scontri incredibili in piazza
duecento arresti
45 feriti
2 compagni gravi
abbiamo video e foto
tra un po aggiornamenti
ora la polizia e qui fuori il campeggio
porco dio e un casino
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Report della prima azione al G8
Bombodromo 1 giugno 2007
Si parte in macchina dal campeggio di Rostock Fish Arbour. Dopo circa un ora e mezza ed un primo controllo della polizia tedesca arriviamo al concentramento del corteo. Il Bombodromo è una vasta zona verde, con boschi e prati, che dovrebbe essere adibita a mega campo di prove per missili, bombe e aerei cacciabombardieri dall’esercito tedesco e dalla Nato. In pratica ogni anno verrebbero sganciate centinaia e centinaia di bombe a grappolo e persino nucleari a bassa testata. In questa area, soltanto dagli anni ’90, i prati e i boschi hanno trovato pace. Nel cinquantennio precedente l’Armata Rossa Sovietica utilizzava questo suolo a scopi militari; ed ora che la zona è stata riconvertita e resa pubblica, sviluppata anche turisticamente, la si vorrebbe di nuovo riutilizzare per scopi bellici, con l’orrore nucleare e la devastazione ambientale delle bombe a grappolo. Sono sorti comitati cittadini e associazioni dal basso per cercare di fermare l’ennesimo stupro a questa terra. Ed oggi ci si riunisce per ribadire un no netto a questo progetto di morte e devastazione, per una politica ambientale corretta e per lanciare l’ennesimo grido contro l’infamia della guerra globale. Cosi’ come a Vicenza contro la base Dal Molin, a Novara contro gli F35 , a Praga e in tutte quelle città oppresse dalla logica del profitto guerrafondaio dei governi occidentali,l’intento è quello di battersi dal basso contro questi soprusi capitalistici e di unire con un unico filo conduttore le battaglie locali contro le guerre.
Il corteo parte colorato e quello che ci stupisce è l’irriverenza con la quale centinaia di persone deridono le forze dell’ordine, scimmiottando e ridicolizzandoli. Sono vestiti da clown e con un fare allegro e gioioso mettono alle strette i poliziotti accorsi, mettendoli alle strette e giocando con loro, scherzando e prendendoli in giro. Sono fantastici. Vederli all’opera è un qualcosa di speciale e allo stesso punto spettacolare. Sono capaci di capovolgere in pochi attimi l’operato della polizia e di farli diventare piccoli piccoli agli occhi di tutti. Sono strepitosi. Con musica e balli, tra scherzi e divertimento si prosegue lungo il tragitto del corteo, scortati alla testa dalla polizia.
Ma è solo dopo poche centinaia di metri che si entra nel vivo politico della dimostrazione. Il corteo devia improvvisamente, lasciando i poliziotti allibiti e occupando la zona militare del Bombodromo. E’ un azione repentiva e di massa che coglie un po tutti di sorpresa. In pratica si occupa la zona militare, facendo della disobbedienza civile di massa un azione politica ben determinata. Si scavalca il cancelletto che delimita la zona militare e la polizia non puo far altro che restare a guardare dato che la zona è sotto controllo militare e solo l’esercito puo entrare e intervenire. La moltitudine di centinaia e centinaia di persone avanzano fino ad un edificio centrale, posto in mezzo al Bombodromo, occupandolo, colorandolo di rosa, esponendo striscioni contro la gerarchia, contro la guerra globale e soprattutto contro il Bombodromo. Ragazzi col passamontagna e con fazzoletti al collo, salgono sul tetto, dipingendo completamente di rosa tutto lo stabile e scrivendo sui muri. E’ un azione ben coordinata,frutto di buona collaborazione tra i diversi gruppi del movimento. Nel frattempo di fronte l’edificio appena occupato continua ad arrivare gente, i clown non fermano la loro verve e i loro scherzi, i cittadini del comitato spiegano i motivi della loro protesta, una banda musicale suona.
