AGGRAVANTE POLITICA E PUNIZIONE COLLETTIVA UNA SENTENZA VERGOGNOSA PER
CHI HA MANIFESTATO CONTRO LA GUERRA DEL 1999 CONTRO LA JUGOSLAVIA 7
ANNI!!!!!!! di condanna a testa per tutti e tredici gli imputati del
movimento fiorentino nel processo per le cariche della polizia sotto il
Consolato degli Stati Uniti, in occasione dello sciopero generale del
sindacalismo di base del 13.05.99 contro la guerra della NATO e di
D’Alema in Jugoslavia. Ben oltre le stesse pesantissime richieste del
PM (dai 4 ai 5 anni). Quel giorno il corteo fu caricato duramente sotto
il Consolato, con 5 feriti, e ne seguì una giornata di mobilitazione
con l’occupazione della sede dei DS. A distanza di 9 anni con l’unica
accusa di RESISTENZA AGGRAVATA a pubblico ufficiale, vengono condannati
a 7 anni tutti i compagni. L’unica AGGRAVANTE è, con lampante evidenza,
quella POLITICA; avere manifestato e continuare a manifestare oggi come
ieri contro la guerra, la repressione, a fianco dei lavoratori, per
l’ambiente, per la giustizia sociale. E la PUNIZIONE è infatti
COLLETTIVA, rivolta a chi continua a praticare politica, conflitto e
partecipazione. Verso un movimento che a Firenze non si può ricondurre
alle solite compatibilità e che ha saputo esprimere nelle sue varie
forme e componenti una radicalità ed un’autonomia che evidentemente
fanno paura. Si parla tanto dei vari allarmi sicurezza, del pericolo
immigrati, ma la vera EMERGENZA oggi è quella DEMOCRATICA. L’emergenza
di chi si ritrova sotto inchiesta e condannato per avere fatto
politica, per essersi opposto alla guerra. La vera emergenza è la
nostra sicurezza: la sicurezza di non morire sul posto di lavoro, di
avere un lavoro vero ed una casa dignitosa. Ma a questa emergenza si
può rispondere solo con tribunali e condanne esemplari. Condanne come
questa che vanno anche oltre qualsiasi previsione ed anche
ragionevolezza. Questa sentenza, sia chiaro, parla a tutti e tutte noi
che da anni ci battiamo per un sistema migliore. Non ci sono spazi per
un’opposizione sociale e politica in questo paese. E non si creda che
sono/siamo i soliti cattivi ad essere condannati. Ad essere condannata
è la politica che non accetta di farsi rinchiudere, che continua a
farsi sentire, ed in questo senso oggi più che mai siamo tutti
coinvolti. Passando dalle condanne di Genova a quelle degli
antifascisti di Milano, da Firenze a Cosenza, dalle 9.000 persone
coinvolte in procedimenti giudiziari dal 2000 ad oggi, alle decine di
inchieste per associazione, di fronte a questa EMERGENZA non ci sono
spazi di ambiguità: bisogna schierarsi e chiaramente a fianco di tutti
i compagni coinvolti in inchieste e processi. Se la repressione vuole
dividere la solidarietà deve unire. Come realtà fiorentine esprimiamo
la massima solidarietà ad i 13 compagni con la sicurezza che mai
verranno lasciati soli e rilanciamo con forza una mobilitazione
cittadina e nazionale contro queste vergognose sentenze e per tutti gli
altri processi.
Sabato 2 febbraio manifestazione a Cosenza
Sabato 9
febbraio manifestazione a Bologna
GENOVA-COSENZA-FIRENZE GUERRE,
TRIBUNALI E CONDANNE NON FERMERANNO LE NOSTRE LOTTE CONTRO LA
REPRESSIONE NON UN PASSO INDIETRO
Cantiere Sociale K100fuegos, Cpa
Firenze Sud, , Voci dalla Macchia, Rete Collettivi Studenti medi
fiorentini, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Collettivo
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