Si è concluso questa mattina il processo a carico di Luca e
Giorgio per i fatti avvenuti immediatamente dopo lo sgombero del
presidio di Venaus del 5 dicembre 2005. Il giudice, nonostante nelle
altre udienze i testimoni/poliziotti si erano contraddetti a dismisura
nelle loro testimonianze, ha accolto appieno le richieste del Pm. Un
anno di condanna a entrambi, accusati di resistenza, danneggiamento e
furto. La sentenza è stata accolta da una contestazione interna
all’aula dai no tav presenti nel pubblico e fuori dal presidio
organizzato dal movimento che non è mancato ad ogni udienza. E’
chiaro come ci sia la volontà d’intimidire il movimento,
colpendo qua e la per fatti marginali rispetto ai giorni di battaglia
del prima e dopo la liberazione di Venaus. Condannare un movimento
popolare significa schierarsi apertamente contro coloro i quali,
lottano per un futuro diverso, tanto più quando è lo
stato ad essere il vero imputato per lo sgombero violento del presidio
di Venaus, lo stesso che poi ha dovuto fare retromarcia rispetto alla
determinazione popolare l’8 dicembre 2005. Se la strada è
questa, coadiuvata da Osservatori, poteri straordinari, voltagabbana,
vescovi, liste si tav bipartisan…non basta, a sarà dura! Per noi ma sicuramente più per loro!
- La cronaca dei fatti contestati nell’intervista di Giorgio
- Processo ai Notav, seconda udienza
- Prima udienza del processo ai no tav
_____________________________________________________________________
Leggi anche:
NoTav a processo