E non finisce qui. Per ribadire che la gente fa sul serio, si decide di rimanere qui a dormire la notte. Non solo un corteo pacifico, non solo l’occupazione del suolo del Bombodromo, non solo aver dipinto di rosa la base centrale e esposto striscioni, ma si resta nella zona militare, disobbedendo alla legge comunale e rimanendo a dormire con tende e quant’altro.
E’ certamente una vittoria del movimento contro il Bombodromo e piu’ in generale contro le guerre e il G8.
Ma e’ solo l’inizio.
I grandi potenti della terra stanno arrivando in Germania e di certo il movimento sta organizzando blocchi e proteste ben studiate.
Oggi è in programma la grande manifestazione a Rostock. Si prospetta di massa e pacifica, ma tutta la città è militarizzata, con camionette ovunque e guardie che fermano e controllano in ogni angolo della città.
Staremo a vedere. Ma di certo l’azione del primo giugno al Bombodromo è un ottimo debutto.
Buonanotte G8.
Luca Profenna
Converge Center Rostock
sono qui a rostock al converge center.
i compagni fermati ieri sono ad Amburgo al Rote Flora.
Oggi siamo stati al Bombodromo per la dimostrazione antimilitarista.
ho girato un video che domani metterö in rete con annesso l articolo e il reportage completo della giornata.
ora me ne vo a nanna che sono distrutto.
ad oggi a Rostock siamo una decina di compagni italiani.
DOMANI MATTINA AVRETE TUTTO IL REPORT LE FOTO E IL VIDEO:
BUONANOTTE A TUTTI E AL G8
MI RITROVO A SCRIVERE ORA AL CONVERGE CENTER DI ROSTOCK.
2 COMPAGNI ITALIANI SONO STATI FERMATI STAMATTINA AD AMBURGO DA GUARDIE TEDESCHE:
ABBIAMO CHIAMATO IL LEGAL NUMBER E CI HANNO DETTO DI STARE TRANQUILLI PERCHE SONO FERMI CHE FANNO DI ROUTINE
L ALTRO COMPAGNO CHE ERA CON ME ORA E TORNATO INDIETRO AD AMBURGO E IO SONO RIMASTO QUI CHE STO ASPETTANDO IL CAMPER DEL GLOBAL PROJECT
SOLO ORA I NUMERI DI MAX E GIOVA SONO TORNATI ATTIVI:QUINDI SPERIAMO STIANO ANCHE LORO ARRIVANDO QUI A ROSTOCK.
LA SITUAZIONE A ROSTOCK E TRANQUILLA; CE SOLO TANTA POLIZIA ALLA STAZIONE.MA PER IL RESTO I COMPAGNI CI HANNO DATO UN BEL BENVENUTO.
IN SERATA CERCHEREMO DI DARVI NOTIYIE UN PO PIU DETTAGLIATE ANCHE PERCHE PER ORA QUI A ROSTOCK SIAMO SOLO UN GRUPPETTO DI POCHI COMPAGNI E ASPETTIAMO IL RESTO DELLA CIURMA…
COLLETTIVO AUTONOMIX
CON QUESTO BREVE COMUNICATO, CHIUDIAMO UNA FASE DELL'ABRUZZO SELVAGGIO: QUELLA DELLA PREPARAZIONE AL G8.
DA IERI , ABBIAMO AVUTO LA CERTEZZA CHE TRE DEI NOSTRI COMPAGNI SONO CONTROLLATI DALLA POLIZIA. INOLTRE IERI NOTTE HANNO PERQUISITO L'ABITAZIONE DI UN COMPAGNO NEL TEATINO.
MA NON CI FERMERRANO DI CERTO.
NON SIAMO ABITUATI A CHINARE LA SCHIENA DAVANTI A DEI PUFFI IN DIVISA E DI CERTO NON LO FAREMO DOMANI.
DAL PRIMO GIUGNO POTRETE LEGGERE I REPORT E GUARDARE LE FOTO DELLE MANIFESTAZIONE E DEI BLOCCHI IN PROGRAMMA AL G8.
