TAFFERUGLI IN CAMPANIA, A GIUGLIANO

I cittadini temono che la discarica resterà aperta anche dopo il 31 dicembre
A Napoli 800 tonnellate di immondizia. Nella provincia 40 mila. Calce sulla spazzatura

Campania, emergenza rifiuti
Tafferugli a Giugliano, 5 feriti

La Regione Campania stanzia 24 milioni di euro per i siti di compostaggio

<B>Campania, emergenza rifiuti<br>Tafferugli a Giugliano, 5 feriti</B>

Cumuli di spazzatura ad Afragola

NAPOLI – Resta alta la tensione in Campania per l’emergenza
rifiuti. Tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine sono scoppiati
davanti alla discarica di Taverna del re, a Giugliano, nel Napoletano.
Nonostante il commissario per i rifiuti abbia promesso che la discarica
riaperta per l’emergenza sarà chiusa definitivamente tra due
giorni, circa cinquanta cittadini del presidio permanente hanno cercato
di opporsi al passaggio dei tir carichi di immondizia. Le forze
dell’ordine hanno forzato il cordone ed è stato allora che si
sono verificati spintoni e tensioni: sono rimasti feriti cinque
cittadini e due poliziotti. Secondo quanto riferiscono i manifestanti,
una persona ha subito la rottura di tre costole e un’altra, con una
frattura al braccio, è svenuta in ambulanza.

Anche a Pianura, all’ingresso della discarica dei Pisani chiusa nel
1996, i cittadini hanno organizzato un presidio perchè temono
una riapertura. La Giunta regionale ha approvato proprio oggi lo
stanziamento di 24 milioni di euro per i siti di compostaggio
già esistenti di Napoli, Caivano e Pomigliano d’Arco
nonchè per la messa in sicurezza delle discariche di Polla e
Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno.
Ma l’emergenza resta tale.

Lungo le strade del comune di Napoli sono abbandonate 800 tonnellate di
rifiuti mentre in tutta la provincia i rifiuti non raccolti sono
già 40 mila tonnellate. Palazzo Chigi ieri ha portato da uno a
due i commissari che si interesseranno di rifiuti in Campania: un
tentativo per gestire l’emergenza che cresce però di giorno in
giorno. A Napoli particolarmente in affanno le periferie di Pianura e
Ponticelli ma anche la zona prossima all’ospedale. E poi ci sono i
comuni della cinta vesuviana e quelli dell’aerea flegrea a soffocare
sotto montagne di rifiuti.

La gente è esasperata: dà fuoco ai rifiuti nel tentativo
di disfarsi del problema ma i serpentoni di sacchetti abbandonati ai
margini delle strade continuano ad allungarsi. Dalle 20 di ieri fino
alle 14 di oggi, i vigili del fuoco del comando di Napoli sono dovuti
intervenire per spegnere una sessantina di roghi, uno ogni 15 minuti. E
per la notte di San Silvestro i raid incendiari potrebbero aumentare.

Al fine di ridurre gli incendi e contenere il rischio di infezioni, le
autorità hanno deciso di gettare della calce sui cumuli di
spazzatura abbandonati da giorni in città. L’Asia Napoli,
l’azienda di igiene ambientale, prevede di raccogliere circa 300
tonnellate di rifiuti entro il 31 dicembre "sempre che – ci tiene a
precisare la società – gli impianti di raccolta restino in
funzione e continuino ad accettare nuova spazzatura".

This entry was posted in movimento e manifestazioni. Bookmark the permalink.