NAZIROCK, L’ANTIFASCISMO E IL 25 APRILE

 

 

HO COMPERATO IL LIBRO E IL DVD.

LO CONSIGLIO DAVVERO A TUTTI GLI ANTIFASCISTI E LE ANTIFASCISTE PERCHE’ E’ DAVVERO BEN FATTO..FA VENIRE I BRIVIDI AD ASCOLTARE ALCUNE COSE DI QUELLE MERDE FASCISTE.

MAGARI SAREBBE DA PROIETTARE DAVVERO NEI CENTRI SOCIALI, NEGLI SQUAT E NELLE LIBERE ASSOCIAZIONI ASSIEME AL BEL DOCUMENTARIO FATTO DAI COMPAGNI E DALLE COMPAGNE BRESCIANE "RATTI NERI"

 

3 Aprile – I PARTIGIANI
DIFENDONO NAZIROCK

di Claudio Lazzaro

Purtroppo Nazirock non si potrà vedere al cinema. Sono un
po’ abbacchiato. Ma oggi è successa una cosa che mi
ha commosso e che ripaga di tutto. Mi ha chiamato Massimo Rendina,
il presidente dell’Associazione partigiani, ha 86 anni, sta
in ospedale a curarsi il secondo infarto, la voce sofferente, mi
ha detto che l’Anpi si assume le spese legali per la difesa
del mio film e che lo proietteranno il 25 aprile, a Roma,  alla
Casa della Storia e della Memoria. Mi son trovato gli occhi umidi.

Sentire un vecchio, che nel suo letto
d’ospedale
ha ancora ha voglia di battersi, e metterlo a confronto coi tanti
che non sono mai disposti a rischiare, niente.

Come forse avete letto, i legali
di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, che si dichiara diffamato
dal mio documentario, sono riusciti a spaventare i gestori del
Cinema Politecnico Fandango a Roma e dell’Anteo
a Milano. La minaccia, esplicita nella diffida inviata dai legali, è quella
di chiedere agli esercenti  il risarcimento dei danni materiali
e morali. Poi c’è una minaccia non dichiarabile, che
però viene percepita dagli esercenti: la paura dei danneggiamenti
e delle spedizioni punitive.

L’Associazione dei partigiani lancia una doppia sfida: non
solo proietta in pubblico il film, nel giorno della Liberazione,
ma se ne assume in qualche modo la responsabilità morale e
giuridica.

Massimo Rendina ha visto Nazirock.
Il film gli è piaciuto.
Devo dire, per rispondere alle accuse di Roberto Fiore, che anche
un intellettuale apprezzato dalle destre, come Massimo Fini (che
lo avrebbe presentato all’anteprima milanese) ne dà un
giudizio estremamente positivo: “Molto equilibrato”,
mi ha detto, “è un film che ha il coraggio di ascoltare
quelli che la pensano in modo diverso”.

Nazirock da oggi si trova in libreria,
distribuito da Feltrinelli Real Cinema. Ma solo uscendo nei cinema
avrei potuto raggiungere tanti di quei ragazzi che non hanno l’abitudine ai libri. Proprio
quelli che possono cadere più facilmente nella trappola dei
falsi miti. Per questo Forza Nuova, che ha notevoli disponibilità economiche,
decide di esercitare il suo potere d’interdizione. Basato su
cosa? Semplicemente su una minaccia. Se poi Forza Nuova perderà la
causa, dopo le elezioni, che importa? Avrà ottenuto il suo
scopo: tenere lontano dal mio film i suoi potenziali elettori.

Io spero che Roberto Fiore abbia
sbagliato i suoi calcoli. Ma penso una cosa: ci vorrebbe più coraggio. In questo caso difendere
la libera circolazione di un film significava, molto semplicemente,
difendere la propria libertà.

Nel film, al raduno annuale di Forza
Nuova, vedi un grande striscione che  chiede “PIU’ NAZIFASCISMO”. Alle prossime
elezioni Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova, corre da solo,
ma fino a ieri stava nel cartello delle destre, guidato da Alessandra
Mussolini, di cui faceva parte anche Luca Romagnoli, quello che afferma
di  non avere alcun  mezzo per poter affermare o negare
l’esistenza delle camere a gas.  Fiore adesso corre da
solo, ma la Mussolini è in squadra con Berlusconi,  e
Romagnoli con la Santanchè.