NOI, E SOLO ALTRI POCHI GRUPPI IN ITALIA, SEGUIRANNO E SCRIVERANNO DA VICINO LE REALTA' DI ROSTOCK. QUINDI VI DIFFIDIAMO DAL DAR RETTA A MEDIA ISTITUZIONALI E NAZIONALI E A SEGUIRE SOLTANTO GLOBALPROJECT, INFORMA AZIONE, AUTPROL, CARTA, SOCIAL PRESS E OVVIAMENTE QUESTO SITO.
SARA' UN G8 BOLLENTE. NOI CERCHEREMO DI INFIAMMARLO.
….GOOD NIGHT G8….
ABRUZZO SELVAGGIO
CO.AUTONOMIX
RETE D'INFORMAZIONE KAPOVOLTA
CO..INDIPENDENTE ABRUZZESE
Un giorno in PRETURO
L’Aquila, Sulmona, Teramo paese che vai lager che trovi
Da diversi mesi individui e realtà collettive comuniste ed anarchiche stanno portando avanti un discorso contro il carcere e nello specifico contro il regime detentivo speciale previsto dall’articolo 41bis dell’ordinamento penitenziario. Momenti importanti di questo percorso sono state le manifestazioni sotto il carcere di Parma nel 2006 e sotto il carcere di S. Michele di Alessandria nel marzo 2007.
La quotidianità regolata dal 41bis significa imposizione ai prigionieri di violente e sadiche misure restrittive.
Del resto 41bis significa:
Servirsi del 41bis significa per lo Stato stabilire un rapporto di forza sia dentro che fuori dal carcere; oltre tutto questo modello detentivo si sta estendendo a tutto il regime carcerario. Si veda per esempio il carcere di Sulmona, che, pur non essendo regolato dal 41bis è un mattatoio in cui la quotidianità è tra le peggiori in Italia. I sette morti degli ultimi due anni ne sono tangibile dimostrazione.
In oltre, l’utilizzo sempre più frequente di capi di imputazioni quali ad esempio l’ ”associazione sovversiva” (270 bis C.P, estensione del famigerato 270 del codice fascista Rocco, del 1931, e i recenti ampliamenti portati con il “pacchetto Pisanu” fra i quali spicca il 270 sexies), la “devastazione e saccheggio” (419 C.P.) e l’estensione spropositata, mutuata dagli USA, della definizione di “terrorismo”, preannunciano una possibile estensione del campo di applicazione del 41 bis.
Una tendenza che trova ampia conferma oggi nell’uso disinvolto che lo stato fa di particolari regimi detentivi fondati sull’isolamento e la totale privazione, come l’ Elevato Indice di Vigilanza (E.I.V.).
Il cosiddetto “carcere duro”, come condizione di limitazione pressoché totale della comunicazione con l’esterno, risponde al tentativo preciso di annientare l’identità politica e sociale e la dignità del prigioniero. La minaccia della sua applicazione ha inoltre lo scopo di agire come deterrente su qualsiasi potenziale comportamento di non sottomissione: non sottomissione al rituale quotidiano di coercizione, per chi è costretto a vivere all’interno di una prigione; non sottomissione all’ordine basato sullo sfuttamento e sul controllo di massa, per chi sceglie di opporvisi attivamente all’interno della società cosiddetta “libera”.
Inoltre attraverso il metodo punizione/premio, lo stato, a prescindere da chi sia a governare, cerca incessantemente di spezzare la solidarietà tra i prigionieri, con il palese intento di spingerli alla collaborazione.
Il carcere dell’Aquila gioca un ruolo importante nella catena della tortura e dell’isolamento. In esso la legge dominante è il 41bis.
Dei 160 prigionieri lì rinchiusi, ben 130 vengono sottoposti a quel trattamento infame.
Tra questi è richiusa tuttora la prigioniera comunista Nadia Lioce. Dall’ottobre 2005 infatti il 41bis è stato esteso per la prima volta anche ai cosiddetti “reati politici”.
