MANIFESTAZIONE NAZIONALE A GIOIA TAURO: CONTRO GLI INCENERITORI


10 ragioni per non costruire gli inceneritori

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  Movimento per la Difesa del Territorio Calabria

  C.S.O.A A.Cartella 

 

www.csoacartella.org

www.mdtcalabria.org 

 

 

1.
Non serve 2 Incrementa i rifiuti 3 Fa male 4 Non conviene 5 E’ dannoso
ai bambini 6 Genera la necessità di nuove discariche 7 Lo paghiamo noi
8 E’ Vecchio 9 Non crea occupazione 10 E’ ingordo

1) NON SERVE.
Se si fa una politica seria per la riduzione dei rifiuti prodotti, ad
esempio mediante il minor uso degli imballaggi, e con la raccolta
differenziata finalizzata al riciclaggio dei materiali. I materiali
riciclabili sono l’85% del totale dei rifiuti prodotti. Per il 15% di
rifiuti restante è assolutamente antieconomico costruire gli
inceneritori (bastano piccole discariche).

2) INCREMENTA I RIFIUTI.
Costruire l’inceneritore significa vanificare la raccolta differenziata
dei materiali (carta, plastica, legno) necessari per la combustione.
Dove è in funzione da diversi anni (es. Brescia) ha incrementato la
produzione dei rifiuti prodotti da ciascun cittadino.

3) FA MALE.
Durante la combustione dei rifiuti si liberano nell’aria diossine e
furani, che non vengono filtrati neanche dai più sofisticati sistemi di
abbattimento. Uno studio epidemiologico effettuato dall’Università di
Besançon (Francia) ha dimostrato che gli abitanti che vivono nei pressi
dell’inceneritore hanno una probabilità di contrarre il cancro
superiore a quella del resto della popolazione. Infatti producono
pericolosissime nanoparticelle inorganiche che penetrano nel sangue e
si depositano negli organi del corpo umano.

4) NON CONVIENE.
La selezione, l’essiccatura, la pressatura ed il trasporto dei rifiuti
richiedono complessivamente più energia di quella ottenuta dalla loro
combustione. Inoltre, senza considerare i costi di gestione citati ed i
danni alla salute causati dalle nanoparticelle, il costo per produrre 1
MWh mediante l’incenerimento è di 228 euro contro i 66 euro di un
impianto idroelettrico, i 63 di un impianto eolico ed i 280 di un
impianto fotovoltaico.
5) E’ DANNOSO AI BAMBINI.
Uno studio realizzato nella regione Rhone-Alpes (Francia) ha rilevato
nei bambini appena nati, le cui mamme abitavano nei pressi
dell’inceneritore, un aumento delle malformazioni rispetto alla media
nazionale: + 20% anomalie cromosomiche, + 29% malformazioni alla bocca,
+ 44% malformazioni dell’intestino, + 51% malformazione dei reni.
6) GENERA LA NECESSITA’ DI ALTRE DISCARICHE.
Per ogni chilogrammo di rifiuti bruciato, un terzo diventa cenere che,
essendo un rifiuto tossico-nocivo, ha bisogno di discariche molto più
costose di quelle usate per i rifiuti comuni.
7) LO PAGHIAMO NOI.
Costa 311 milioni di Euro, circa 600 miliardi di Lire. Fa guadagnare
solo chi lo gestisce che usufruisce delle sovvenzioni dello Stato
perché beneficia impropriamente del cosiddetto contributo Cip 6,
destinato alle fonti “energetiche rinnovabili”, che paghiamo noi nella
bollette elettrica: senza questo incentivo l’incenerimento non
presenterebbe alcun vantaggio economico. Per questa sovvenzione
l’Italia è stata condannata dalla UE perché l’incenerimento dei rifiuti
non può essere assimilato alle fonti rinnovabili.
8) E’ VECCHIO. L’inceneritore è un invenzione di quarant’anni fa. Le prime nazioni ad adottarlo, come la Germania
e l’Olanda, li stanno dismettendo. Ora si usano dei sistemi di
Trattamento Biologico “a freddo” senza incenerimento, già attivi in
diverse realtà europee, che oltre a non produrre nanopolveri, costano
circa il 75 % in meno degli impianti di incenerimento.
9) NON CREA OCCUPAZIONE.
Se la raccolta porta a porta ed il successivo riciclaggio dei materiali
garantiscono 100 posti di lavoro, in proporzione un moderno
inceneritore ne crea circa 30.
10) E’ INGORDO.
Per far funzionare l’inceneritore, non solo bisogna aumentare la
produzione dei rifiuti da bruciare, scoraggiando la raccolta
differenziata, ma anche importare rifiuti da ogni parte d’Italia
scaricando le conseguenze negative (fumi e scorie) su di noi.

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