LA CENSURA NON FERMERA’ MAI LA SOLIDARIETA’ !

Da ormai due mesi 14 persone, arrestate nell’operazione repressiva del 12 febbraio, vivono in condizioni di TOTALE ISOLAMENTO.
Non sono pericolosi terroristi, ma delegati sindacali riconosciuti e stimati dagli operai, avanguardie studentesche e giovanili in prima fila nelle lotte contro la guerra e lo sfruttamento.
Da ormai due mesi 14 persone, arrestate nell’operazione repressiva del 12 febbraio, vivono in condizioni di TOTALE ISOLAMENTO.
Non sono pericolosi terroristi, ma delegati sindacali riconosciuti e stimati dagli operai, avanguardie studentesche e giovanili in prima fila nelle lotte contro la guerra e lo sfruttamento.
Sono comunisti, e per questo sottoposti ancora oggi a inaccettabili vessazioni: solitudine 24 ore al giorno, due ore d’aria giornaliere in cubicoli di cemento, divieto di tenere in cella oggetti personali (anche spazzole e dentifricio!), di fare esercizio fisico, perquisizioni notturne, controllo, censura e spesso blocco della corrispondenza.
Tali misure non hanno alcun motivo di esistere: sono decisione arbitraria della Boccassini e Salvini, i magistrati che conducono questa inchiesta, con il solo scopo di far crollare i nostri compagni e familiari che, però, continuano a resistere a testa alta.

E FUORI COSA SUCCEDE?
Dopo la martellante campagna mediatica, costruita con le veline della Digos e pesanti menzogne per creare terrore tra la gente, dopo il clima di caccia alle streghe nei posti di lavoro generato per azzerare il dissenso interno alla CGIL alla vigilia di nuovi attacchi ai lavoratori, le istituzioni “democratiche” padovane hanno fatto la loro parte nel grande circo della repressione e della censura con:

– DIVIETO, da parte di presidenti di quartiere DS (come Micalizzi e Pavan), di poter usufruire di sale pubbliche per fare una seria informazione sull’inchiesta e per portare solidarietà agli arrestati;
– MINACCE DI SFRATTO da parte dell’assessore Ruffini (PRC) per i compagni che abitano in case ATER, tra cui una giovane al sesto mese di gravidanza;
– CENSURE in molti dei quotidiani locali dei comunicati dell’Associazione Parenti e Amici degli arrestati;

Divieti e censure che dimostrano quanto sia falsa la nostra democrazia e quanto la “libertà d’espressione” sia ormai solo privilegio di chi, a livello governativo, prosegue nella guerra aumentando le spese militari e costruendo nuove basi di morte, ruba il TFR ai lavoratori, rende sempre più precaria la vita ai proletari, sbatte in prigione chi lavora per una società senza sfruttamento, terrorizza per controllare il dissenso e mantenere inalterato il suo potere.

MA CHI E’ IL TERRORISTA ALLORA?
Nulla di tutto ciò ha fermato la grande solidarietà che si è levata per sostenere i nostri familiari e compagni dietro le sbarre, come hanno dimostrato l’affollata assemblea al centro popolare Gramigna del 23 marzo, i contributi economici, i comunicati, le cene e le assemblee organizzate da Nord a Sud. Il sostegno continua con la festa di solidarietà sabato 14 aprile in Piazzetta Toselli dalle ore 16.30 e la partecipazione alla manifestazione del 25 aprile a Milano dietro lo striscione “contro la guerra e la repressione”.
Ma continua anche con la ferma convinzione di denunciare la politica del Comune di Padova, la cui direzione politica (DS) non ha perso occasione per criminalizzare i nostri compagni e familiari, mentre si è distinta per aver concesso piazze e sale pubbliche a neofascisti come Fiamma Tricolore e Forza Nuova.

SABATO 14/4 ORE 11 PRESIDIO SOTTO PALAZZO MORONI
per denunciare la sua politica di censura, repressione e chiusura degli spazi di liberta’

Associazione solidarietà parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio

parentieamici@libero.it

This entry was posted in repressione e carcere. Bookmark the permalink.