Per questo abbiamo deciso volantinaggi in città e davanti al carcere, mostre, assemblee e presidi. Con queste iniziative ci proponiamo di interagire con la popolazione dell’Abruzzo, in particolare coi familiari dei prigionieri, poiché essi per primi subiscono da vicino le vessazioni della galera.Queste iniziative culmineranno sabato 19 maggio con una assemblea pubblica presso il “Palazzetto dei Nobili”, in cui verranno discussi anche i punti qui soltanto accennati, e domenica 3 giugno nel concentramento alle 10 in piazza della Fontana Luminosa e dalle 13 nel presidio sotto il carcere dell’Aquila.
Queste iniziative, mirano alla costruzione di una rete di solidarietà, come presupposto per la lotta alla tortura dell’isolamento, della differenziazione, dell’annientamento, e quindi dell’istituzione carceraria nel suo complesso.
A partire dalle lotte concrete presenti in ogni ambito della vita sociale, costruiamo reti di solidarietà e lotta contro l’isolamento e ogni altra restrizione nei lager di stato, contro la guerra imperialista, lo sfruttamento, la miseria crescente.
CHE DI TRIBUNALI E GALERE
RIMANGANO SOLO MACERIE!!!!!!
Compagni e compagne contro la società carceraria
/Finalmente succede qualcosa.
Siamo di nuovo in circolazione. C'è voluto un po' di tempo e siamo fuori forma, ma ci stiamo rimettendo in sesto velocemente. Dopo aver cordonato una manifestazione legale e autorizzata per cinque ore filate, non ci stavamo più dentro. Era la prima mossa nel riscaldamento in vista del summit g8 a Heiligendamm, e volevamo tutti cominciare con il piede giusto. La città di Amburgo voleva mandare un messaggio al mondo chiaro e tondo: "abbiamo i manifestanti violenti sotto controllo al 100%". I poliziotti avrebbero solo dovuto mantenere la calma, agire con disciplina e tutto sarebbe filato liscio. I manifestanti, dal canto loro, volevano ribaltare la città, volevano mostrare al g8 che non è il benvenuto e che tutti coloro che vogliono ospitare il summit pagheranno caro la decisione. Tra i mille vestiti di nero nelle prime file e le altre migliaia dietro di loro, la tensione era palpabile. Le grida "fight the system, fight the state, fight capitalism, fight g8" scandivano la determinazione dei manifestanti. Chi sarebbe partito per primo? Gli sbirri avrebbero usato gli idranti? Gli anarchici avrebbero rotto gli indugi e cominciato la bambola?/
Il G8 2007 sarà la salva di apertura di un nuovo ciclo di lotte contro il capitale, magari quello definitivo considerata la crisi ecologica senza via d'uscita a cui si sta facendo fronte? Da due anni il movimento autonomo in Germania e in particolare il Network Dissent si stanno organizzando per la prossima settimana di azioni. La posta non è mai stata così alta: fino ad oggi la "Guerra al Terrore" ha oscurato la freschezza del movimento, ma in Germania anarchici e autonomi potrebbero riconquistare il palco della storia con una vittoria decisiva contro il capitale.
/Muoviti, svelto. Fermo. Tira, lancia. Tira su quel legno. Corri. Gira, lì! Occhio alla Snatch Squad. Quali sono? Quelli vestiti di nero con dei rombi rossi sulla schiena. Merda, eccoli… Sono loro che cercheranno di arrestarti. Muoviti! Ma chi sono quegli altri? Non ti preoccupare, sono i verdi. I verdi? Si, verdi, sono come la guardia nazionale. Non ti arresteranno, magari però ti menano un po'. E quelli? Chi? Quelli con la divisa verde scuro e blu scuro. Ah, quelli… Quelli sono qui per fermarti.. Fai attenzione./
La moderna incarnazione del movimento autonomo è anarchica, giovane più o meno, e parecchio punk. Anche se il movimento è rifluito un po' negli ultimi anni, sembra che l'arrivo del g8 in germania, con i raid della polizia di maggio contro i centri che organizzavano la protesta abbia unito lo spesso diviso e autocritico movimento Autonomen. Nonostante il risentimento della polizia, i raid hanno avuto anche l'effetto collaterale di creare maggiore simpatia nei confronti delle mobilitazioni da parte dei media popolari, come anche dell'opinione pubblica. Inoltre, nella "Rossa Amburgo", patria di insurrezioni, pirati, e un noto torneo di calcio antifascista, è difficile distinguere gli abitanti della zona dai black block.
