Sabato manifestazione nazionale “Io sto con Emergency”, altra strage Nato in Afghanistan

Mentre sembra non aver ancora imboccato una via d’uscita il gioco orchestrato in Afghanistan ai danni degli operatori di Emergency, non si smorza l’attenzione su una vicenda che se da una parte fa emergere, ancora una volta, lo schifo della guerra e delle strategie proiettate nel tentativo di ristabilire comando e dominio unidirezionale, dall’altra mette in luce una corposa mobilitazione per la liberazione di coloro che sono stati arrestati, passando non poco per le maglie della rete. Nonostante il tenore ridicolo delle accuse da parte del governo afghano (?!) e delle dichiarazioni degli esponenti del governo nostrano (ministri Frattini e La Russa in testa…), il lavoro imbastito soprattutto attraverso siti e social network (si pensi al portale di Peace Reporter e allo sciame comunicativo via Facebook) è stato capace di far esplodere le contraddizioni, far evincere bugie malraccontate e rilanciare per una mobilitazione diffusa, oggi ferma soprattutto nella solidarietà ed attenzione in rete, ma che avrà modo di assumere fattezze più reali con la manifestazione nazionale a Roma promossa per sabato 17 aprile. Appuntamento alle 14:30 in piazza Navona, leit motiv d’indizione: "Io sto con Emercency".

Ascolta le interviste raccolte da Radio Onda d’Urto:

Significativo anche quel l’organizzazione di Emercency sta raccogliendo e muovendo, al di la di una solidarietà vastissima. Facendo fruttare (anche tramite Peace Reporter) tutta una serie di contatti che stanno palesando i limiti e le contraddizioni dell’operazione. Un esempio è anche dato dalle dichiarazioni fatte dai talebani sulla vicenda, eventualità non scontata. Emercency, nel frattempo, è rimasta fuori dall’ospedale di Lashkar-gah: "La struttura è sotto il loro controllo da quando hanno portato via i nostri tre cooperanti, Dell’Aira, Garatti e Pagani. Non abbiamo il controllo dell’ospedale e non sappiamo cosa stia accadendo all’interno".

Afghanistan, comandante talebano: ‘Nessun legame fra noi e Emergency

Smentita. Arriva la smentita da parte di un comandante talebano sull’ipotetico legame fra Emergency e i talebani. Abdul Khaliq Akhund, comandante talebano del distretto di Nawaz e Musa Qala nell’Helmand, ha fatto sapere: "Perchè mai dovremmo pagare 500mila dollari a uno straniero quando abbiamo centinaia di persone pronte per un attacco suicida?". La dichiarazione è stata raccolta da un giornalista di Aki Adnkronos International. "Sull’ospedale di Emergency non abbiamo alcuna opinione, né positiva né negativa. Ci sono molte organizzazioni che lavorano sul posto, a prescindere dall’agenda delle forze d’occupazione. La croce Rossa e l’ospedale di Emergency sono solo alcune di queste" ha detto il comandante talebano che ha aggiunto anche che "i talebani rispettano il loro lavoro". In conclusione Akhund ha sottolineato: "Il comandante dei credenti, il mullah Omar, apprezza il lavoro della Croce Rossa. Questo significa che i talebani sono in collusione con la Croce Rossa?".

Nel frattempo la guerra prosegue, solo ieri l’ultima strage perpetuata dalle forze della Nato ai danni dei civili afghani, 4 morti e 18 feriti almeno. Un incidente dichiarano dagli stati maggiori dell’Alleanza atlantica…

Afghanistan, la Nato apre il fuoco su un autobus: 4 civili morti e 18 feriti

Ancora un incidente nella provincia di Kandahar. Tra le vittime anche donne e bambini. Truppe della Nato hanno aperto il fuoco oggi contro un autobus nella provincia meridionale afghana di Kandahar, causando la morte di almeno quattro civili e il ferimento di altri 18. Lo hanno reso noto fonti ufficiali locali. L’agenzia di stampa afghana Pajhwok scrive che l’incidente è avvenuto nel distretto di Zheray, a ovest del capoluogo, Kandahar City. Zalmay Ayubi, portavoce del governatore di Kandahar, ha detto che le truppe della Nato hanno sparato contro l’autobus che era in viaggio sulla statale fra Kandahar e Herat. Tra le vittime ci sarebbero donne e bambini.

vedi anche:

per info:

it.peacereporter.netwww.emercency.it

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