Emergency, i volontari a Riccione per la sanità basata sui diritti

Emergency, i volontari a Riccione per la sanità basata sui diritti
RICCIONE
– Tre giorni a parlare di guerra e diritti umani, senza slogan e
propaganda. Ma con l’impegno a trovare le parole giuste e soprattutto
le informazioni reali su quello che Emergency
realizza concretamente nei vari progetti avviati nei paesi in
difficoltà. Da oggi, a Riccione, si ritrovano i volontari che
hanno deciso di seguire Gino Strada nella difficile quanto meritoria
battaglia per i diritti alla salute e alle cure. Sono più di
mille, un quarto del numero complessivo, pronti a pagarsi viaggio e
soggiorno, per ascoltare dalla voce dei protagonisti cosa voglia dire
tentare di aprire un ospedale ostetrico in Nicaragua o un centro
pediatrico in Sierra Leone. "A Riccione – annuncia Gino Strada –
lanceremo anche un manifesto firmato da molti paesi africani su come
impostare la medicina sul fronte dell’uguaglianza, della qualità
e della responsabilità sociale".

Hanno un compito importante, i volontari, che riguarda non tanto
l’impegno concreto nei luoghi di assistenza e cura, ma il lavoro di
informazione presso enti, scuole, aziende, fondazioni, punti di
aggregazione. Dalla loro capacità di spiegare l’entità e
gli obiettivi realizzati dei progetti dipende poi anche la
possibilità di finanziamento che per Emergency è
fondamentale nel portare avanti le iniziative. "Chi ci fornisce fondi –
spiega il vicepresidente di Emergency Carlo Garbagnati – deve avere la
certezza della nostra serietà e sapere dove vengono impiegate le
donazioni".

Ecco perché i volontari sono i primi "testimonial" del lavoro
fatto, potendo far conoscere all’esterno i risultati dei progetti. "Sul
piano delle risorse siamo sempre con l’acqua alla gola", ammette Gino
Strada che si appresta a festeggiare i 15 anni dell’associazione.

A Riccione ci sarà la possibilità di incontrare coloro
che sono attualmente impegnati in Afghanistan, Cambogia, Iraq,
Repubblica Centrafricana, Sri Lanka, Sudan. Nella sala del nuovo
PalaRiccione recentemente inaugurato, stasera si ritroveranno Gino
Strada e Howard Zinn (storico americano, pacifista convinto dopo aver
combattuto in guerra) a discutere di come i diritti umani vengano
calpestati durante i conflitti. Domani invece ci saranno ministri e
governatori di paesi "difficili" come il Sudan, la Repubblica
Centrafricana e la Sierra Leone a confrontarsi sul "diritto alla
salute, il dovere di cura", riconoscendo in Emergency l’unico vero
aiuto in paesi dove il rispetto per la persona è quasi sempre
dimenticato.

La tre giorni serve anche a informare sui nuovi progetti che riguardano
un ospedale ostetrico e di neonatologia in Nicaragua per aiutare le
mamme in gran parte minorenni e poverissime, la clinica dei bambini in
Repubblica Centrafricana e un centro di assistenza pediatrica a
Khartoum. Senza tralasciare ovviamente l’intervento in Afghanistan a
favore dei feriti di guerra e di pace, in Iraq con il centro di
riabilitazione dei mutilati, e in Sudan nel campo profughi di Mayo.

Ci sarà spazio anche per momenti di ironia e spettacolo con
Serena Dandini e Dario Vergassola che, insieme a Lillo, Elio delle
Storie Tese e Vauro, domani improvviseranno una parodia semiseria di
"Parla con me" trasformata in "Parla con Emergency".

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