Liberazione da allevamento di conigli dell’ ALF con foto e video

comunicato anonimo ricevuto e inoltratoci da LA NEMESI

"a notte tra il 28 e il 29 luglio 2008 siamo entrati nell’allevamento di conigli di Lino Fasolato in via Appia 98 ad Abano Terme (PD). Da molti anni questo signore rifornisce i vivisettori di tutta italia e nel 1991 fu scoperto un altro suo losco traffico: accalappiava cani per le strade senza averne la licenza e li rivendeva ai laboratori di vivisezione.
Il lavoro della famiglia Fasolato non è degno di rispetto e noi non abbiamo avuto problemi di coscienza nel rovinare la sua attività.
Ciò che per questa gente è solo merce da vendere in realtà sono esseri viventi incantevoli, ognuno con una propria individualità e con il desiderio innato di respirare aria pulita, vedere la luce del sole, correre sull’erba, scavare nella terra, costruirsi delle tane, vivere la vita.
Per chi lo vede dall’esterno l’allevamento è solo un capannone come tanti, per chi ci lavora è un lavoro come altri.
Per gli animali che qui sono concentrati è un luogo infernale ,una tortura perenne. Chiusi e ammassati l’uno sull’altro in gabbie piccole che non permettono nemmeno di alzarsi in piedi, di allungare le zampe, di fare i movimenti di cui tutti i corpi di tutti gli esseri vivienti necessitano, i conigli giacciono senza capire il perchè di una vita così sprecata: uccisi prima dalla noia, dal dolore fisico, dalla disperazione, dallo stress e dalla depressione, e poi uccisi dall’ignoranza e dalla crudeltà dei ricercatori nei laboratori.
Queste persone presentano il loro lavoro come indispensabile per la nostra vita, dando per scontato che le migliaia di farmaci e cosmetici immessi sul mercato e precedentemente testati sugli animali siano necessari e irrinunciabili per il benessere dell’umanità.
Ma anche se lo fossero non c’è ragione per cui altri abitanti di questo mondo vengano fatti nascere e fatti soffrire unicamenete per soddisfare dei bisogni umani.
Ogni animale (compreso l’uomo) possiede il vitale istinto di nascondersi quando si sente in pericolo, di avere una propria area protetta da invadenze esterne, e per questi conigli il fatto di non poter scavare cunicoli e crearsi una tana è fonte di disagio da far impazzire.
Non riusciamo a smettere di pensare a loro: dalla prima volta che siamo entrati, durante un sopralluogo, i loro occhi e le loro condizioni sono rimasti un pensiero fisso: decine di conigli nati da pochi giorni caduti dalle gabbie nelle latrine sottostanti e sommersi dalle feci; altri schiacciati dai loro simili e con orrende malformazioni e deformazioni del corpo.
Dopo aver svuotato completamente alcune file di gabbie, le abbiamo distrutte in modo che l’allevatore avrà difficoltà a risistemare gli animali eventualmente ricatturati.
Una trentina di conigli più fortunati sono venuti via insieme a noi e ora vivono liberi e al sicuro.
Alcune foto e un video sono a disposizione di chi voglia farsi una idea dell’azienda di Fasolato.
NO alla torturaà!
NO alla vivisezione!
Dedicato a tutti i conigli che non abbiamo potuto portar fuori da quell’inferno.
Dedicato ai fratelli e alle sorelle che sono in carcere per il loro impegno,
Dedicato a Paola, Francesco e Daniele rinchiusi nelle carceri italiane
Dedicato agli attivisti austriaci…questa è anche per voi!!
Fronte di Liberazione Animale"

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ricevuto e inoltrato da LA NEMESI
il video sarà a breve on line su you tube

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