NO DAL MOLIN, DOPO GLI OTTANTAMILA, IL COMUNICATO SULLE CENSURE.

Censura
Galan contro tutti: vuole la censura sui No Dal Molin. E se la prende con i media: la Rai, colpevole di parlare della grande manifestazione di Vicenza, e anche con il Giornale di Vicenza che, di colpo, diventa un giornale bolscevico. Non gli basta un giornale notoriamente di parte: Galan vuole un giornale che sappia oscurare coloro che non gli fanno comodo; a partire dai No Dal Molin, i "quattro imbecilli" [cit. Enrico Hullweck, Sindaco di Vicenza] che danno tanti fastidi al suo amico Hullweck
È un fatto che questo Comitato di Redazione debba periodicamente occuparsi delle insolenze del presidente della Giunta regionale del Veneto. Di recente ha dovuto farlo sulle "Disposizioni per la stampa", ora lo deve fare sull’improvvisata competenza che il dott. Galan presume di potersi accreditare, sia che si tratti di dettare la scaletta di un telegiornale del servizio pubblico o che si tratti di dirigere un quotidiano.
La libera e civile espressione del pensiero e delle opinioni dei cittadini di Vicenza, che il Giornale registra, hanno reso particolarmente nervoso il dott. Galan, il quale confondendo il suo ruolo di presidente di una Giunta regionale con quello di padrone del Veneto, dimostra di considerare il ruolo dell’informazione non molto di più che la semplice trasmissione degli spot sulle sue defatiganti esternazioni e quelle dei suoi amici.
Tuttavia il vizietto di aggredire il Giornale di Vicenza sembra divenuto per il dott. Galan un chiodo fisso. Le sue ultime sparate, che vanno respinte in blocco, non possono che suonare intimidatorie e offensive nei confronti della professionalità del direttore Giulio Antonacci, ma altrettanto gravi nei confronti di un’intera redazione e di quei colleghi che sulla controversa questione della nuova base statunitense all’aeroporto Dal Molin, hanno fatto semplicemente il loro dovere, informando su tutti gli aspetti della vicenda. L’accusa di "livore antiamericano", come ben sanno i nostri lettori, è semplicemente risibile.
Anche se dare voce alle diverse opinioni, come ha fatto con autorevolezza il Giornale di Vicenza, dà fastidio ai politici, per di più umorali e lunatici che vorrebbero davanti solo giornalisti compiacenti e asserviti, l’impegno di questa Redazione nei confronti dei propri lettori rimane immutato.
Il Comitato di Redazione del Giornale di Vicenza
[articolo tratto da Il Giornale di Vicenza, 16 dicembre 2007
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