Oggi ho visto per la prima volta ZERO – inchiesta sull’11 settembre e
per la terza volta ho partecipato alla manifestazione nazionale No Vat,
che sta per no all’ingerenza del Vaticano sulla vita della
cittadinanza: tutto rigorosamente sotto silenzio stampa.
Curiosamente, l’uno è stato proiettato in un cinema storico di Roma, il
Farnese, nella piazza dove sta Giordano Bruno e l’altra, la
manifestazione, si è conclusa nello stesso spazio.
Il sole ardeva e innamorava, oggi.
Pensavo al mare di bugie e menzogne, alcune talmente grossolane e
sfacciate, che si stenta a capire come il mondo abbia potuto credere a
una favola dalla fine così atroce e come un intero Paese come l’Italia
sia sotto scacco del Vaticano e oggi in procinto di rivotare, magari
Bossi e Berlusconi, Mastella e Veltroni, Fini e Casini
ZERO è un film prodotto anche grazie a centinaia di piccoli produttori,
come la manifestazione di Facciamo Breccia che si autofinanzia dal suo
sorgere nel 2006. Sono due unici, due eccezionali momenti di
responsabilità collettiva, creati con pazienza,con il tempo e con una
voglia straordinariamente forte e comune: quella della verità,
dell’informazione popolare. Come si è potuto credere a questo
ritornello ripetuto allo sfinimento, dei Terroristi di Osama o degli
infedeli del Vaticano? Basterebbe guardare solo un attimo il volto di
Bush per diffidare dal prendere con quel signore pure un caffè, eppure è
tra i più potenti del mondo…come credere al Grande Divino Pastore ,
che sibila sicuro di nascite immacolate e Maddalene in moratoria?
Eppure, la menzogna avanza, la disinformazione pure.
L’11 febbraio del 1929, ricorrono i Patti Lateranensi che stabilirono il
mutuo riconoscimento tra il Regno d’Italia e lo Stato della Città del
Vaticano, solo tre giorni dopo, il 14 febbraio 1929,giorno di san
Valentino, ci fu un’indimenticabile dichiarazione d’amore, Pio XI, in
un discorso a Roma ad un udienza concessa a professori ed alunni
dell’Università del Sacro Cuore, definì Benito Mussolini: «l’uomo che
la Provvidenza ci ha fatto incontrare».
Da tante parti d’Italia,a migliaia, sono affluite donne e uomini per
dare vita ad uno splendido incontro laico di piazza, giovani e creativi
come ormai è ben difficile vedere, come nel cinema questa mattina, dove
ci siamo detti che faremo di tutto per far conoscere il "nostro" film,
quello in cui siamo in tanti ad averlo co-prodotto. Ripartiamo quindi da
Zero e senza illusioni di ricchi cotillons: la libertà e
l’informazione, uno stato laico e antifascista, non ce lo regala
nessuno.
Riprendiamoci non dico il mondo ma almeno la nostra vita:
Facciamo Breccia!
Doriana Goracci
9.2.2008