Stamattina Joy è stata trasferita dal CIE di Modena a quello di Ponte
Galeria, il più vicino a Fiumicino, l’aereoporto da cui partono i voli
per la Nigeria.
Anche dal CIE di via Corelli diverse recluse sono state identificate
dal Console nigeriano e trasferite nello stesso CIE.
C’è la seria possibilità che stiano preparando l’ennesimo volo
charter carico di "clandestini" da espellere.
La permanenza in carcere e nel CIE di Modena aveva impedito a Joy di
prendere la parola in prima persona, ma la sua storia ha fatto il giro
d’Italia e non solo,
non perchè il suo sia un caso eccezionale ma perchè paradigmatico di
una condizione comune a molte donne rinchiuse nei CIE e perchè esempio
di rivolta e autodeterminazione.
Ora è lei a raccontarci la sua storia, e lo fa direttamente, senza
intermediari.
Dalla sua voce apprendiamo cosa l’aspetta in Nigeria: la vendetta
degli sfruttatori a cui si è ribellata.
Restare a guardare significa essere complici di tutto questo.
Ascolta e agisci.
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