/Shhhhhhh. Cosa? Stai fermo, ci stanno cercando. Fermo… Fermo… ORA!/
La polizia è nervosa, molto nervosa. E ha ragione. Per mesi, le macchine degli agenti sono state bruciate, e ora stranieri da tutto il mondo stanno convergendo su Amburgo, nell'ex teatro Rote Flora occupato da quasi venti anni. La dinamica della polizia è quantomeno freudiana: la polizia vorrebbe liberare il proprio subconscio fascista e ripulire le strade di tutti i manifestanti. Per fattori quali l'opinione pubblica e la loro brutalità, che stanno tornando loro indietro come un boomerang nelle corti tedesche, la polizia non può semplicemente spiaccicare a terra i manifestanti senza un pretesto. Quindi, gli agenti esprimono la loro frustazione con una attenzione anale ai dettagli sulle più piccole regole circa le dimensioni degli striscioni, il travisamento, e così via. Spesso fermano un corteo per trenta minuti per la minima infrazione alle loro "regole".
/Il ponte era una trappola, lo sapevamo tutti. E' esattamente dove ci volevano e noi ci eravamo finiti con tutte le scarpe. Ovvio… qualche fuoco d'artificio era partito, qualche pietra era volata sopra le teste degli sbirri, e un paio di arresti erano riusciti a farli… Era la loro tana, era il minimo che potesse accadere. Non avevamo una possibilità su un milione. Cosa? Il convergence center… l'occupazione. Hanno circondato il Rote Flora. Entreranno? Non penso… Se ci provano non finisce bene per nessuno, neanche per loro. Stanno tirando su le barricate, piazzamoci dietro. Arrivano gli idranti… Beh, muoviti! Di qua, in questa vietta… Ci siamo tutti?/
Questo sta portando quasi tutti i cortei o le manifestazioni a diventare un esercizio di frustrazione, una partita di scacchi in cui entrambi i giocatori cercano di piegare, senza spezzare, le regole attraverso un processo di negoziazione molto rigido. Almeno fino a che infrangere le regole diventerà un vantaggio. Mentre marciano, gli anarchici tedeschi si imbarcano con la polizia in una serie di trattative molto caute, fino a che la manifestazione arriva più vicino possibile al vero obiettivo (per esempio il distretto finanziario, una manifestazione fascista, o in questo caso il summit EU-ASEM nel municipio), e a quel punto il gioco è fatto. La manifestazione diventa aggressiva nei confronti dei ranghi della polizia, cercando di fare danni lasciando il percorso ufficiale in blocco, o di dividersi in piccoli gruppi per costruire barricate e attaccare le auto della polizia. Sembra esserci anche una certa tradizione di ritrovarsi la notte dell'azione per ulteriori danni nelle strade.
