Madagascar – Attacchi, saccheggi, assaltato il carcere

media italiani non approfondiscono il discorso, ma in Madagascar
è in corso una guerra intestina. Il premier Ravalomanana, una
sorta di Berlusconi locale che detiene il quasi monopolio dei media, ha
infatti chiuso un’emittente televisiva gestita dal sindaco
Antananarivo, colpevole di aver trasmesso un’intervista
all’ex-presidente filo-marxista. In un periodo di palese crisi
economica, la scelta censoria e repressiva del premier ha innescato una
rivolta popolare che è sfociata in attacchi a varie strutture
del potere o legate al presidente, saccheggio di negozi e scontri con
la polizia. Da registrare un riuscito assalto al carcere per liberare
tre giovani arrestati durante le sommosse.

segue un breve resoconto tratto da icn-news

I manifestanti hanno distrutto e saccheggiato negozi e dato fuoco
alle sedi delle televisione nazionale e di quella di proprietà
del Presidente Ravalomanana, che possiede inoltre una radio, due

giornali, una compagnia edile ed una delle più importanti
società alimentari del Paese. La folla ha anche fatto irruzione
nel carcere della città da e ha liberato tre ragazzi arrestati
poche ore prima in un assalto di edifici del governo. "Tra i
dimostranti si sono infiltrati dei malavitosi che hanno approfittato
per saccheggiare i negozi e i magazzini della catena Tiko di
proprietà di Ravalomanana. Anche in altre città malgasce
sono stati segnalati saccheggi simili" aggiunge la fonte di Fides.
Secondo la gendarmeria malgascia negli scontri di ieri vi sono stati
almeno due morti.

Nel frattempo, "Radio Viva" (la radio che appartiene, come l’omonima
televisione, al sindaco Rajoelina), ha ripreso le trasmissioni, dopo
che ieri le aveva sospese: forse si tratta di un ulteriore segnale di
distensione. (L.M.) (Agenzia Fides )

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