Come bestie. Report alternativo della giornata di ordinaria follia tra Napoli e Roma

Pubblichiamo un report sulla tasferta dei tifosi
napoletani a Roma nella prima giornata di Campionato. I media main
stream ci raccontano di atti di teppismo da parte degli ultras del
Napoli, arrivando addirittura ad inventarsi di sana pianta rapine,
aggressioni e minacce a cittadini inermi. Ma la realtà e’ ben diversa.
Oltre 3000 persone munite di biglietto della partita e biglietto del
treno, sono state trattate come bestie in una giornata di follia.
Minacce continue, arresti arbitrari, cariche senza alcun motivo,
migliaia di persone ammassati in autobus e treni. Tutto questo grazie
alla rigidità di Trenitalia ed alla stupidità dei Questori (quello di
Napoli e quello di Roma), assolutamente incapaci di gestire un evento
sportivo di grandi dimensioni come quello di Roma – Napoli.

Appuntamento alle ore 8.00 stazione centrale, la partita è alle 15.oo,
la cosa non mi sorprende affatto: chi come me ha frequentato le curve
sa cos’è un gruppo, sa quanto e difficile organizzare una trasferta.
Roma non è come le altre, si sa che si deve fare qualche sacrificio in
più e anticipare se è possibile anche gli imprevisti di un esodo di
3600 napoletani verso la capitale.
Quando scendo di casa ho in
tasca solo il biglietto per il settore ospiti (stadio Olimpico ingresso
50/52) e qualche soldo per comprare il biglietto del treno, si perché
anche se Trenitalia continua ad aumentare le tariffe, troppo care per
le mie tasche di giovane precario, e di treni speciali non se ne fanno
più, questa volta è diverso.
I gruppi organizzati e i tifosi
napoletani si giocano la possibilità di poter vedere la loro squadra
anche in trasferta, il Viminale ha dato una possibilità e nessuno vuole
rimanere a casa la domenica davanti alle squallide telecronache di sky
o di mediaset premiun. Il treno sembra la soluzione migliore perché
garantisce la sicurezza di tutti, a Roma ci aspettano da tempo e
conoscendo i rapporti che ci sono tra le curve romane e la Questura non
ci fidiamo di arrivare in auto, troppo facile la possibilità di un
agguato isolato, la situazione diverrebbe incontrollabile .
Verso
le 9.00 ci dirigiamo tutti verso il binario da cui deve partire il
nostro treno, tutti biglietto alla mano, ma è una bolgia. Il cordone di
polizia ci stringe in una pressa, e il caldo fa il resto, quando un
ragazzo si sente male la pazienza sembra finire. E’ un’ora che siamo li
uno addosso all’altro aspettando di salire, la folla spinge e il
cordone di polizia si rompe. Saliamo sul treno che già è pieno di suo,
oggi c’è il rientro dalle vacanze, chiediamo scusa alle persone per il
disagio ma siamo persone normali anche noi e abbiamo diritto di
viaggiare, se qualcuno vende 3600 biglietti per un evento sportivo di
quella portata dovrebbe anche prevedere uno spostamento in massa?!
Invece tutto sembra tranne che di trovarsi in un paese civile, e mentre
i dipendenti di Trenitalia invitano le persone che non sono dirette
allo stadio a trovare un’altra soluzione noi ce ne stiamo per più di
due ore ammassati come bestie a più di 40 gradi nei vagoni senza poter
bere e senza aria.
Quando il treno parte sono le 12.30, e già si
capisce che perderemo di sicuro il calcio d’inizio. Ma prendiamo
coraggio almeno arriveremo a destinazione, con noi si è trattenuta
anche una coppia di anziani di Castellammare di Stabia che nonostante i
consigli del capotreno di trovare una soluzione diversa, rimangono sul
loro treno perchè hanno il biglietto per quel posto e non vogliono
trovare soluzioni alternative. Ma quando dal treno spengono l’aria
condizionata anche loro iniziano a barcollare, qualcuno si sente male e
tutto sembra cosi assurdo, ma siamo a Latina e ormai il piu è fatto.
Arriviamo a Roma Termini alle 15.44 in corteo usciamo dalla stazione e
prendiamo i pullman parcheggiati sul piazzale: stessa scena, ammassati
come animali, senza acqua da ore, saliamo in un pullman che può
contenere 50 persone ma noi siamo più di 150. Il viaggio sembra non
finire e Aquiliani segna l’uno a zero. Arriviamo nello stadio quando il
secondo tempo è gia iniziato da qualche minuto, la ressa ai cancelli è
infernale, la gente spinge e i tornelli non aiutano il defluire delle
persone. Quando entriamo abbiamo giusto il tempo di vedere lo stupendo
gol di Marek Hamsik , finalmente un pò di sollievo, possiamo guardare
solo altri 30 minuti di partita (in cui il Napoli rischia anche di
vincere), e lo facciamo cantando a squarcia gola. Quando la partita
finisce ci tengono altre 2 ore nello stadio per far defluire i tifosi
ospiti, ma qualcosa cambia quando arriviamo ai pullman che ci aspettano
già nel settore.
Squadracce di celerini guidate da integerrimi
dirigenti , fanno il giro tra i pullman scegliendo tifosi a campione da
pestare. Salgono anche nel mio prendono un ragazzo per i capelli, gli
gridano “già ne abbiamo ammazzato uno, il prossimo sei tu” lo portano
giù tra gli occhi increduli di chi era sul bus, lo picchiano a sangue
finché un dirigente non lo porta dietro una siepe lo mette a terra
fermo con un piede sulla faccia. Fanno lo stesso anche negli altri
pullman. Noi partiamo finalmente, ma altri 10 bus rimarranno nello
stadio fino alle 21.30, senza sapere cosa può succedere. Arriviamo in
una stazione blindata intorno alle 19.30, iniziamo a capire che
qualcosa non va.
I cordoni di polizia e carabinieri ci chiudono
su tutti e 4 i lati, e mentre da Napoli ci arrivano telefonate che ci
informano che i telegiornali annunciano che i napoletani si sono
lasciati andare ai soliti atti di vandalismo e guerriglia. Nella
stazione la situazione peggiora. Iniziamo a temere che forse stanotte
non torneremo a Napoli, ne ho viste tante di trasferte, sono stato
anche ai cortei in piazza, ma di situazioni così ne ricordo davvero
poche, sembra che tutto abbia un copione già scritto.
Siamo circa
un migliaio, tra chi ha il biglietto cumulativo (i gruppi organizzati
hanno un biglietto che ha più di 700 posti) e chi ha il biglietto
singolo, la fretta di tornare a casa e lasciarsi Roma alle spalle fanno
il resto. C’è ressa per passare, i cordoni di polizia si stringono e la
folla spinge per entrare: parte una carica che provoca un fuggi fuggi
generale nel cuore di Roma Termini, rischiando di travolgere anche le
persone che incredule assistono a questo spettacolo. Aspettiamo altre
due ore prima di riuscire a sfilare dalla folla e salire sul treno;
sono ormai le 21.30 ma il treno non parte, aspetta gli altri tifosi
rimasti allo stadio nei pullman. Finalmente si parte sono le 22:30,
arriviamo a Napoli che è quasi l’una, felici del risultato e di esserci
lasciati alle spalle la follia di questa giornata.

G.P.

Rassegna Stampa:
Abate "Basta coi delinquenti " da Repubblica.it
Il questore "non c’erano pericoli di ordine pubblico" da Corriere.it
Maroni al Questore Puglisi "Voglio spiegazioni" da Il Mattino

a cura di Global Project Napoli / Alternative Visuali

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