Chiaiano, cresce la militarizzazione, non si fermano le proteste! Agnano si prepara a resistere (interviste)

Chiaiano, cresce la militarizzazione, non si fermano le proteste! Agnano si prepara a resistere (interviste)

|Napoli, 27 giugno 2008| Una settimana calda quella napoletana, iniziata con l’annuncio del sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, continuata con la conferenza stampa del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. Dal governo è arrivata la conferma dell’individuazione di Chiaiano come loco dove costruire una discarica da 500mila tonnellate di monnezza, dal Comune è stata indicata la scelta del sito da adibire ad inceneritore del napoletano. Un tratto comune ha accompagnato questi due annunci: l’interessata trasversalità (politica e mediatica) nel presentare i due progetti come pacificati ed innocui, La Repubblica di Napoli titolava "Chiaiano accetta la discarica" e la Iervolino si presentava dinnanzi alla stampa sostenendo la non pericolosità degli inceneritori.. Le popolazioni campane non si sono ovviamente prestate a questo gioco, tornando in piazza e preparando l’opposizione.
______________________________________________

CHIAIANO: UN CORTEO DI 139 AUTO BLOCCA LA TANGENZIALE!

La risposta dei cittadini di Chiaiano, Mugnano, Marano, non si è fatta attendere: dopo l’annuncio del sottosegretario Bertolaso sono stati fatti blocchi stradali alla rotonda Titanic, è stato occupata la sede dell’VIII municipalità di Napoli. Il governo ha ribadito come il sito da adibire a discarica verrà presidiato non solo dalle forze dell’ordine, ma anche dall’esercito: per il momento, quel a cui Chiaiano sta assistendo è una crescente militarizzazione del territorio da parte delle forze dell’ordine, delle cave come delle strade, con uomini e mezzi. I manifestanti a questo han risposto rinforzando le molteplici barricate presenti da mesi lungo le strade, via Cupa del Cane è praticamente ostruita al passaggio di mezzi. Inoltre, il comitato in difesa delle cave di Chiaiano ha messo in campo una riuscita e comunicativa azione di protesta contro la conferma del sito nella giornata di mercoledì: 139 auto, ad una velocità di 20 km/h, hanno formato un corteo lungo la tangenziale che collega Pozzuoli a Napoli, bloccandola per ore, mandando in tilt la circolazione partenopea per dimostrare che effetti avrebbe il traffico cittadino con i 139 autocompattatori che dovrebbero passare quotidianamente lungo le arterie di comunicazione dirette alle cave di Chiaiano.
______________________________________________

AGNANO: PRIMI PRESIDI ED ASSEMBLEE CONTRO L’INCENERITORE!


Individuato il sito dove è previsto sorga l’inceneritore per la provincia di Napoli: nel quartiere di Agnano, tra Bagnoli e Fuorigrotta, nella sede dell’ex spaccio Nato. Un quartiere già appesantito dai disastri strutturali creati in passato, alimentato da decenni da promesse di rilancio del quartiere. Zona fortemente popolata, roccaforte operaia, figlia della vita e delle lotte all’Italsider di Bagnoli. Negli ultimi anni era sembrato che per il quartiere fosse in cantiere una riqualificazione, finora tentato attraverso la costruzione/ristrutturazione di infrastrutture da utilizzare per gli "eventi napoletani". Zona ad alto rischio sismico, oltre che collocata alle pendici della solfatara, vulcano ancora attivo. Nonostante tutto ciò, il sindaco Iervolino ha indicato Agnano come quartiere predisposto ad accettare l’inceneritore.. facendolo, tra l’altro, sfacciatamente, ciò negando ogni rischio per le aree limitrofe al termovalorizzatore.. Le popolazioni di Agnano, Bagnoli e Fuorigrotta hanno già fatto arrivare il loro niet: subito dopo l’annuncio del Comune si sono svolte assemblee, presidi e blocchi, vi sono stati già i primi segnali di mobilitazione, in preparazione di un’opposizione forte e determinata contro l’ennesimo strumento di morte.

ascolta/scarica l’intervista con Massimo
del comitato dell’Assise di Bagnoli e della Rete Campana Salute e Ambiente

This entry was posted in movimento e manifestazioni. Bookmark the permalink.