ABRUZZO.NON DIMENTICO

L’AQUILA – E’ iniziata con due lievi scosse
sismiche la Pasqua degli aquilani. Mancano due giorni al primo
anniversario del devastante terremoto che provocò oltre 300 morti,
ma la terra continua a tremare e la popolazione continua a vivere
tra mille problemi. Sotto la pioggia, per la sesta domencia
consecutiva, in piazza Duomo sono tornate a sfilare le carriole.
Questa volta piene non di macerie ma di uova di cioccolato, pizze e
colombe pasquali, frittate, carciofi e salami.

Le scosse sismiche si sono verificate alle 8.34 e alle 8.37. La
prima ha avuto una magnitudo 1.8, l’altra 1.9. Entrmabe sono state
avvertite dalla popolazione, ma fortunatamente non hanno provocato
danni. Tagliacozzo, Cappadocia, Sante Marie e Scurcola Marsicana le
località prossime all’epicentro.

I comitati cittadini dell’Aquila hanno scelto di continuare la
mobilitazione per mantenere alta l’attenzione sulla città da
ricostruire. Un centinaio di persone hanno raggiunto il
tendone-presidio allestito davanti alla basilica delle Anime Sante,
nella piazza diventata il simbolo della protesta, e hanno deciso di
festeggiare insieme la Pasqua con una ‘colazione allargata’ a base
dei dolci tradizionali. La debole pioggia di queste ultime ore ha
spinto i più a cercare riparo sotto al tendone, dove l’associazione
Agorà del Comune di Barete (L’Aquila) ha allestito una mostra
fotografica sul terremoto dal titolo "Giorno zero".

"Era importante tornare in piazza – commenta Giusi Pitari, tra i
promotori della mobilitazione – per dire al resto d’Italia che il
movimento va avanti, anche dopo la tornata elettorale. Naturalmente
i toni di questi giorni saranno dimessi, in quanto la città si
avvicina all’anniversario del sisma".

Se l’anno scorso erano state le tendopoli a ospitare all’Aquila
tutte le celebrazioni della Pasqua, quest’anno gli aquilani si sono
ritrovati nelle loro parrocchie. Celebrazioni si sono tenute in
tutte le chiese agibili o nelle strutture provvisorie adibite a
ospitare la funzione liturgica. Messe sono state celebrate anche
nella basilica di Santa Maria di Collemaggio e nella chiesa delle
Anime Sante.

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