PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICHE :16 febbraio a Grottaglie

logogrottaglieA tutti i presidi, a tutti i comitati in lotta, a tutte le persone di buona volontà,

vi
scriviamo perché la nostra situazione si sta aggravando. Come sta
accadendo per molti di Voi, anche il Presidio Permanente No Discariche
di Grottaglie-San Marzano di San Giuseppe (Taranto) è ora oggetto di
una vera e propria persecuzione giudiziaria (come sta accadendo per i
No Dal Molin di Vicenza, tra gli altri) e di una sistematica campagna
denigratoria che trova facile sponda nella stampa (come ad esempio per i
No Tav della Val di Susa ma anche per tantissimi altri).

I fatti:
dopo
aver presidiato per oltre quattro mesi davanti ai cancelli di una
enorme discarica che ora si vorrebbe addirittura ampliare, abbiamo
ottenuto la possibilità di essere ascoltati dalla conferenza dei
servizi sull’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale).

Grazie alle nostre osservazioni tecniche, depositate agli atti, è emerso che la già pronta nuova discarica (la 73esima nella provincia di Taranto) sorge su una conduttura dell’Acquedotto Pugliese.

Rifiuti speciali accanto ad acqua potabile. Ci vogliono avvelenare anche l’acqua.
La conduttura era scomparsa dalla documentazione presentata dalle Istituzioni.

Inoltre, l’Acquedotto Pugliese non è mai stato interpellato al
riguardo. Col precedente di Ortanova, l’apertura di questo nuovo pozzo
di veleni in provincia di Taranto è finalmente in bilico.
L’acquedotto
si aggiunge ai vincoli paesaggistici e archeologici, e diventa un
ostacolo per chi vorrebbe aggiungere inquinamento ad inquinamento in
una zona di vigneti, di masserie, di un santuario rupestre del XII
sec., e a due passi da una casa famiglia per orfani diversamente abili.

Denigrazioni e attacchi ne avevamo già subiti.
Ma ora la posta si è alzata. E ci siamo ritrovati ad essere
accusati di qualcosa che non abbiamo mai commesso. Il sindaco di
Grottaglie sostiene di essere stato aggredito all’uscita
dall’assessorato regionale.
Cosa non vera. Le
Forze dell’Ordine presenti sarebbero infatti intervenute per fermare
gli aggressori e i cameramen dei tiggì locali avrebbero filmato
la
vicenda.
Invece, niente ditutto ciò. Il caso è stato montato a
freddo, dopo qualche ora. E
quotidianamente, a mezzo stampa, il caso inesistente si gonfia. I
politici coinvolti in questo lucroso affare si scambiano messaggi di
solidarietà dalle colonne dei giornali.
E sono partite già le prime denunce. Articolo 414 del Codice
Penale. Il
reato ipotizzato è istigazione a delinquere. In tutto in
aggiunta a
sanzioni amministrative che stanno arrivando ai presidianti a
profusione.
Noi, che difendiamo il nostro futuro e la democrazia in questa terra
avvelenata dall’inquinamento e dal malaffare.

Quello appena descritto è solo l’ultimo atto in ordine di tempo.

Con giornali e denunce, stanno cercando di mettere a tacere il nostro dissenso.
Ma non ci riusciranno.

Inoltre volevamo esprimere la nostra assoluta solidarietà a Cinzia, Olol, Francesco e Marco del Presidio No Dal Molin di Vicenza.

Per questi motivi, Sabato 16 Febbraio, faremo una grande manifestazione a Grottaglie contro la criminalizzazione delle lotte territoriali.

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