In 10mila al corteo nazionale contro gli sgomberi!

h 20:00 – Momenti di tensione e
lancio di fumogeni e torce verso la polizia che ha chiuso la strada
alla manifestazione, impedendo di fatto la rioccupazione del Cox 18.
Un’ambulanza, che passava a sirene accese, non è stata fatta passare
dalla polizia: questo ha provocato indignazione tra i manifestanti e
una risposta del corteo che ha lanciato ancora oggetti contro la celere
schierata, finché i poliziotti non si sono aperti, lasciando libero il
passaggio al mezzo di soccorso.

La manifestazione di oggi è stata imponente e ha ribadito che le scelte
di De Corato & Co, di mettere le mani sugli spazi occupati per mere
speculazioni immobiliari, non passeranno. L’appuntamento è rilanciato a
sabato prossimo, per un altro importante corteo milanese. Tema
centrale, ancora una volta, la difesa degli spazi sociali sgomberati o
sotto sgombero.

h 19:00 – Il corteo sta
rientrando nel Ticinese, nei pressi del Cox18. Diverse migliaia le
persone in piazza, una partecipazione forte delle realtà autorganizzate
milanesi ma anche molte le delegazioni venute da fuori città a portare
solidarietà ai compagni del Cox18, contro gli sgomberi
dell’amministrazione meneghina.

h 17.30 – E’ partito il corteo
convocato dall’Assemblea tenutasi giovedì sera dopo lo sgombero del Cox
18, assemblea che ha rilanciato la mobilitazione a difesa degli spazi
sociali e contro gli sgomberi voluti dall’amministrazione milanese e
dal sindaco De Corato.

Cox 18 aveva detto, sui manifesti e nelle parole d’ordine, che questo
sgombero non sarebbe stato accettato nel silenzio. Così è stato;
moltissimi centri sociali di Milano (quasi tutti), dal Nord, dalla
Liguria, dal Veneto e dalla Lombardia. Uno striscione nero con la
scritta «La cultura non si tocca» ha aperto il corteo. Fra gli altri
striscioni ci sono «chi sgombera non legge libri» e «Per il diritto
alla casa e agli spazi sociali occupare non è reato».

Il corteo ha atteso che due compagni, fermati sotto casa, fossero
liberati prima di muoversi e di percorrere le vie del centro cittadino.
Si sono alzati slogan in solidarietà con la lotta dei migranti che
proprio questa mattina hanno tentato una fuga di massa dal lager di
stato di Lampedusa. Slogan contro De Corato e l’amministrazione
milanese. 

Il corteo ora si sta muovendo da piazza Ventiquattro Maggio (da dove è
partito) verso il centro città. Tra i partecipanti al corteo anche il
regista Gabriele Salvatores. «Il Conchetta mi sembra sia uno dei centri
sociali milanesi che ha sempre seguito la strada della cultura – ha
detto il regista, amico di Primo Moroni – ai tempi del film Nirvana,
tra l’altro, mi aiutarono molto».

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