TOSCANA..perquisizioni e arresti!!! AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

Nella notte un giro di perquisizioni tra Pisa e Livorno hanno portato all’arresto della compagna Paola di Livorno, con l’imputazione di 270 senza reati specifici (stesso procedimento riguardante Daniele Casalini e Francesco Gioia).

Per ora abbiamo solo queste informazioni, e sappiamo che è detenuta a Livorno.

Paola Gori
Carcere "Le Sughere"
Via delle Macchie 9
57124 Livorno

Seguiranno aggiornamenti.

Paola libera!

 

 

Hanno arrestato Paola

Oggi 29 Maggio sono state effettuate dai ROS varie perquisizioni e un arresto contro compagni e compagne in Toscana, Friuli e probabilmente anche da altre parti. L’accusa è ancora una volta il 270 bis ( associazione sovversiva) ed i mandanti sono ancora una volta i tristi magistrati della procura antiterrosimo di Firenze nella persona della pm Meioni.
Per quanto sappiamo, sono indagate una dozzina di compagne e compagni, fra i quali Daniele e Francesco che sono in carcere dal Giugno dell’anno scorso accusati di aver compiuto una rapina ad un ufficio postale e sembra che quest’ultimo procedimento sia legato a questa vicenda. Purtroppo hanno arrestato la nostra compagna Paola e questa è la nota che più ci riempe di rabbia e rancore.
A lei come a tutti gli altri e altre indagati va la nostra solidarietà e affetto. Domani mattina Paola avrà l’interrogatorio di garanzia nel carcere Le Sughere di Livorno dove è rinchiusa. Seguiranno aggiornamenti.

Invitiamo tutti e tutte a mandare telegrammi di solidarietà:

Paola Gori
Via delle Macchie 9
57124 Livorno

Libertà per Paola Libertà per Daniele e Francesco
Libertà per tutti e tutte

Anarchici e anarchiche di Via del Cuore
anarchicisolidali@virgilio.it

fonte La Nazione – 29 maggio

Emesse tre misure di custodia cautelare in carcere per esponenti di un presunto gruppo anarco-insurrezionalista attivo tra Pisa e Livorno. Ricercato un quarto complice. Il gruppo sarebbe ritenuto responsabile di una rapina di autofinanziamento alle poste di Terrinca, nel comune di Stazzema del 12 giugno 2007

Stazzema (Lucca), 29 maggio 2008 – Sono tre le misure di custodia cautelare in carcere eseguite nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del Ros su un presunto gruppo di matrice anarco-insurrezionalista attivo tra Pisa e Livorno. Il gruppo è ritenuto responsabile di una rapina di autofinanziamento, avvenuta il 12 giugno 2007, alle Poste di Terrinca, nel comune di Stazzema.

Per due dei tre malviventi, rispettivamente un 27enne e un 21enne pesa l’accusa di essere gli autori della rapina a Terrinca. La terza misura riguarda una donna, di Livorno, che per i Ros, avrebbe messo a disposizione la propria abitazione per le riunioni del gruppo. Le accuse per l’associazione vanno da finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e rapina aggravata dalla finalità di terrorismo le accuse.

Secondo il Ros il gruppo sarebbe stato collegato ad altri centri di aggregazione anarchica liguri e avrebbe operato su un doppio livello, uno pubblico, con iniziative ad esempio contro la realizzazione dell’impianto offshore di Livorno, e uno clandestino. Per i carabinieri attività di proselitismo e di istigazione sarebbe stata fatta anche attraverso un periodico a diffusione interna, denominato ‘Terra selvaggia’.

La rapina è quella compiuta il 12 giugno del 2007 all’ufficio postale Postale di Terrinca, frazione di Stazzema e che fruttò un ‘bottinò di 3.460. Il gruppo, cui appartengono numerosi altri indagati, attivo in Toscana ed altre aree del territorio nazionale, secondo gli investigatori avrebbe dato vita a una diffusa attività di proselitismo, di istigazione e di apologia di reati strumentali al conseguimento del fine eversivo dell’ordine democratico, anche attraverso documenti appositi, tra cui il periodico a circolazione interna denominato ‘Terra Selvaggia’.

