FUMO NERO IN CAMPANIA

Fumo nero….

Il
dramma della Campania, tra resistenze e rischio diossina, scempio
dell’ambiente e interessi di politici ed imprenditori che
continuano ad essere salvaguardati

Global Project NapoliMercoledì 2 gennaio 2008

Fumo nero…

Anche la commissione europea decide di fare un nuovo richiamo ufficiale
all’Italia per il dramma dei rifiuti in Campania. Sei mesi dopo il primo richiamo ufficiale
(all’epoca il commissario straordinario era Guido Bertolaso) la
Ue torna a chiedere all’Italia la rapida risoluzione
dell’emergenza rifiuti.
Al momento le uniche soluzioni sono
, cosi’ come da 15 anni ormai, la difesa degli interessi
economici di quel comitato d’affari fatto da camorra, imprenditori e politici
che tiene in scacco la Regione Campania. La proroga di 11 mesi del
Commissariato Straordinario all’emergenza rifiuti (fino al 30
novembre 2008) e’ quanto di piu’ grottesco poteva venir
fuori da questa ennesima fase di clamore (parlare di emergenza dopo 15
anni e nessun piano strutturale e’ ridicolo) sulla questione
rifiuti in Campania. La proroga del Commissariato straordinario rinvia
per l’ennesima volta il passaggio di poteri alle Provincie e ai
Comuni, garantisce un carozzone che ha sperperato 1 miliardo ed 800
milioni di euro in 15 anni, tra consulenze, perizie tecniche di studi
privati smentiti puntualmente dagli enti pubblici, parcelle a sei zeri
e note spesa infinite e che, dal primo gennaio, è guidato dal neo-prefetto Cimmino.
La chiusura definitiva, il 31 dicembre scorso alle ore 18, del deposito di ecoballe di Taverna del Re a Giugliano
dopo tre mesi di lotte, cariche indiscriminate contro il Presidio
Permenente, una decina di feriti complessivamente ed una media di oltre
50 camion al giorno in quello che, a tutti gli effetti, e’
divenuto il cimitero dell’agricoltura campana, porta ad uno
scenario dove non ci sono piu’ luoghi da avvelenare con altra
monnezza indifferenziata. Ed allora la "genialita’" del
commissariato straordinario individua nella discarica di contrada
Pisani nel quartiere di Pianura a Napoli il sito ideale per stoccare i
rifiuti che provengono dai Cdr. La discarica di Pianura ha accolto per
30 anni i rifiuti della citta’ di Napoli ed e’ stata chiusa
alcuni anni fa dopo un periodo di riapertura di alcuni mesi. Da tre
giorni e’ stato installato il presidio permanente da parte dei
cittadini della zona, che hanno gia’ visto distrutta la collina
dei Pisani da decenni di sversamento della spazzatura. I Tg nazionali e
la stampa main stream ci raccontano dei roghi in fiamme la notte di San
Silvestro, dove anche un bambino avrebbe potuto immaginare che lasciare
centinaia di tonnellate di rifiuti in strada a Capodanno nella
citta’famosa per la bravura dei suoi maestri fuochisti, non
sarebbe stata cosa salutare…
Dimenticando pero’ di
ricordare che i roghi, quelli che avvengono tutti i giorni sotto i
ponti delle strade di periferia, ai bordi delle statali e della A1,
quelli di rifiuti speciali, hanno mandante ed esecutore : la camorra e
lo smaltimento illecito di rifiuti speciali da tutta Italia. Si
sprecano in questi giorni gli appelli per inviare l’esercito in
Campania per massacrare le popolazioni che difendono la loro terra da
una logica di sversamento che procede a tentoni senza nessuna
strategia, ed omettono di dire che governi ed enti locali di centro
destra e centro sinistra da 15 anni non sono stati capaci di elaborare
un piano rifiuti completo che parta dal naturale inizio della filiera
del rifiuto, ovvero la raccolta differenziata "porta a porta", per cui
dal 1996 2.600 lavoratori sono stati assunti nei consorzi di bacino e
vengono pagati senza lavorare, perche’ le istituzioni non
applicano la raccolta differenziata con la costruzione delle
infrastrutture necessarie.
Chiedono l’esercito per passare
sopra le teste di chi caparbiamente si oppone alla difesa degli
interessi dei poteri forti, della Fibe di Romiti, della
Fisiaitalimpianti, delle ditte di trasporto e movimento terra legate
alla camorra, agli interessi dei politici di destra e di sinistra che
fanno affari con i rifiuti come dimostrato dalla magistratura napoletana.
Le alternative alle discariche ed agli inceneritori ci sono , ed a
chiare lettere i comitati di lotta in difesa della salute e
dell’ambiente l’hanno detto all’ex commissario Pansa
nel mese di ottobre, proponendo un piano alternativo fondato sulla
differenziata porta a porta, attraverso l’assunzione dei 3.500
disoccupati inseriti nei percorsi di formazione e lavoro della Regione
Campania, attraverso la trasformazione degli impianti di Cdr
(combustibile da rifiuto) in impianti di trattamento a freddo
in cui trattare i rifiuti con il metodo meccanico biologico come
avviene in diverse metropoli d’occidente. La risposta e’
stata quella della difesa degli interessi dei poteri forti.
Per questi farabutti solo fumo nero….

Global Project Napoli

I numeri della crisi rifiuti in Campania

Appello per la costruzione di un presidio per impedire la riapertura della discarica dei Pisani (Pianura)

In queste ore si fanno sempre più gravi le notizie in merito
alla riapertura della discarica dei Pisani. Pare che quella che appena
qualche giorno fa era un ipotesi appena accennata stia diventando ormai
quasi una certezza. Il sindaco è contrario. Il consiglio
comunale pure. La municipalità pure. Pare che soltanto il
commissario speciale, un assessore, e un paio di loschi figuri di An e
FI abbiano dato l’assenso.
Alla chiusura di taverna del re
(prevista fra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio) è
ormai molto probabile che si riaprirà la discarica dei Pisani
già usata in passato, dove ovviamente si era promesso di non
sversare mai più. La zona doveva diventare un parco, un campo da
golf, un centro turistico ecc.. ritorna soltanto la spazzatura. La
discarica è chiusa da 11 anni, ed avrebbe una capacita di 1,8
milioni di metri cubi. Sorge in un luogo che è stato avvelenato
e deturpato per anni, in cui mancano ancora tanti servizi come
l’illuminazione e la rete fognaria. Spazzatura che potrebbe
essere portata già da questa notte(2 gennaio) o comunque
presumibilmente fra la prima e la seconda settimana di gennaio.
Per
fronteggiare tutto ciò, facciamo appello a tutti i cittadini, ai
comitati per la difesa della salute e dell’ambiente, ai
movimenti, e particolarmente ai cittadini dei Pisani, di Pianura, di
Quarto, Pozzuoli e di tutta la zona flegrea direttamente interessata
per costruire tutti insieme un presidio davanti la futura discarica in
via Montagna spaccata.
NO ALLA RIAPERTURA DELLA DISCARICA AI PISANI
NO ALLA LOGICA DELLE DISCARICHE E DELL’INCENERIMENTO
BASTA CON IL COMMISSARIAMENTO BASTA CON L’EMERGENZA RIFIUTI

Altri speciali :

La Campania resiste !! – Le lotte in difesa della salute e dell’ambiente in Campania
22 dicembre manifestazione regionale contro il piano rifiuti
Continua il presidio permanente a Taverna del Re

 
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