Vienna: assedio all’ambasciata italiana e blocchi contro Rewind

Vienna: assedio all’ambasciata italiana e blocchi contro Rewind

 

 

Questa mattina gli studenti della rete delle facoltà ribelli Uniriot
hanno manifestato in duecento sotto la sede dell’ambasciata italiana di
Vienna bloccando la strada antistante per mezz´ora, con uno striscione
che diceva "No rewind, rewave. We were all behind that shield", in
solidarietà con gli studenti imputati nel processo "Rewind". Il 6
luglio 2009 la procura di Torino tramite il procuratore generale
Giancarlo Caselli, con l’operazione denominata "Rewind", ordina 21
mandati di carcerazione a carico di attivisti dell’onda studentesca di
varie città italiane, nel corso dell’autunno si aggiungeranno
all’elenco indagati altri attivisti, alcuni dei quali tutt’ora
sottoposti a misure restrittive della libertà.

Ciò che viene loro imputato e’ di aver preso parte alla grande
mobilitazione del 19 maggio 2009 a Torino contro il G8 University
Summit e ai disordini con le forze dell’ordine che presidiavano la zona
rossa del vertice. L’undici marzo la prima udienza preliminare di
questo processo ha visto la richiesta da parte del pm di pene che vanno
dall’anno e sei mesi all’anno e dieci mesi: gli studenti rivendicano di
aver deciso collettivamente la violazione della zona rossa nella quale
si stava svolgendo il summit ritenuto illegittimo.

L’iniziativa è avvenuta nell’ambito della partecipazione della rete al
controvertice viennese in concomitanza con la conferenza europea dei
ministri dell’istruzione per festeggiare i dieci anni dalla
dichiarazione di Bologna.


altre info su www.uniriot.org


vedi anche:

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