Chiaiano – Scade l’ultimatum del presidio.Tensione e blocchi.

Alle 17 del pomeriggio di lunedi’ 15
settembre e’ scaduto l’ultimatum che il presidio permanente
contro la discarica di Chiaiano e Marano aveva dato al governo per
entrare nella cava del poligono per poter visionare lo stato dei
lavori.
Alle 17:30 una delegazione di 200
cittadini di Chiaiano e Marano si sono incamminati verso la cava
occupata dal mese di luglio dai militari dell’esercito.
I
cittadini hanno percorso i sentieri della Selva fino a giungere a circa
100 metri dalla zona militare dove ad attenderli hanno trovato un
impressionante schieramento di polizia e guardia di finanza.
Un
lungo fronteggiamento c’e’ stato tra la delegazione di 200
cittadini e le forze del’ordine. Un’ora circa di tensione
in cui i cittadini a mani alzate hanno provato a sfondare lo
schieramento di polizia. Non sono mancati calci e spintoni da parte
della polizia. Anche alcuni attivisti, che provavano a scavalcare lo
schieramento delle forze dell’ordine arrampicandosi tra la
vegetazione, sono stati scaravantetati a terra.
Il "no" del
commissariato straordinario all’ingresso nella cava e’
stato motivato dalla struttura del generale Giannini con il diniego
assoluto all’ingresso di tecnici di parte nella cava. Un segnale
politico gravissimo che vuole oscurare completamente cio’ che sta
avvenendo nella cava del poligono.
I cittadini e gli attivisti del presidio, verso le 18:30 si sono poi spostati verso la Rotonda Titanic dove e’ stato attuato un blocco stradale che e’ durato alcune ore. "Se non entriamo noi, stasera non entra nessuno"
questa la dichiarazione che gli attivisti del presidio hanno annunciato
dai megafoni prima di occupare lo snodo viario a Nord di Napoli.
Il blocco si e’ concluso verso le 20 dopo l’assemblea del presidio che si e’ tenuta sulla Rotonda Titanic bloccata.

Ascolta la cronaca della giornata di Laura Marmorale, Global Project Napoli

Ascolta un commento sulle mobilitazioni di Antonio Musella

Intanto il presidio ha annunciato l’avvio di una forma di
agitazione permanente fino al 27 settembre prossimo quando ci
sara’ lo Jatevenne Day, la manifestazione nazionale convocata
contro la discarica e contro il piano rifiuti.


Galleria Fotografica a cura di Alternative Visuali

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