Però di queste
cose non si parla. Proprio ieri un collega, che mi aveva fissato
un’intervista televisiva, ha chiamato
per cancellare l’appuntamento: “Ne parliamo dopo le elezioni”.
Stessa telefonata da un conduttore radiofonico, nel nome della par
condicio.

Cosa voglia dire par condicio ormai
non lo capisce più nessuno.
Ufficialmente era nata per tenere sotto controllo, giustamente, lo
strapotere televisivo di un leader politico. Poi si è trasformata
in una specie di bavaglio buono per tutti gli usi . Che adesso vuol
soffocare anche il cinema: “Non si può parlare di un
documentario che fa vedere i fascisti in azione e che mostra il loro
sdoganamento politico, se non possiamo far vedere contemporaneamente
un documentario in cui si mostra che i fascisti non sono poi così fascisti
e che nessuno si sognerebbe mai di portare al governo quelli che
negano l’esistenza delle camere a gas”.

Sto scherzando? Mica tanto. Tra fair play veltroniano, par condicio,
censure e autocensure, qui andiamo a votare senza sapere chi stiamo
votando. Vi pare bello?

Claudio Lazzaro

Articolo di Federico Capitoni – 3 Aprile 2008

Polemica sul film di Claudio Lazzaro
dedicato ai giovani neofascisti. Diffida del movimento di estrema
destra: le sale rinuncino a proiettarlo
Forza Nuova blocca "Nazirock"
"Montato ad arte per screditarci"

Il regista: "Speravo fosse punto
di partenza per un dibattito
molte persone stimate dalla destra avevano espresso consensi"

ROMA – "Sono triste perché pensavo che questo documentario
fosse un punto di partenza per un dibattito". Più che
rabbia Claudio Lazzaro, regista di Nazirock, documentario sui giovani
neofascisti, manifesta desolazione. Il film doveva essere proiettato
ieri in anteprima al cinema Anteo di Milano e dal 4 aprile, per due
settimane, al Politecnico Fandango di Roma. E invece da Forza Nuova è arrivata
una diffida che invita le sale a rinunciare alla programmazione.

I motivi si leggono nella raccomandata:
il film conterrebbe "immagini,
affermazioni, frasi, scene, ricostruzioni, gravemente diffamatorie
del movimento". Secondo l’addetto stampa della federazione romana
di Fn infatti, "il montaggio è elaborato ad arte per
screditarci, e il fatto che esca in piena campagna elettorale, rivela
intenzioni non proprio limpide".

Nazirock è uno spaccato del mondo neofascista italiano attraverso
la musica, i raduni, gli scontri, il look (l’unica persona coi capelli
lunghi che appare nel filmato è Alessandra Mussolini) dei
giovani che aderiscono all’estrema destra. "Tra l’altro – prosegue
Lazzaro – molte persone stimate dalla destra hanno espresso il loro
consenso. Massimo Fini doveva addirittura presentarlo con me a Milano".

Il colmo, per il regista, è che la diffida lamenti persino
l’assenza di un’autorizzazione per le esecuzioni di brani musicali: "Pretendono
la liberatoria per un cantante che incita alla violenza. Io sono
solo un testimone di quello che questi giovani dicono o cantano".

Niente film in sala dunque, ma la
copia in dvd resisterà.
Da oggi sarà in vendita presso le librerie Feltrinelli, film
più libro. "Il cinema – afferma Lazzaro – dovrebbe essere
uno spazio di libertà, mi dispiace che si preferisca annegare
il film nella censura basata sulle minacce".

