COME SI VOTA
LA MAPPA DEI SEGGI
Diamo i numeri: perché votare SÌ
Esprimi il tuo voto anche online (il voto online non sostituisce quello al seggio!)
È
arrivato il giorno della grande consultazione popolare con la quale
Vicenza decide il futuro dell’aeroporto Dal Molin. Dopo l’atto di
dispotismo del Consiglio di Stato che, esprimendo una sentenza ben poco
fondata giuridicamente e molto filogovernativa, ha annullato la
consultazione ufficiale organizzata dall’Amministrazione comunale,
centinaia di volontari si sono offerti per garantire l’apertura dei 53
seggi; i quali, invece di essere all’interno delle scuole, saranno
davanti ai cancelli di queste ultime dove questa mattina all’alba sono
stati sistemati gazebo, tavoli e urne.
Sarà, quello di oggi, un referendum vero, con tanto di liste
elettorali, presidenti di seggio e scrutatori; seggi aperti dalle 8.00
alle 21.00, poi lo scrutinio. Per votare è necessario il documento
d’identità e si può consegnare la scheda soltanto nel proprio seggio di
appartenenza. Chi non avesse ricevuto a casa la scheda – o l’avesse
perduta – può chiederne un duplicato direttamente al seggio.
In città, ieri, si respirava un clima di effervescenza. Come riporta
l’Ansa, furgoncini e auto private giravano i quartieri della città
berica con gli altoparlanti per invitare al voto; ai banchetti
organizzati nelle piazze si fermavano tanti cittadini intenzionati a
esprimere il proprio parere sul futuro della grande area verde alla
periferia della città. È il giorno della dignità di Vicenza: un voto
che non ha soltanto a che fare con il progetto statunitense, ma che
rappresenta soprattutto un momento di difesa della democrazia che a
Vicenza è stata calpestata da chi ha fatto dell’imposizione la propria
forma di governo.
Dopo la splendida risposta di mercoledì sera – quando 12 mila vicentini
sono scesi in piazza per protestare contro le sentenza del Consiglio di
Stato emessa poche ore prima – oggi Vicenza dimostra la propria
determinazione a difendere la democrazia e la dignità di una città che
qualcuno vorrebbe silenziosa e accondiscendente. A nulla sono serviti,
in questi giorni, gli insulti piovuti sulla città berica da chi, come
il governatore veneto Giancarlo Galan, non riesce ad accettare che i
cittadini possano esprimersi democraticamente.
Nel frattempo, messaggi di solidarietà e appoggio alla popolazione
vicentina sono giunti da tutta Italia; e, in molte città, quest’oggi
saranno aperti dei seggi simbolici dove i cittadini voteranno sulla
stessa scheda sulla quale migliaia di vicentini porranno la propria
croce. Un modo per dimostrare il proprio sostegno al diritto di Vicenza
di potersi esprimere liberamente, ma anche di ricordare che la città
del Palladio non è sola nell’opposizione alla militarizzazione del
territorio. Ma la vicenda Dal Molin supera anche i confini nazionali,
tanto che ieri si è svolta una protesta davanti al consolato italiano
di Barcellona e oggi avverrà altrettanto in altre città europee.
Buon voto, dunque: Vicenza, via il bavaglio!