Sabato 14 luglio: Vicenza chiama

 

 

 

Appello per un incontro nazionale
Sabato 14 luglio a Vicenza
Presidio permanente No Dal Molin
Strada Ponte Marchese

Da più di un anno Vicenza è attraversata
da un movimento popolare forte e radicato che si oppone alla
costruzione di una nuova base militare presso l’aeroporto Dal
Molin. Decine di migliaia di vicentini sono scesi in piazza, assemblee
ed iniziative partecipatissime si svolgono settimanalmente in
città, azioni vengono effettuate contro la costruzione della
base.
Vicenza si è messa in cammino, ha costruito relazioni
con chi lotta in Val di Susa contro la Tav, con il Patto del Mutuo
Soccorso, con i comitati contro le servitù militari dalla
Sardegna ad Aviano e con tantissime altre realtà italiane,
europee e statunitensi.
Ci siamo incontrati a Vicenza in occasione delle manifestazioni, così come in Val di Susa e a Roma il 9 di giugno.
Ora vi chiediamo di tornare a Vicenza, di essere insieme alle cittadine
e ai cittadini di Vicenza per bloccare i lavori di costruzione del
più grande insediamento di guerra del sud-est Europa.
Vogliamo difendere insieme a voi i beni comuni, ed allo stesso tempo
fare di questa nostra battaglia un bene comune prezioso per tutti.
Vogliamo innanzitutto ripercorrere le fasi che hanno caratterizzato questi mesi di lotta:

-  la
prima fase che noi individuiamo è quella del rifiuto del
progetto e del tentativo, attraverso la mobilitazione popolare, di
bloccarne l’approvazione da parte del Governo locale e centrale.

-  la
seconda fase è quella “ribellione” al “non mi
oppongo” del Governo Prodi comunicata dai telegiornali serali del
16 Gennaio; la città è insorta indignata e non ha
accettato questa imposizione. Le iniziative si sono susseguite fino
alla grande manifestazione nazionale del 17 febbraio che ha visto
almeno 150 mila persone sfilare pacificamente per le strade di Vicenza.

-  la
terza fase è quella della resistenza ai lavori per la
realizzazione del progetto, caratterizzata da azioni come
l’occupazione della Basilica Palladiana e il taglio dei cavidotti
per fibre ottiche posati nei pressi del Dal Molin.
Dopo che il
governo Prodi ha ufficializzato, attraverso l’ambasciatore
statunitense Spogli, il si alla nuova base Usa al Dal Molin, si
è aperto al nostro interno un dibattito sulle forme della
resistenza ai lavori e sulle prospettive future della nostra lotta.
Proponiamo, quindi, a tutte/i un incontro nazionale a Vicenza dove le
donne e gli uomini del Presidio Permanente proporranno il percorso di
opposizione alla realizzazione della nuova base Usa; un percorso che,
per noi, deve unire locale e globale, perché vogliamo sì
difendere la nostra terra, ma anche costruire un futuro senza basi di
guerra.

Per adesioni: comunicazione@nodalmolin.it

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