Gli ordini di custodia cautelare sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica, che ha inoltre ordinato una serie di perquisizioni nei confronti di altri indagati.
Le indagini hanno individuato il tipico ‘gruppo di affinità’ – di matrice anarco-insurrezionalista – attivo tra le
province di Pisa e Livorno e collegato con altri centri di aggregazione anarchica liguri, che operava secondo il tipico schema del ‘doppio livello’ pubblico-clandestino, in ‘conflittualità permanente’ contro lo Stato e le
Istituzioni.

Sul cosiddetto ‘piano palese’ il gruppo indagato era particolarmente impegnato sui temi della ‘radicale difesa del territorio’, incentrato sulle iniziative contro la realizzazione del rigassificatore offshore di Livorno e della ‘lotta alla repressione’, esplicitata in iniziative di sostegno ai detenuti del circolo anarchico ‘Il Silvestre’ di Pisa, nella promozione di manifestazioni pubbliche di solidarietà e nel procacciamento di contributi economici destinati a sostenere le spese legali per gli anarchici coinvolti in procedimenti penali.

Le stesse tematiche di lotta erano poi oggetto di riunioni ‘ristrette’, nell’abitazione di uno degli arrestati, nel
corso delle quali gli indagati facevano riferimento alla necessità di passare all’azione, ovvero alle cosiddette
‘azioni dirette’. Secondo i carabinieri del Ros proprio dalle attivita del gruppo sono emerse le prove sulla matrice e sulle finalità della rapina eseguita, nella frazione Terrinca del comune di Stazzema, il 12.6.2007, ai danni del locale ufficio postale. In particolare, il 10 giugno 2007 sarebbero stati pianificati minuziosamente i dettagli organizzativi ed operativi del colpo, i cui proventi erano appunto destinati al sostentamento delle complessive esigenze del gruppo. I provvedimenti restrittivi sono stati notificati per 2 uomini e una donna. Un quarto complice, è ancora ricercato.

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MILANO (Reuters) – I carabinieri hanno arrestato tre giovani accusati di aver rapinato un ufficio postale per finanziare un gruppo militante di matrice anarco-insurrezionalista, attivo tra Pisa e Livorno.

Lo si legge in una nota del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri di Firenze, che hanno anche effettuato perquisizioni nei confronti di altri indagati.

I reati contestati agli indagati sono associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e di rapina, aggravata dalla finalità di terrorismo.

Le indagini della procura di Firenze hanno individuato un "gruppo di affinità" – di matrice anarco-insurrezionalista – attivo tra le province di Pisa e Livorno e collegato con altri centri di aggregazione anarchica liguri, che secondo i magistrati operava secondo il tipico schema del "doppio livello" pubblico/clandestino, in "conflittualità permanente" contro lo Stato e le istituzioni.

Due dei tre arrestati — Francesco Gioia, Daniele Casalini — sono accusati di aver compiuto il 12 giugno dello scorso anno una rapina, per finanziare l’attività del gruppo, presso l’ufficio postale di Terrinca, una frazione di Stazzema in provincia di Lucca. Lo stesso giorno i carabinieri avevano arrestato Gioia e Casalini e recuperato uno zaino con il bottino della rapina pari a 3.460 euro.

La terza arrestata — Paola Gori — è invece accusata di aver messo a disposizione la propria abitazione per le riunioni "ristrette" del gruppo e per la pianificazione della rapina. Un quarto complice, è ancora ricercato.

Secondo gli inquirenti il gruppo era impegnato per la "radicale difesa del territorio", contro la realizzazione del rigassificatore offshore di Livorno, oltre che in iniziative di sostegno ai detenuti del circolo anarchico "Il Silvestre" di Pisa", e di procacciamento di contributi economici per le spese legali di anarchici coinvolti in procedimenti penali.

Nel corso di riunioni "ristrette", scrivono i carabinieri, gli indagati avevano però fatto riferimento alla necessità di passare ad "azioni dirette".

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fonte isntablog

Terrorismo: arrestati tre presunti anarchici insurrezionalisti

ROMA – I carabinieri del Ros hanno arrestato tre giovani ritenuti responsabili dei reati di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e di rapina. Il provvedimento è stato emesso dal gip della Procura di Firenze, che ha disposto una serie di perquisizioni, effettuate nei confronti di altri indagati. Il gruppo eversivo, di matrice anarco-insurrezionalista, attivo in Toscana ed altre aree del territorio nazionale, era dedito ad attività di proselitismo, istigazione e apologia di reati. (Agr)

 

 

 

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