ieri pomeriggio intorno alle 17:30, gli attivisti e le attiviste del Lab. Paz, insieme ad alcuni rappresentanti dei comitati, con un’azione pacifica ma determinata hanno simbolicamente occupato la sala del consiglio comunale.
Il Paz, dopo due anni e mezzo di percorso e di lotta in questi territori, si trova sotto sgombero, uno sgombero animato dalla stessa strategia e logica repressiva trasversale ai vari schieramenti già vista a Trento e a Padova. Quella logica che vuole chiudere gli spazi di democrazia e di autonomia. In questo senso si legge anche la reazione massiccia delle forze dell’ordine che più volte hanno tentato fisicamente di bloccare lo speakeraggio e di evitare l’esposizione degli striscioni.
Gli attivisti e le attiviste hanno lasciato l’aula al grido di: potete sgomberare una struttura ma non sgombererete mai le nostre idee e lanciando la serata di venerdì 27 aprile "Voi sparate io disegno" che racconterà i fatti e le mobilitazioni precedenti e successivi al ferimento di Rumesh Raigama Achrige, un colpo di pistola alla testa per mano di un vigile del nucleo speciale antiwriter della città di Como.
ieri pomeriggio intorno alle 17:30, gli attivisti e le attiviste del Lab. Paz, insieme ad alcuni rappresentanti dei comitati, con un’azione pacifica ma determinata hanno simbolicamente occupato la sala del consiglio comunale.
Il Paz, dopo due anni e mezzo di percorso e di lotta in questi territori, si trova sotto sgombero, uno sgombero animato dalla stessa strategia e logica repressiva trasversale ai vari schieramenti già vista a Trento e a Padova. Quella logica che vuole chiudere gli spazi di democrazia e di autonomia. In questo senso si legge anche la reazione massiccia delle forze dell’ordine che più volte hanno tentato fisicamente di bloccare lo speakeraggio e di evitare l’esposizione degli striscioni.
Gli attivisti e le attiviste hanno lasciato l’aula al grido di: potete sgomberare una struttura ma non sgombererete mai le nostre idee e lanciando la serata di venerdì 27 aprile "Voi sparate io disegno" che racconterà i fatti e le mobilitazioni precedenti e successivi al ferimento di Rumesh Raigama Achrige, un colpo di pistola alla testa per mano di un vigile del nucleo speciale antiwriter della città di Como.