Federico Capitoni

Articolo di Fabio Ferzetti del 3 Aprile 2008

Niente cinema per Nazirock – Il contagio
fascista tra i giovani italiani, il docufilm di Claudio Lazzaro
anticipato su queste pagine sabato scorso. Dopo l’affollatissima
anteprima di lunedì all’Apollo
11, Nazirock doveva infatti uscire domani al Politecnico Fandango,
mentre ieri era in cartellone all’Anteo, storico locale d’essai milanese.
Un modo per creare dibattito intorno a un film che sarà comunque
a giorni in libreria nel cofanetto Feltrinelli.
AI momemo però anteprima e uscita in sala sono annullate.
E bastata un’ingiunzione del segretario nazionale di Forza Nuova
Roberto Fiore, e del cantante Luigi Guerzoni, perché le sale
facessero dietrofront, forse nel timore di più immediate e
meno pacifiche ritorsioni. Secondo l’ingiunzione, Nazirock conterrebbe “immagini,
affermazioni. frasi, scene, ricostruzioni gravemente diffamatorie
del movimento Forza Nuova, attualmente impegnato nella compagna elettorale”
Quanto a Guerzoni, che lIel film intona canzoni inequivocabili durante
il meeting di Forza Nuova a Marta, vicino Viterbo, non avrebbe acconsentito "ad
essere successivamente trasmesso" (sic!). Il tutto in evidente
spregio al diritto di cronaca, perché lo striscione con la
scritta "Più nazifascismo" a Marta c’era e il fllm
non inventa o manipola nulla, si limita a lasciar parlare leader
e militanti della destra radicale.
Poco importa, si dirà, Nazirock uscirà in libreria.
Ma la manovra di Forza Nuova, sfacciatamente elettorale, è il
triste segno dei tempi. Non è certo il glorioso ma minuscolo
Politecnico a dar fastidio. È l’idea che il film circoli in
uno spazio libero e incolltrollato, aggregando persone diverse. La
vecchia sala cinematografica, incredibile a dirsi fa ancora paura.
Stai a vedere che è una buona notizia.

Fabio Ferzetti

Articolo di Roberto Rombi del 3 Aprile 2008

Le proiezioni del documentario di
Claudio Lazzaro, Nazirock, che avrebbero dovuto tenersi ieri sera
all’Anteo di Milano e domani
al Politecnico Fandango di Roma, sono state annullate. Una diffida
partita dagli avvocati di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ha
bloccato il film. “L’ho giudicato” dichiara Roberto
Fiore “un grave atto diffamatorio soprattutto in un periodo
di campagna elettorale in cui sono candidato come premier. Non ho
visto Nazirock ma ho raccolto molte informazioni e ho visionato il
trailer. E mi è bastato. È una sorta di collage dove
si mischiano immagini pretestuose. Compaio personalmente anche io
in un video che non è certo uno spot elettorale, è invece
una propaganda contro di me. Lo giudico scorretto e diffamatorio. È poi
singolare che il film sia stato girato due anni fa e venga fuori
solo adesso poco prima delle elezioni. Una vera bomba a orologeria”.
Il film comunque sarà da oggi in libreria distribuito in dvd
da Feltrinelli Real Cinema insieme al libro, una serie di saggi a
cura di Mario Capello, dal titolo Ho un cuore nero. Lo scopo di Nazirock è quello
di far vedere dall’interno l’estrema destra, conoscere
la sua musica, le celebrazioni e i rituali. Al centro del film la
manifestazione organizzata da Forza Nuova che si è svolta
vicino a Viterbo nel 2006 e che ha visto la partecipazione di militanti
da ogni parte d’Europa. “Avrei voluto raggiungere un
pubblico più popolare” si rammarica Claudio Lazzaro “non
solo quello delle librerie. Ho volutamente scelto il linguaggio del
rock per attirare i ragazzi e far vedere in movimento i raduni. La
sorpresa è stata scoprire che questi giovani sono dei bravi
ragazzi che hanno incrociato la mitologia sbagliata e questa è una
responsabilità collettiva, di tutta la società”.

