxi aula 1 del Palazzo di giustizia di Torino ha preso il via
processo per il rogo alla Thyssenkrupp. Sul banco degli imputati
l’amministratore delegato della società tedesca, Harald Espenhahn, che
rischia fino a 21 anni di carcere per omicidio volontario con dolo
eventuale: il pm Raffaele Guariniello contesta all’ad di essere stato
al corrente delle carenze nelle misure di sicurezza dello stabilimento
torinese, ma di avere comunque deciso il posticipo dei lavori di
adeguamento previsti. Anche i dipendenti della Thyssen Gerald
Prigneitz, Marco Pucci, Giuseppe Salerno, Daniele Moroni e Cosimo
Cafueri accusati di omicidio colposo con colpa cosciente. A tutti è
contestata l’omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. Anche
l’azienda è stata chiamata in causa in qualità di persona giuridica. In
aula i familiari e alcune decine di lavoratori, nonchè un numero enorme
di television, fotografi e spettatori. Il processo è stato precedeuto
dalle mosse, probabilmente della difesa "dei tedeschi", che hanno
fornito ai giornali i nomi dei giudici popolari, i quali hanno
rilasciato alcune interviste al quotidiano La Stampa, dove si
esponevano a favore degli operai. L’udienza si doveva aprire con il
pronunciamento da parte della difesa e dell’accusa sulla ricusazione
dei giudici e sulla presenza delle telecamere.
In aula ci sono anche due dirigenti, Raffaele Salerno, ex direttore
dello stabilimento di Torino di corso Regina Margherita e Cosimo
Cauferi, responsabile area sicurezza e servizio prevenzione rischi di
Torino. Entrambi sono accusati di omicidio colposo e e di omissione
dolosa di cautela. All’esterno del Palagiustizia c’è un presidio
dell’associazione "legami d’acciaio" formato dai parenti delle vittime.
Il presidio inconta anche il movimento no tav presente per il processo
a carico di uno dei suoi esponenti, che solidarizza con i familiari.
Intorno alle 11.30 il processo ha inizio, combattivi come sempre
iparneti degli operai caduti, i giudici popolari vengono sostituiti,
saranno loro stessi a ritirarsi per non inficiare il processo accusando
i giornali di aver gonfiato le loro dichiarazioni.All’inizio della
seduta 31 operai dello stabilmento Thyssen Krupp di Torino hanno
chiesto di costituirsi parte civile. verranno procesati in contumacia i
piani alti della Thyssen.
Il processo si è concluso e riprenderà il 22 gennaio.
ascolta l’intervista con Ciro Argentino, delegato rsu della Thyssen Krupp
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