Nella
notte tra il 25 ed il 26 di marzo mani ignote, prive di cervello,
hanno imbrattato completamente i murales del nostro centro con
svastiche, croci celtiche e inneggiamenti al Duce ed a Hitler.
La
volontà di questa fogna della storia era di crearci grossi danni, ed è
per questo che abbiamo deciso, senza alcun vittimismo nè allarmismo di
sorta, di far girare questo breve comunicato, anche perchè questa
provocazione segue, solo di pochi giorni, il tentativo notturno, per
fortuna non riuscito, di forzare il portone d’ingresso ed entrare nel
nostro centro ed ancora avviene a pochi giorni di distanza dalla
devastazione del Centro Sociale Barattolo e dall’aggressione ad un suo
militante.
I danni ai murales sono stati già provvisoriamente
riparati, togliendo così ai loro cuori neri di merda anche questa
soddisfazione, ma riteniamo questa una grossa provocazione perchè
s’inserisce pericolosamamente in un clima complessivo di revisionismo
storico in cui il risorto neosquadrismo milanese rappresenta solo la
punta dell’iceberg di una cultura dominante, assolutamente trasversale
agli schieramenti politici che si contendono il primato elettorale,
basata su politiche sicuritarie xenofobe e razziste che speculano
sull’insicurezza strutturale provocata nelle classi subordinate dalle
precarie condizioni di vita e di lavoro.
Rispediamo al mittente con
disprezzo queste provocazioni rilanciando l’invito a tutti i compagni e
le compagne d’intensificare la vigilanza, la presenza e l’attività
politica e culturale territoriale unica garanzia per poter contrapporsi
e schiacciare sul nascere ogni forma di presenza fascista, sessista e
xenofoba.
I compagni e le compagne del Csa Vittoria
Un’altra
provocazione per gli antifascisti milanesi arriva dal comune di Milano,
nuovamente protagonista della cancellazione del murales dedicato a Dax,
compagno milanese dell’ex centro sociale O.r.s.o. ucciso da mani
fasciste il 16 marzo 2003. Murales fatto nella scorsa mobilitazione
autunnale, dopo la cancellazione di quello storico disegnato in riva
alla Darsena. Murales che andava quindi a rispondere alle provocazioni
dell’amministrazione comunale ma che voleva anche ricordare il compagno
Davide Cesare e il partigiano dei Gap Giovanni Pesce, scomparso
recentemente. Il comune, approfittando delle vacanze pasquali, ha
compiuto quest’ennesimo gesto di sprezzo verso la memoria antifascista
della città.
"Opera di cancellazione"
divenuta tendenza per la giunta del sindaco Moratti, dato che solo il
17 marzo scorso è stato fatto cancellare, dagli "addetti al decoro
pubblico", anche il murales in onore di Dax ridipinto nelle scorse
settimane in Darsena.