I lavori del G8 coperti dal segreto di Stato

da La Nuova Sardegna 22/03/2008

di Guido Piga

Prodi firma l’ordinanza che comprende gli appalti e la deroga al piano paesaggistico

LA MADDALENA. Sulle opere per il G8 arriva il segreto di Stato. Ieri
Romano Prodi ha firmato un’altra ordinanza, sarà pubblicata oggi sulla
Gazzetta ufficiale. Guido Bertolaso, commissario straordinario
dell’evento, avrà maggiori poteri. Soprattutto sugli appalti per
l’arsenale e l’ospedale militare, su come verranno fatti i lavori, su
chi li farà e come, su chi fornirà materiali e servizi. Molte le
deroghe alle leggi statali e regionali.
Quello di apporre il segreto è un atto necessario e motivato. Il
presidente del consiglio Prodi ha esteso a tutti i lavori del G8,
comprese le forniture e i servizi, la «qualificazione di riservatezza e
segretezza». E lo ha fatto spiegando che tutto deve essere fatto con la
«massima sicurezza», soprattutto per la presenza dei più importanti
leader politici del mondo. E, altro particolare fondamentale, con la
«somma urgenza».

Il G8 alla Maddalena è tra poco più di un anno, non è più possibile
perdere tempo. In ballo c’è l’immagine dell’Italia, chiamata a dare
prova di grandi capacità organizzative e, anche, a riscattare la
pessima prova dell’ultimo vertice organizzato a casa propria: quello
tragico del luglio 2001 a Genova.
Dunque pieni poteri a Bertolaso ma, passaggio politicamente rilevante,
sempre usati d’intesa con il presidente della Regione. Su questo non ci
sono incertezze: anche nell’ordinanza pubblicata oggi sulla Gazzetta
Ufficiale, è riconosciuto il ruolo di primo piano affidato a Soru per
l’imponente riconversione economica e sociale che cambierà la faccia
della Maddalena.
«Ma, attenzione – fanno sapere da palazzo Chigi e dallo staff di
Bertolaso – la segretezza non vorrà dire assenza di informazione. Anzi,
Bertolaso vuole dare la massima pubblicità a tutti gli atti che
prenderà». Dopo ogni decisione, ci sarà la comunicazione ufficiale. Un
segnale di trasparenza che vuole essere, insieme all’ecosostenibilità,
la cifra caratterizzante del G8.

La segretezza con cui Bertolaso potrà operare è prevista dal codice
sui contratti pubblici. Quando di mezzo c’è la sicurezza dello Stato,
opere, servizi e forniture possono essere eseguiti in deroga. Non ci
sarà pubblicità sugli appalti per la riconversione dell’arsenale,
dell’ospedale militare, della caserma Faravelli e delle officine Sauro.

Bertolaso potrà fare una «gara informale», invitando a presentare le
loro proposte almeno cinque importanti imprese. Una di queste, o un
consorzio di queste, avrà il ruolo di general contractor: in Italia è
una qualifica che hanno solo 23 aziende, tra queste Impregilo e
Astaldi, le prime due nel settore delle costruzioni. Il general
contractor avrà la responsabilità di realizzare le opere nei tempi
previsti (anticipando i soldi), facendo ricorso ai subappalti. Una
possibilità che apre le porte alla partecipazione delle imprese
maddalenine e sarde in generale.

Bertolaso, però, non farà le cose da solo. Sarà affiancato da una
"struttura di missione" che lavora sotto la direzione della presidenza
del consiglio e, per i casi specifici, sotto la guida della protezione
civile. Ma la nuova ordinanza, che amplia quella firmata da Prodi nel
novembre del 2007, prevede anche un’altra figura cui il commissario
straordinario potrà fare ricorso: quella del soggetto attuatore. E’ un
ruolo-chiave: dovrà seguire le procedure per l’affidamento dei lavori,
dei servizi e delle forniture, la stipula dei contratti, la direzione
dei lavori e il controllo della spesa pubblica. Avrà a sua volta il
potere di derogare alle leggi statati (in primis quella sui contratti
pubblici) e regionali. Alcuni esempi. Non dovrà seguire le norme che
disciplinano la posa di cavi e la realizzazione di condotte, il
trasporto dei rifiuti, la realizzazione di impianti di smaltimento. E
così avverrà anche per la valutazione d’impatto ambientale. Si farà su
tutte le opere, è bene rimarcarlo. Verranno accorciati solo i tempi
della procedura, che saranno ridotti della metà. Ma, vista la «somma
urgenza», Bertolaso (o il soggetto attuatore) potrà comunque affidare i
lavori senza la valutazione, imponendo poi al general contractor le
«prescrizioni che dovessero essere impartite a
seguito della compiuta valutazione d’impatto ambientale». Questo
permetterà al commissario di mantenere gli impegni presi: i cantieri
per il G8 apriranno il 1° aprile.

A essere derogato sarà anche il piano paesaggistico regionale.
Bertolaso potrà non tenere conto di una serie di articoli,
dall’attuazione del piano alla disciplina transitoria, per finire con
le prescrizioni sui "manufatti storico culturali". Ma, l’ordinanza è
chiara, lo dovrà fare in «raccordo con il presidente della Regione
autonoma della Sardegna». Il G8 non violerà lo statuto speciale, semmai
– è il caso del trasferimento dei beni dallo Stato – ha contribuito
enormemente a farlo applicare. E infatti, a parte tutte le altre opere
pubbliche che saranno inserite nelle ordinanze di Bertolaso, come
l’allungamento della pista dell’aeroporto di Olbia dopo il 2009, Soru
ha ottenuto ciò che voleva per un bene strategico: il comprensorio di
Punta Rossa, a Caprera, diventerà un centro di ricerca e sviluppo sulle
specialità ambientali e artistiche della Sardegna.

Ma il G8 sarà una grande opportunità pure per ingegneri e
architetti: una decina, sotto i 35 anni, potranno partecipare a un
concorso per l’assunzione nella pubblica amministrazione, per un anno.
Staranno a contatto con Boeri e Cucinella. Una bella scuola.

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