/Penso di essere in trappola. Non panicare, guardati attorno! Faranno un arresto di massa. Ok, sbirri vestiti di nero di là, proviamo ad andare di là, sbirri in verde, non si passa. Gira dall'altra parte, sbirri in blu. Ok. Circondati. Dov'e' il mio gruppo? Non importa, devo trovare una via d'uscita. Opzione 1: unirsi al black block e cercare di aprirsi una via con scontri. Opzione 2: fare il finto tonto e cercare di svignarsela. Vediamo se funziona./
Le tattiche della polizia in Germania sembrano essere una combinazione di guerra psicologica e dimostrazioni di forza, con una certa enfasi sull'aspetto dimostrativo, dato che non sembrano in grado di agire a meno di essere provocati e non sembrano procedere generalmente ad arresti di massa, ma semplicemente circondano la manifestazioni su tutti i lati per "mantenere tutto in ordine". La polizia può essere divisa in gruppi. Primo c'è la polizia federale e quella locale che vestono di verde e di blu. All'interno di questi gruppi si possono riconoscere quelli con la A sul casco che sono i poliziotti da caserma, con poca esperienza. Il vero motivo di preoccupazione però è la sorveglianza intensa fatta dalla polizia (anche se a differenza che in Gran Bretagna senza l'uso di telecamere a circuito chiuso), che fa ampio uso di poliziotti in borghese all'interno dei cortei ai fini dell'identificazione di chi ha infranto la legge, e di poliziotti dotati di videocamere ai margini del corteo (che sono addestrati a filmare i particolari dei membri del blocco, come ad esempio le scarpe). Ci sono anche le unità di individuazione ("Snatch Squad") che sono vestite completamente di nero e che sono addestrate a penetrare velocemente e violentemente all'interno del corteo per arrestare persone particolari, come un branco di squali. Per quanto brutto sembri, è importante notare che le procedure che la polizia tedesca usa nel controllo della folla sono abbastanza prevedibili e fino a che uno rimane in gruppi molto stretti, è difficile essere pescato dalle "Snatch Squad". La polizia tedesca è ben lungi dall'essere invincibile, nonostante voglia far credere a tutti il contraio, e si può prevalere sulle loro tecniche.
/Vicino… ci sono andato troppo vicino. Saremmo venuti a riprenderti. Cosa? E' folle… avrebbero acchiappato pure voi. Senti, ne manderanno altri. Hanno dichiarato lo stato di emergenza? L'ho sentito anche io. Merda, sono una marea. Torniamo al Flora. No. Non e' sicuro. Ok, allora, spariamo./
Un Blocco Nero di migliaia di persone contro l'ASEM, macchine degli sbirri distrutte, una scarramuccia di fronte al convergence center: non male per un giorno di lavoro. Adesso ci sono una cifra di dibattiti su cosa fare esattamente nei prossimi giorni. Le manifestazioni sono decentralizzate ma preparate nei dettagli. E' difficile persino per i tedeschi dire dove avverranno i momenti di maggiore scontro: ci sono tre città su cui tutti stanno convergendo, una contro manifestazione contro un migliaio di fascisti e un enorme presidio a Rostock contro il g8, tutto nello stesso giorno, blocchi ad aeroporti e strade, come numerosissime marce e cortei vicino Heiligendamm e Rostock. A presicndere dai particolari, le energie tra gli anarchici europei sono montate come una scarica elettrica, e se c'è qualcosa di certo, è che la scarica esploderà.
/Eravamo migliaia al corteo. Centinaia che hanno ribaltato le strade. 85 arresti circa. Non male per cominciare. Niente male davvero./
Tradotto da http://de.indymedia.org/g8/index.shtml
fonte indymedia.ch
Azioni a ruota in Germania e nel resto d'Europa per ricordare a quelle 8 persone che dove loro saranno, là non ci sarà tranquillità.
Da diverse settimane azioni come lanci di pietre, colorazioni od attacchi incendiari ad obbiettivi simbolo del capitalismo o della destra razzista stanno creando la giusta ambience per accogliere gli 8 prepotenti e tutta la loro combriccola di segretari e traduttori che, per una settimana, soggiornerà e spadroneggerà in sintonia sulle spalle dell’intero globo.
In realtà le azioni e gli attacchi non sono cosa tanto recente in Germania, infatti è dallo scorso anno, quando il Summit si tenne in Russia, che militanti, con scadenza più o meno regolare, ricordano al governo tedesco come il G8 in Germania non sia affatto benvenuto.
