Emiliano è libero, la verità non si arresta!

D’improvviso la notizia, una bellissima notizia, finalmente, dopo tante menzogne, dopo tante mistificazioni. Emiliano è libero!
Libero e con noi, dopo un mese di arresti domiciliari, ingiusti oltre che insopportabili. È libero dopo che la verità è stata rovesciata, dopo che l’aggressione messa in atto dai neofascisti di Forza Nuova lo scorso 27 maggio è stata trasformata in una rissa, nessuna distinzione tra aggressori e aggrediti. Emiliano e noi tutti assieme a lui riconquistiamo la libertà dopo aver risposto in tante e in tanti alle accuse ingiuste e alle operazioni vigliacche di parte della stampa.
A partire dal 27 maggio, l’università la Sapienza è stato luogo ricco di solidarietà, partecipazione, determinazione, coraggio. Il 29 maggio un corteo di oltre 2000 studenti ha vigilato attorno all’università dichiarando Forza Nuova soggetto non gradito. Giovedì 19 giugno, al seguito del giudizio del tribunale del riesame, migliaia di studenti e decine di artisti sul palco hanno chiesto libertà per Emiliano e verità per i fatti della Sapienza.
Un’anomalia, la Sapienza, che non vuole essere normalizzata, luogo aperto alle pratiche di libertà ma ostile agli integralismi e alla xenofobia neofascista. La difesa di Emiliano parla di una battaglia di verità che non si ferma: non c’è alcun discorso sul pluralismo che tenga, ci sono discorsi e pratiche che l’università respinge, che il corpo vivo degli atenei rifuta!
Per chi vuole ridurre al silenzio gli studenti, le esperienze di autogestione e di autoformazione, per chi vuole trasformare un agguato in uno scontro tra bande, la nostra risposta è chiara: l’università è il sapere sono spazi di libertà!
In questo senso abbiamo deciso di essere in tante e tanti mercoledì mattina (2 luglio) presso il tribunale di P. Clodio che a partire dalle 9:30 ospiterà la prima udienza del processo che vede coinvolto tanto Emiliano, quanto Giuseppe. Saremo lì, a partire dalle 11:00 (l’appuntamento all’università è alle ore 10, di fronte alla facoltà di Lettere), per chiedere verità, per respingere le menzogne!
Rete per l’Autoformazione ─ Roma
Esc, atelier occupato
This entry was posted in repressione e carcere. Bookmark the permalink.