SALE LA TENSIONE A NAPOLI…

Napoli, sale la tensione a Pianura
"La discarica riaperta fino al 2009"

In 12 ore novanta incendi in provincia. A Poggioreale sei vigili del fuoco all’ospedale
I manifestanti consentono il cambio di turno ai poliziotti, ma poi bloccano il traffico con 4 bus

<B>Napoli, sale la tensione a Pianura<br>"La discarica riaperta fino al 2009"</B>

NAPOLI
– Novanta roghi in 12 ore; sei pompieri feriti dallo scoppio di alcuni
petardi mischiati ai rifiuti; un bus bruciato a Pianura dai
contestatori; sit-in davanti ai cancelli della discarica di Cercola. I
cingolati che arrivano nel quartiere per fare spazio ai camion.
Bloccato l’ingresso della superstrada a Pozzuoli. Poi, in serata, anche
quattro bus del servizio urbano con le ruote forate messi di traverso
per impedire l’accesso al quartiere dove dovrebbe riaprire la vecchia
discarica e una gazzella dei carabinieri attaccata con lancio di sassi
e di un estintore, per fortuna senza il ferimento dei militari a bordo.
Il risultato è che a Napoli oggi si prevedono oltre 2.000
tonnellate di spazzatura non rimossa. E col buio ricominciano gli
incendi. La notte, per i vigili del fuoco, è un continuo passare
da un rogo all’altr: a Terzigno, Sant’Anastasia, San Giuseppe
Vesuviano, e Melito.

Tensione a Pianura. Ma il centro di tutto è a Pianura. Danti
all’ex discarica di Contrada Pisani nel quartiere Pianura a Napoli, la
tensione continua ad essere alta. Un centinaio di persone continuano a
presidiare i cancelli. Alcune decine di manifestanti hanno bloccato
l’ingresso della superstrada di via Campana a Pozzuoli, che poi si
collega alla tangenziale di Napoli. Nella notte è stato
incendiato un autobus. I manifestanti bloccano anche le strade di
accesso alla discarica chiusa da una decina d’anni ma indicata dalle
autorità come nuovo sito per lo stoccaggio della spazzatura che
sommerge Napoli. Occupato anche un tratto della ferrovia Cumana a
Pianura.

In serata, dopo un apparente rasserenamento del clima, con cinque mezzi
della polizia di Stato lasciati passare per permettere di dare il
cambio ai poliziotti che si trovano sul sito dalla notte scorsa, la
situazione si è fatta nuovamente carica di tensione. Lo
schieramento di alcuni agenti muniti di casco e scudi protettivi ha
agitato i presidianti, che hanno risposto con il lancio di alcuni
petardi. Poi quattro bus dell’Anm (Azienda napoletana mobilità)
con le ruote forate sono stati piazzati dai manifestanti alla rotonda
Don Giustino Ruzzolillo, all’altezza di via Padula, paralizzando il
traffico in entrata e in uscita dal quartiere.



Tempi e scenari.
La
discarica resterà aperta almeno fino al 2009, e comunque
chiuderà in coincidenza con l’ultimazione del termovalorizzatore
di Acerra. Il prefetto di Napoli ed ex commissario per l’emergenza,
Alessandro Pansa incontrerà al più presto rappresentanti
dei cittadini di Pianura per "rassicurarli sulla nostra volontà
di dare interventi compensativi, come abbiamo già fatto a
Serre".

"La discarica – aggiunge – era l’unica soluzione per fare uscire Napoli
dall’emergenza e renderla autonoma. L’idea di usare Pisani era
già nata in precedenza, quando sono cominciate le prime
difficoltà nell’allestimento dei siti di stoccaggio. La goccia
che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura di
Lo-Uttaro, e poi di Taverna del Re".

La reazione dei manifestanti.
"Mancano ancora fogne, strade, illuminazione. Ritornare pure a essere
uno sversatoio, dopo 40 anni di accumulo, è davvero un
fallimento per tutti, politica compresa", attacca Fabio Tirelli,
Rifondazione, presidente della municipalità di Pianura. E’ il
quartiere più ampio di Napoli, oltre 11 chilometri quadrati.
Conta oltre 58mila abitanti, venuti qui negli anni della espansione a
nord della città. All’inizio del 1996 fu chiusa la discarica, la
più grande in tutta la Campania. Sembrava una decisione
definitiva. Invece da stamani sono iniziati i lavori per la riapertura.
Il quartiere reagisce con furia sotto lo sguardo preoccupato di decine
di agenti che presidiano la zona con molti mezzi e unità
attrezzate anti sommossa.

Sei pompieri feriti.
La gente continua a dare fuoco ai cumuli di spazzatura. I vigili del
fuoco hanno contato a Napoli e provincia 90 interventi in 12 ore, da
ieri sera a mezzogiorno. A Poggioreale, sei vigili del fuoco sono
rimasti feriti, uno dei quali è stato costretto al ricovero
perchè mentre spegnevano un incendio sono esplosi dei petardi
mischiati tra i rifiuti.



IL VIDEOLE FOTO



IL SONDAGGIO: L’ESERCITO SI O NO?




Sit-in a Cercola.
A Napoli oggi si prevedono oltre 2.000 tonnellate di spazzatura non
rimossa. Un disastro. Un presidio con una cinquantina di persone
è stato organizzato davanti ad un’altra discarica, quella del
comune di Cercola. I manifestanti impediscono l’ingresso degli operai.
"Non li faremo entrare. Stamattina – spiegano – è venuto sul
posto anche il commissario straordinario al quale abbiamo manifestato
le nostre preoccupazioni e non abbiamo consentito ai camion di entrare
nel sito". La discarica è chiusa ma le autorità
vorrebbero riaprirla per risolvere l’emergenza. "Bugie", assicurano i
contestatori. "Il sito di 1.500 metri quadrati potrebbe ospitare la
spazzatura di una sola giornata e non risolverebbe il problema".

Rischio sanzioni Ue. Di fronte all’emergenza rifiuti, l’Unione europea
ha fatto la voce grossa. "Nei prossimi giorni valuteremo se prendere
nuove decisioni e adottare nuove misure", ha detto Barbara Helfferich,
portavoce del commissario Ue all’Ambiente. L’Unione aveva già
avviato nel giugno scorso l’iter per una procedura di infrazione a
carico dell’Italia, inosservante delle direttive comunitarie sullo
smaltimento rifiuti. Il 7 gennaio, data in cui si riunirà
l’esecutivo europeo, potrebbe partire alle volte di Roma una sorta di
ultimatum prima del ricorso davanti alla Corte di giustizia europea,
organismo deputato eventualmente a comminare sanzioni nei confronti
dell’Italia.

 

 

fonte

la repubblica 

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