Le premesse ci sono tutte, gente da tutto il mondo si sta già recando sulle sponde del mare del Nord; a Berlino, Essen e Duesseldorf nei giorni scorsi si sono tenute le “prove generali” in vista dei blocchi; un gruppo di sprayers (gli Easter Painting Holiday Group) ha compiuto l’impresa di dipingere un “NO G8” gigantesco…visibile fino a 3km di distanza!…
Azioni che non si limitano alla sola Germania, ma si diffondo in molti altri paesi colpendo svariati obbiettivi, dai consolati tedeschi ai McDonalds, dalle facoltà che sperimentano OGM a sedi o stabilimenti di multinazionali varie, da centri commerciali fino a compagnie di trasporti e, soprattutto, dilaga la stupenda pratica delle auto in fiamme: una ventina in questi mesi, tra auto della polizia, delle ferrovie, di qualche direttore o semplicemente auto di lusso.
Su dissent network la lista delle azioni registratesi negli ultimi mesi.
Se annunciano un summit caldo, allora speriamo di farglielo passare torrido!
inoltre……
Molte persone sono state fermate, oggi, durante una manifestazione chiamata Reclaim the Streets, per le strade di Amburgo. Alla sfilata-bicilettata hanno preso parte circa 200-250 persone. Di queste, 65 sono state fermate dalla polizia, che, alla fine del percorso, ha circondato i manifestanti.
Al momento i 65 si trovano in tre differenti commissariati/prigioni,
probabilmente verranno rilasciati alla scadenza legale del fermo di polizia, che qui e´ di 24 ore.
Intanto, per domani a mezzogiorno e´ prevista una grande manifestazione, in occasione dell´incontro, nel Rathaus (municipio) di Amburgo, dei ministri degli esteri dei paesi dell´Unione europea e di alcuni paesi asiatici.
![]() Stop Deportation Business!Lunedì 28 maggio 2007 11:44 Occupate le sedi del Consorzio Nazionale Servizi in varie città d’ItaliaIl Consorzio si impegna a non partecipare più a bandi per la gestione dei CPT>>> Leggi il comunicato – Gestisci i CPT? Vergogna!
>>> Leggi la lettera consegnata ai dipendenti e ai dirigenti del CNS – Lettera >>> Leggi il comunicato finale Questa mattina sono stati occupati gli uffici della sede del CNS, il Consorzio Nazionale dei Servizi che per conto di Blucoop e Coooperativa Sisifo ha vinto l’appalto per la gestione del Centro di Permanenza Temporanea di Lampedusa. Cronaca audio La dichiarazione della dirigenza del CNS Sede CNS scarl di Bologna |
Dopo le iniziative studentesche dei giorni scorsi, oggi ad Amburgo si è svolta una manifestazione contro il Consiglio dei Ministri degli Esteri europei e dei delegati asiatici (ASEM-gipfel).
Al corteo, partito intorno alle ore 12.00, è stato vietato di manifestare nel centro della città. Numerosa e pressante la presenza delle forze dell’ordine che hanno cercato di provocare la manifestazione in più occasioni.
Circa 6.000 le persone in corteo, già molti attivisti provenienti da tutte le parti del mondo, che hanno comunque sfilato in una parte del centro cittadino.
Il blocco più radicale, le aree più autonome, erano in testa.
Alla fine della manifestazione, che è riuscita comunque a concludersi in una piazza centrale della città intorno alle ore 17.00, un gruppo di circa 100 persone è stato circondato a ferro di cavallo dalle forze dell’ordine. Al momento dell’arrivo di una ventina di camionette alcuni gruppi di manifestanti hanno lanciato pietre verso questi mezzi permettendo di allentare la pressione sul gruppo che era stato bloccato.
Il numero degli arresti avvenuti durante il corteo non è ancora definito.
I manifestanti si sono concentrati al Centro Sociale RoteFlora, che è uno dei tre Convergence Center, bloccando l’accesso.
Intorno alle ore 18.00 scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che utilizzano gli idranti.
Report minuto per minuto in english
Cronaca audio
La corrispondenza alle ore 14.00 con Sara, redazione di Global Project. [ audio ]
La corrispondenza alle ore 15.00. audio
La corrispondenza alle ore 17.00. [ audio ]
Link:
de.indymedia.org