Roberto Rombi

Articolo di e.d.b. del 3 Aprile 2008

Nazirock, il film documentario di
Claudio Lazzaro sulla destra neofascista italiana, non sarà proiettato questa sera al cinema Anteo
di Milano, nè, nelle prossime due settimane, al Politecnico
Fandango di Roma. A bloccare la proiezione della pellicola, prodotta
[*] da Feltrinelli Real Cinema (e che da oggi sarà regolarmente
in distribuzione nelle librerie della casa editrice), un’ingiunzione
del leader di Forza Nuova Roberto Fiore e del cantante dei “Legittima
Offesa” Luigi Guerzoni, che, ritengono il documentario diffamatorio “del
movimento Forza Nuova, attualmente impegnato nella campagna elettorale”.
Guerzoni, inoltre, afferma di non aver rilasciato alcuna autorizzazione
per la trasmissione dei brani musicali eseguiti al Campo d’azione
di Forza Nuova a Marta (Vt), luogo a cui Lazzaro aveva avuto libero
accesso.
Questioni che, essendo già oggetto di un’azione giudiziaria
sia civile che penale avviata dagli stessi nei confronti del produttore
e del regista, danno modo agli avvocati di Forza Nuova di diffidare
i cinema dalla proiezione. Lazzaro, già autore di Camice Verdi
(inchiesta sulle truppe leghiste, altra famiglia della destra italiana),
non ci sta: “Stanno cercando di estendere anche al cinema,
che forse era rimasto l’unico spazio di libertà, il
bavaglio della par condicio, che è nata per limitare lo strapotere
televisivo di Berlusconi. È un clima molto brutto e molto
triste”. Ma cos’è che ha indispettito gli esponenti
di Forza Nuova? L’avvocato Gianni Correggiari, vicesegretario
del movimento di Fiore e firmatario della richiesta, spiega: “Alcuni
accostamenti sono fuorvianti, come quello che lega la canzone Frana,
che tra l’altro è degli Erode, che non sono un gruppo
di destra ma di sinistra (… la canzone suona: “Frana la curva
frana, sulla polizia italiana! Frana, la curva frana, su quei figli
di putta…!” ndr.), e subito dopo sono montate le immagini
dell’assassinio dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti,
che non sono proprio la stessa cosa”.
Fatto sta che, salvo al Piccolo Apollo di Roma (che ha ricevuto la
lettera di diffida il 1 aprile, avendo già trasmesso la pellicola
il 31 marzo), il film (assieme al libro Ho il cuore nero) sarà distribuito
solo nel circuito Feltrinelli. “Al Politecnico Fandango – conclude
Lazzaro – mi hanno detto che non era stata solo la paura delle spese
legali a orientare la decisione, ma anche la paura di spedizioni
punitive, di danneggiamenti”.

e.d.b.

Articolo de il Manifesto del 3 Aprile 2008

È stata bloccata la proiezione del documentario Nazirock,
un viaggio, corretto, nella musica e nella cultura degli estremisti
neri, diretto dal regista Claudio Lazzaro, ex giornalista e già autore
di Camicie verdi, sull’humus della Lega. Il film doveva essere programmato
in alcune città italiane ma è stato fermato da una
diffida del fondatore di Forza Nuova, Roberto Fiore. Nazirock, distribuito
da Feltrinelli Real Cinema, da venerdì sarà in libreria
insieme al libro Ho il Cuore Nero, che raccoglie alcuni interessanti
contributi, tra gli altri, di Antonio Pennacchi e Furio Colombo. “Dato
che volevo raggiungere anche il pubblico più giovane – racconta
Lazzaro – il film era in programmazione anche al cinema: stasera
all’Anteo di Milano e, dal 4 aprile e per un paio di settimane, al
Politecnico Fandango di Roma. Tutto questo è stato cancellato
perchè è arrivata una diffida da parte dell’ufficio
legale di Forza Nuova. Fiore chiede che non si dia corso alla proiezione,
in quanto contenente immagini, affermazioni, scene, ricostruzioni
gravemente diffamatorie del movimento Forza Nuova, attualmente impegnato
nella campagna elettorale”. Nella diffida, riferisce ancora
Lazzaro, si afferma che Forza Nuova “sta agendo nei confronti
del produttore e del regista del filmato, civilmente e penalmente,
per ottenere il risarcimento dei danni materiali e morali, ivi compresi
quelli che potrebbero derivare dalla proiezioni in periodo elettorale” e
che “non ottemperando alla presente diffida, sarete ritenuti
responsabili delle lesioni arrecate”. “Al Politecnico
Fandango mi hanno detto – aggiunge il regista – che non era stata
solo la paura delle spese legali a orientare la decisione, ma anche
la paura di spedizioni punitive, di danneggiamenti”. Certo,
rivedersi su grande schermo, e risentirsi, può essere, a volte,
traumatico… Nel filmato si parte, infatti, dal Campo d’Azione,
il raduno annuale di Forza Nuova, che si è tenuto a Marta,
in provincia di Viterbo, nel 2006 (con la partecipazione di Andrea
Insabato, il nostro bombarolo nullatenente ma con le amicizie giuste,
o Luigi Ciavardini, condannato a 30 anni per la strage di Bologna)
e si raccontano, lasciadogli la parola e il palco, i gruppi hard
rock dai nomi decisivi come Hobbit, Intolleranza Razziale, 270bis
con dovizia di croci uncinate e antisemitismo.

 

 

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