VERSO IL 2 FEBBRAIO..MANIFESTAZIONE NAZIONALE A COSENZA

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 Il processo al
"Sud Ribelle", la farsa che vede coinvolti 13 attivisti di movimento accusati
di aver tentato di "sovvertire violentemente l’ordinamento economico
costituito", sta per volgere al termine.

Questo processo
appartiene al grande filone di provvedimenti giudiziari che, a partire dai
fatti di Napoli e Genova nel 2001, mirano a colpire in maniera repressiva le
diverse anime dei movimenti e puntano a ridimensionare smisurati soprusi e
gravi responsabilità: i pestaggi nella scuola Diaz, le sevizie nelle caserme
Raniero e Bolzaneto, le cariche brutali e l’uso di armi da fuoco fino
all’assassinio di Carlo Giuliani
.

In un’Italia
sempre più allo sbando, in cui le contraddizioni del neoliberismo si acuiscono
ogni giorno di più, provocando forme di ribellismo e di straordinarie mobilitazioni
contro la precarizzazione e la mercificazione della vita, per la difesa dei
territori, dei beni comuni, della salute, della dignità di tutte e tutti, la
risposta del potere è sempre la stessa: reprimere chi osa alzare la testa!

Dopo
gli oltre cento anni di carcere inflitti dal Tribunale di Genova ad altri 24
attivisti, la sentenza cosentina, attesa per fine gennaio, potrebbe
incrementare il fardello delle pene per chi, oggi, continua a lottare per il
riconoscimento dei diritti dei più deboli, degli emarginati, dei lavoratori.

Anche se dietro
il banco degli imputati siederanno soltanto 13 compagne/i, questo processo,
ancora una volta, riguarda tutte/i perché sotto accusa è la libertà di
opinione, il diritto a ribellarsi alle prevaricazioni, alla corruzione, alle
mafie, alla violenza, il nostro sacrosanto diritto a contare e non essere solo
numeri.

Per questo
dobbiamo nuovamente scendere in piazza a Cosenza il 2 febbraio per una grande
manifestazione, contro la repressione, per le libertà, per la giustizia
sociale.


In vista di
questa manifestazione, sabato 12 gennaio alle ore 18.00, incontro pubblico
presso il c.s.o.a. "Cartella".

Oltre gli
imputati Francesco Cirillo e Claudio Dionesalvi, interverranno attivisti del
Coordinamento Liberi Tutti e di Supporto Legale. Durante l’iniziativa sarà
proiettato il video "La nuova inquisizione", documentario sull’inchiesta al
"Sud Ribelle".


Saranno anche
raccolte le adesioni per il pullman!!

 

 

APPELLO ALLA MANIFESTAZIONE E ADESIONI:

  Erano passati pochi giorni dalla manifestazione di un milione di
persone contro la guerra in Iraq che aveva concluso il Forum Sociale
Europeo di Firenze, una delle più importanti esperienze di
partecipazione democratica realizzate nel nostro paese.
La notte del 15 novembre 2002 venti persone che erano state fra gli
organizzatori di quel Forum furono arrestate dai reparti speciali dei
ROS e dei GOM. Ad altri cinque furono notificati gli arresti
domiciliari. Quarantatre persone finirono indagate nel filone di
inchiesta. Le irruzioni di uomini armati fino ai denti e con il volto
coperto terrorizzarono molte famiglie a Cosenza, Napoli e Taranto.
Tredici persone furono rinviate a giudizio, accusate di aver voluto
"sovvertire violentemente l’ordine economico costituito nello stato"
per essere stati fra gli animatori delle grandi manifestazioni di
popolo in occasione del vertice OCSE di Napoli e del G8 di Genova nel
2001.
Quel processo, iniziato il 2 dicembre 2004 presso la Corte di Assise
di Cosenza, è alle sue battute finali. La requisitoria del Pubblico
Ministero è prevista per il 23 gennaio, e poco dopo sarà emessa la
sentenza.
Solo un mese fa il Tribunale di Genova ha comminato più di un secolo
di carcere a ventiquattro manifestanti. Sono stati inflitti fino a 11
anni di carcere utilizzando reati da codice di guerra come l’accusa di
"devastazione e saccheggio".
Al contrario, nessuno ha pagato per le inaudite violenze compiute
dalle forze dell’ordine sui manifestanti a Genova, giudicate da
Amnesty International la più grave violazione dei diritti umani in
Europa dal dopoguerra.
Nessuno dei dirigenti responsabili ha dovuto rendere conto degli
errori ed orrori commessi: al contrario, sono stati tutti promossi. I
processi per la macelleria della Diaz e le torture a Bolzaneto si
avviano alla prescrizione per decorrenza dei termini. L’omicidio di
Carlo Giuliani è stato archiviato senza un processo. Il Parlamento ha
respinto la richiesta di istituzione di una Commissione di Inchiesta.
Al contrario, gli imputati di Cosenza rischiano pene severissime.
Ancora una volta c’è bisogno di difendere la dignità calpestata del
nostro paese e le garanzie democratiche -nel sessantesimo della
Costituzione. Una volta ancora bisogna pretendere verità e giustizia
sui fatti di Genova, e difendere il diritto a costruire un "un altro
mondo possibile".
Il nostro paese è pieno di lotte, vertenze nazionali e locali,
resistenze e proposte per i diritti umani, sociali, civili, politici,
ambientali, per la difesa dei beni comuni, contro la guerra e il
riarmo. L’attivismo civile e la mobilitazione sociale dovrebbero
essere considerati una risorsa di questo paese.
Al contrario, questi conflitti finiscono sotto processo e tante
persone rischiano di vedersi rovinata la vita per il loro impegno
sociale. Crediamo sia necessario allargare la riflessione, la
solidarietà e l’iniziativa unitaria di fronte ai segnali di una
deriva securitaria e repressiva contro ogni forma di diversità e di
dissenso.
Agli imputati di Cosenza viene contestato di essere protagonisti
attivi del movimento altermondialista e delle lotte per il
cambiamento, attività che viene quindi considerata sovversiva e
cospirativa.
Questo processo riguarda perciò fino in fondo tutti coloro che
credono doveroso impegnarsi per una società e un pianeta più giusti
e che vogliono per tutti e per tutte il diritto ad agire, ad opporsi,
a praticare e vivere alternative. E’ tempo di tornare a Cosenza da
ogni parte d’Italia, come facemmo il 23 novembre del 2002 protestando
insieme a tutta la città.
Costruiamo insieme una nuova grande manifestazione a Cosenza sabato 2
febbraio
per liberare chi è sotto processo da accuse inaccettabili.
DIFENDIAMO IL DIRITTO A VOLER CAMBIARE IL MONDO
Le adesioni collettive e individuali vanno inviate a:

liberitutti@inventati.org [1]
WWW.COSENZA2FEBBRAIO.ORG [2] __

Links:
——
[1] mailto:liberitutti@inventati.org

http://www.cosenza2febbraio.org/

 

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