ll 12 febbraio dello scorso anno gli organi di repressione dello
stato, con l’operazione “Tramonto”, avevano portato
in carcere 14 militanti comunisti con l’accusa di associazione
sovversiva e banda armata con finalità di eversione
dell’ordine democratico. Si sono aggiunti successivamente altri 3
arresti; tutti i compagni in carcere sono sottoposti al regime di
Elevato Indice di Vigilanza. Nonostante le evidenti crepe del castello
accusatorio, con l’abuso del carcere preventivo, 8 compagni sono
tuttora in carcere, tra essi Davanzo Alfredo, attualmente detenuto nel
carcere di Cremona e da un anno, illegalmente, in totale isolamento.
Trattamento questo riservato anche a Scantamburlo Andrea, riarrestato
lo scorso novembre mentre si trovava agli arresti domiciliari.
Alla barbara tortura dell’isolamento si aggiungono continue
vessazioni arbitrarie come il blocco della posta di controinformazione
politica e la censura per Bortolato Davide e Vincenzo Sisi.
I compagni agli arresti domiciliari possono incontrare solo pochissimi
parenti stretti e, per assurdo, non possono scrivere e ricevere
corrispondenza, cosa che in carcere gli era permessa mentre, a Toschi
Alessandro, è stata negata la possibilità di andare a
lavorare nonostante abbia una figlia piccola da mantenere. Nonostante
tutti i tentativi di piegare e diffamare i compagni essi, a un anno di
distanza dall’ arresto, resistono e difendono con orgoglio la
loro identità ricevendo grande solidarietà in particolare
dai compagni di lavoro visto che molti di essi sono operai e delegati
sindacali strappati al loro posto di lotta.
La violenza ingiustificata delle condizioni del “carcere
duro”, le pesatissime condanne emesse negli ultimi processi per
reati politici che si susseguono numerosi e veloci, le continue
inchieste, gli attacchi repressivi contro comunisti, anarchici,
avanguardie del movimento di classe e antimperialista e contro chi
esprime solidarietà ai prigionieri sono la risposta di uno stato
di guerra contro chi si oppone alle sue politiche di morte. Sono
politiche asservite agli interessi della borghesia imperialista che per
far fronte alla sua crisi produce guerra e devastazione sia sul fronte
esterno che su quello interno.
Il governo italiano, anche se in crisi, ha trovato il tempo e il denaro
per rifinanziare la missione in Afghanistan, ma si è dimenticato
di occuparsi della strage continua nei posti di lavoro e del volere
della maggioranza dei lavoratori e delle masse popolari che reclamano
più salario, più servizi sociali e migliori condizioni di
vita e non spese militari. Inoltre, di fronte al crescente dissenso
popolare, risponde con l’uso dell’esercito come sta succedendo contro il popolo campano.
Noi diciamo che il processo contro i compagni arrestati il 12 febbraio
2007 è un processo politico perché vuole annichilire ogni
idea di cambiamento rivoluzionario della società di barbarie e
morte che il capitalismo ha prodotto. L’accanimento contro i
compagni arrestati, la campagna massmediatica di diffamazione, le
enormi spese per l’inchiesta, il modo e i tempi in cui è
stata condotta, i reati che sono stati usati (figli del codice fascista
Rocco) lo dimostrano ampiamente.
Invitiamo tutti a tenere alta la solidarietà e a mobilitarsi per
una presenza di massa alla prima udienza del processo che si
terrrà a Milano il 27 marzo 2008.
parentieamici@libero.it
per la solidarietà c.c.p. n° 80152077 intestato a:
Gli indirizzi aggiornati
dei compagni arrestati il 12-02-07:
Casa Circondariale – Via delle Macchie 9 – cap. 57124 Livorno (LI):
LATINO CLAUDIO
Casa di Reclusione – Via Nuova Poggioreale 177 – cap. 80143 Napoli Poggioreale (NA):
GAETA MASSIMILIANO
Casa Circondariale – Via Enrico Albanese, 3 – cap. 90139 Palermo Ucciardone (PA):
TONELLO ANDREA
Casa Circondariale di Piacenza – Via delle Novate 65 – cap. 29100 Piacenza:
BORTOLATO DAVIDE
Casa Circondariale di Cremona – Via Palosca 2 – cap. 26100 Cremona:
DAVANZO ALFREDO
Casa Circondariale di Cuneo – Via Roncata 75 – cap. 12100 Cuneo:
SISI VINCENZO
Casa Circondariale di Vercelli – Via Del Rollone 19 – cap. 13100 Vercelli:
GHIRARDI BRUNO
Casa Circondariale – Via Casale 50/A – cap. 15040 San Michele, Alessandria:
TOSCHI MASSIMILIANO
Casa Circondariale – Corso Vercelli – cap. 165 -10015 Ivrea (TO)
SCIVOLI SALVATORE
Casa Circondariale “San Vittore” – Piazza Filangeri 2 – cap. 20123 Milano (Mi)
MAGON MICHELE
SCANTAMBURLO ANDREA
Per inviare telegrammi da un numero telefonico fisso: 186.
per la solidarietà c.c.p. n° 80152077 intestato a: Associazione solidarietà parenti e amici